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Vincenzo Scotti visto da Umberto Pizzi. Foto d’archivio

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Vincenzo Scotti, Margherita Boniver

Presidente dell’Università degli Studi Link Campus University nonché suo fondatore, Vincenzo Scotti avrà sentito fischiare le orecchie più volte in questi ultimi giorni, dopo che il candidato premier del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha annunciato la lista di ministri che, in caso di vittoria alle elezioni, proporrà al presidente Sergio Mattarella.

Dalla Link Campus University, infatti, provengono tre nomi scelti per i dicasteri chiave di Esteri, Difesa e Interno: rispettivamente Emanuela Del Re, Elisabetta Trenta e Paola Giannetakis, anche se lo stesso Scotti ribadisce che tra lui e Di Maio non c’è stato “nessun contatto. Tanto che Di Maio non mi ha nemmeno chiamato quando ha scelto tre ministri che hanno nel loro curriculum l’insegnamento alla Link Campus University”. L’Università fondata da Scotti, peraltro, ha ospitato oltre al leader pentastellato anche la ministra della Difesa Roberta Pinotti e il candidato premier del centrodestra Antonio Tajani.

Vincenzo Scotti, nato a Napoli nel 1933, ha una lunga carriera politico-istituzionale. Ha partecipato ai governi Andreotti IV, V, VI e VII, Cossiga I e II, Spadolini I, Fanfani V, Craxi I, Amato I, più una parentesi con Forlani dal 1980 al 1981. È stato più volte ministro e sottosegretario in diversi dicasteri, dalla Farnesina all’Interno, sino al Lavoro e ai Beni culturali, nel 1984 è stato sindaco della sua città. Scotti era al Viminale anche nel 1992, anno difficilissimo segnato dalle stragi di mafia.

Ecco una selezione di foto d’archivio di Umberto Pizzi su Vincenzo Scotti.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata

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