Al Convegno dell’Assiom Forex, che riunisce i grandi del mondo finanziario italiano, ha tenuto banco, come prevedibile, il rallentamento economico italiano.
A ripercorrere le cause della frenata nel nostro Paese, diventata ufficialmente recessione tecnica dopo il -0,2% del Pil nell’ultimo trimestre del 2018, ci ha pensato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, insieme al presidente dell’Abi Antonio Patuelli, all’assessore alle Partecipate di Roma, Gianni Lemmetti, al presidente di Assiom, Forex, Luigi Belluti e al direttore generale di Bankitalia, Salvatore Rossi.
Visco ha ricordato come sia l’economia globale a rallentare, ma ha rimarcato i fattori tipicamente nostrani che spiegano la congiuntura peggiore che altrove. “In Italia”, le sue parole, “la domanda interna ha risentito del marcato aumento dell’incertezza, legato prima ai dubbi sulla posizione del Paese riguardo alla partecipazione alla moneta unica, poi al difficile percorso che ha portato alla definizione della legge di bilancio, segnato da contrasti con la Commissione europea risolti solo alla fine dell’anno. L’aumento dei premi per il rischio sui titoli di Stato che ne è derivato si è trasmesso al costo della raccolta obbligazionaria del settore privato, in un contesto di flessione dei corsi azionari”.
(Foto Imagoeconomica – risporduzione riservata)