Skip to main content

New York vista dall’ex sindaco De Blasio ed Elly Schlein. Le foto

1 / 28
Bill De Blasio, Elly Schlein, Gianluca Galletto
2 / 28
Gianni Riotta, Bill De Blasio, Elly Schlein, Gianluca Galletto, Giovanna Pancheri
8 / 28
Elly Schlein, Gianluca Galletto
9 / 28
Gianluca Galletto
10 / 28
Bill De Blasio, Giovanna Pancheri
12 / 28
(Imagoeconomica)
13 / 28
(Imagoeconomica)
14 / 28
(Imagoeconomica)
15 / 28
(Imagoeconomica)
16 / 28
(Imagoeconomica)
17 / 28
(Imagoeconomica)
18 / 28
(Imagoeconomica)
19 / 28
(Imagoeconomica)
20 / 28
(Imagoeconomica)
21 / 28
(Imagoeconomica)
22 / 28
(Imagoeconomica)
23 / 28
(Imagoeconomica)
24 / 28
(Imagoeconomica)
25 / 28
(Imagoeconomica)
26 / 28
(Imagoeconomica)
27 / 28
(Imagoeconomica)
28 / 28
(Imagoeconomica)

È stato presentato al Senato il volume “Viva New York” di Gianluca Galletto (Paesi edizioni). La prefazione è a firma dell’ex sindaco della Grande Mela Bill De Blasio, presente all’evento, insieme alla segretaria Pd Elly Schlein e i giornalisti Giovanna Pancheri e Gianni Riotta.

La quarta di copertina del volume:

“Sette lettere indirizzate agli italiani, dense di curiosità e considerazioni inedite, che descrivono il ritorno sulle scene della capitale d’Occidente, secondo una rappresentazione però distante dall’idea che molti hanno ancora della Grande Mela, legata più che altro a Wall Street, Sex & the City e Woody Allen. Ogni lettera racconta, da un punto di vista inconsueto e ben documentato, la vivacità economica e sociale ritrovata della New York City dei nuovi Anni Venti. La Grande Mela raccontata da Galletto è una delle città più progressiste del pianeta, con politiche di welfare e per l’ambiente all’avanguardia, dove sta trionfando un inedito profilo di business guidato da giovani attivisti di un nuovo capitalismo, multiculturale, indirizzato a fornire servizi sociali e a sviluppare nuove tecnologie. Quello di New York City è un modello cui dovrebbero ispirarsi le città italiane: fa perno su formidabili agenzie comunali, su una rete sterminata di organizzazioni non profit, su un incubatore di scienze e conoscenze interconnesso con università e centri di ricerca, attivi su Life Science e incentrati su progetti come One NYC e Computer Science for All. Oggi a New York si respira un’aria di un nuovo Rinascimento, agevolato dalla mano pubblica, che ha portato la città a raggiungere il secondo posto nel mondo dopo la celebre Silicon Valley, come hub di innovazione tecnologica, per numero di start up e investimenti in venture capital, posizionandosi al primo posto nelle Life Sciences e nell’imprenditoria tech femminile”.

 

 

 

×

Iscriviti alla newsletter