Gli anni della catastrofe giudiziaria nel nostro Paese si ricorderanno come i peggiori della storia d’Italia, inclusi quelli del ventennio ultimo. E’ stato il tempo che ha consentito ad una moltitudine di irresponsabili di aggirarsi impunemente per i palazzi della politica, facendo scempio di regole costituzionali, politiche, morali che dovrebbero caratterizzare chi è responsabile della cosa pubblica. Lontano è il tempo nel quale alcuni politici venivano definiti cavalli di razza, oggi, invece,appena appena ronzini. Berlusconi si affaccia da un palco posticcio con un microfono in mano e minaccia: se mi arrestano sarà la rivoluzione. Sconcertante!  Manco se fosse il capo dei licenziati, che da giorni stanno scioperando a difesa del salario andato perduto, e lottando per il più sacro dei diritti. Non contento, qualche giorno dopo, rincara la dose e prende partito a favore dei “forconi” che protestano. Ridicolo! Trascura che i suoi governi hanno gravi responsabilità nel settore dell’autotrasporto e di tanti altri comparti, come il pubblico impiego che ha raggiunto condizioni di gravi difficolta economiche, per non  parlare degli insegnanti ridotti quasi alla fame, come la scuola italiana finita sul lastrico. Altro che forconi.
Per concludere, senza nessuna visione istituzionale coerente, solo per fare tatticismo e illudendosi di aumentare il peso della trattativa ha lanciato la sua offerta a Renzi per condividere il Mattarellum, minotaurum monstrum. La legge elettorale: c’è un tizio, alla corte di Renzi, prima però stava a quella di Pannella,ancor prima a quella dei Verdi, e poi ancora a quella della Margherita, che ogni tanto fa digiuni, non si sa se per stare meglio in salute o per altro. Fino ad ieri ha lanciato strali contro i suoi avversari anti Mattarellum, minotaurum monstrum, perchè Renzi ha imposto che bisogna approvare il sistema elettorale maggioritario. E lui per non perdere il diritto alla pagnotta, e che pagnotta! si è immediatamente organizzato con la dieta. Personaggi da avanspettacolo, da opera dei pupi, patetici e senza vergogna. Si organizza uno sciopero della fame per una legge elettorale, come se si stesse parlando di vita o di morte, della sottrazione del salario a lavoratori e pensionati? Quante volte Giacchetti ha digiunato a favore di disoccupati, di operai licenziati, di poveretti sfrattati, di pensionati sovratassati, di gente in cassa integrazione? Giacchetti, lo vogliamo sapere. Boldrini ci dica lei, che è il suo presidente, quante volte ha digiunato per i poveri, i deboli, i derelitti? Ma siamo davvero sul peggiore palcoscenico della commedia all’italiana? Queste sono forme di violenza, di coartazione della volontà altrui che il Presidente della Camera non può e non  deve assolutamente tollerare e consentire. Con tutto quello che sta avvenendo nel Paese: licenziamenti, cassa integrazione,precari, sfratti, aumento della povertà… arriva un tizio che guadagna quasi 10000 euro al mese e si permette di mandare in scena un cosiddetto sciopero della fame nel silenzio generale, anche della Boldrini? Altro personaggio pirandelliano, che con aria tronfia si presenta soddisfatta davanti alle televisioni per dire che la legge elettorale ora è di competenza della Camera e non più del Senato, come se nel nostro Parlamento si stesse giocando il derby della vita, per cui ognuno cerca a tutti i costi di fare propria la posta. Dove sta più il riserbo istituzionale? Poveri mentecatti! Una pletora di gente abusiva elettoralmente, irresponsabile, senza il senso istituzionale che si permette di giocare sulla pelle degli italiani. A questo sconcio c’è un solo rimedio: il voto! Altre strade non ce n’è sono. Si vada a votare al più presto con la legge venuta fuori dalla decisione della Consulta! L’unica decisione saggia!