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Entrerà in vigore il 31 marzo 2014 il nuovo regolamento per la tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica adottato con voto unanime oggi dal Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Angelo Cardani.

La versione finale del testo pubblicato sul sito dell’Agcom dice di aver tenuto conto delle osservazioni emerse nella fase antecedente alla votazione del regolamento anche dal confronto con la Commissione europea che aveva chiesto di correggere alcune disposizioni.
E nei confronti dei numerosi allarmi per i rischi di censura che tale provvedimento avrebbe potuto arrecare a danno dell’utente finale l’Agcom precisa in una nota che il provvedimento “assegna carattere prioritario alla lotta contro le violazioni massive e non riguarda gli utenti finali, per cui non incide in alcun modo sulla libertà della Rete.

“Non è vero che che il nuovo regolamento colpirà solo le grandi violazioni – scrive invece sul suo blog l’esperto del web Massimo Mantellini – non è vero che non interesserà gli utenti comuni. Un singolo file mp3 caricato su una pagina web da chiunque potrà essere sanzionato in tempi brevi da una autorità amministrativa che ha deciso di sostituirsi proditoriamente alla magistratura”.

E allora, chi dovrà temere da marzo l’Agcom?

COME AVVIARE IL PROCEDIMENTO
Secondo il nuovo regolamento un soggetto legittimato può presentare un’istanza all’Autorità, qualora ritenga che un’opera digitale sia stata resa disponibile su una pagina internet in violazione della legge sul diritto d’autore, chiedendone la rimozione.
L’Autorità precisa che non agirà d’ufficio ed esclude che i provider siano chiamati a svolgere un’attività di monitoraggio della Rete. Per avviare il procedimento, caratterizzato dal pieno rispetto del principio del contraddittorio, è richiesta la presentazione di un’istanza da parte del titolare del diritto.
Possono far concludere la procedura attraverso l’adeguamento spontaneo e presentare controdeduzioni non solo  i provider, ma anche l’uploader e i gestori della pagina e del sito internet. Gli atti vengono archiviati se il titolare del diritto si rivolge all’Autorità giudiziaria. Le misure inibitorie – che sono quelle previste dal decreto legislativo n. 70 del 2003 – saranno improntate a criteri di adeguatezza, gradualità e proporzionalità.

IL COMITATO
Un Comitato tecnico, formato da rappresentanti di tutti gli stakeholder e delle istituzioni interessate avrà il compito invece di favorire forme di autoregolamentazione finalizzate all’educazione degli utenti e alla promozione dell’offerta legale.

Il testo del regolamento

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