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Qualcuno parla già del 12 dicembre 2013 come una data da ricordare per l’internet italiano.
Il Consiglio Agcom voterà oggi il nuovo schema di regolamento per la gestione dei diritti d’autore sul web che accelera i tempi di accertamento della violazione senza la verifica da parte di un magistrato, rimuovendo così in tempi rapidi dalla Rete i contenuti non a norma.

IL NUOVO REGOLAMENTO
Visto l’affollamento dell’ordine del giorno (leggi qui i punti all’ordine del giorno) varare il Regolamento per l’Agcom potrebbe essere oggi poco più di una formalità, come fa notare qualcuno su Twitter.
Secondo il nuovo regolamento qualora un soggetto legittimato ritenga che un’opera digitale resa disponibile su una pagina internet violi un diritto d’autore o un diritto connesso, ha la facoltà di inviare una richiesta di rimozione al gestore della pagina internet.  Il procedimento dinanzi all’Autorità infatti deve essere posto in essere solamente dopo avere rivolto, senza esito positivo, una richiesta di rimozione dei contenuti abusivi al gestore del sito internet.
L’Organo Collegiale può così ordinare “ai prestatori di servizi di provvedere, entro tre giorni dalla notifica dell’ordine, alla rimozione selettiva delle opere digitali diffuse in violazione del diritto d’autore o dei diritti connessi ovvero alla disabilitazione dell’accesso alle medesime, rispettando i criteri di gradualità e di proporzionalità e tenendo conto, tra l’altro, della gravità della violazione e della localizzazione del server”.
L’adozione del nuovo regolamento è prevista per febbraio 2014.

PROMOZIONI E BOCCIATURE
Nonostante le bocciature arrivate dalle associazioni dei consumatori e dal relatore speciale dell’Onu Frank La Rue, che intervendo sulla riforma del diritto d’autore in Italia ha affermato che “in quanto autorità indipendente, l’Agcom ha la responsabilità di applicare le disposizioni in vigore previste dalla legge”, l’appoggio da parte della Commissione europea è stato quasi totale ad eccezione di alcune correzioni nel taglio della procedura “notice and take down” e nella distinzione fra siti italiani e stranieri.

IL DIBATTITO
Nel frattempo il dibattito ha suscitato molte polemiche e diviso la platea in entusiasti del nuovo regolamento a sostegno dell’industria culturale e inviperiti per il rischio di eccesso di censura, incapaci così cogliere appieno le opportunità del digitale trovando un punto d’incontro tra i diritti degli autori ed editori e quelli di libertà degli utenti della Rete che non svolgono attività lucrativa.
Sulla scia di quanto affermato da La Rue a essere messa in dubbio è la stessa legittimità dell’Autorità.
Sarebbe infatti la prima volta che un organismo dello Stato, esclusa la magistratura, si occupi di regolamentare in via amministrativa fattispecie di reato o illecito già previste dai codici penale e civile.

RUOLI E COMPETENZE
Mentre Corrado Calabrò, presidente dell’Agcom nella scorsa consiliatura decise di soprassedere su questa materia scottante dal momento che il Parlamento non aveva recepito le sue istanze di dotarlo di una legge ad hoc passandogli così la palla per qualunque tipo di decisione, l’authority guidata da Marcello Cardani ha proseguito spedita verso l’approvazione del nuovo regolamento, rispettando alla lettera i tempi che aveva annunciato a giugno, e come richiesto dalle industrie, Confindustria digitale in primis, forzando per l’approvazione entro la fine dell’anno.

UNA GRANDE ASSENZA
Salvo casi eccezionali quindi nessuna sorpresa è attesa sul voto. Anche se sul meccanismo è stata sollevata qualche anomalia. A seguito delle dimissioni a settembre del Prof. Maurizio Decina, il suo sotituto, il prof. Antonio Nicita, già nominato dal Parlamento, non è stato ancora insediato in Agcom e il Consiglio dell’Agcom è sino ad oggi incompleto.

E’ legittimo e democratico – chiede Fulvio Sarzana dal suo blog sul Fatto quotidiano – approvare un regolamento con queste caratteristiche, senza attendere nemmeno il giorno successivo, per avere un Consiglio al completo?

 

Claudio Messora intervista Fulvio Sarzana, avvocato esperto di tematiche legate alla rete

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