Skip to main content

Il menù – zuppa di zucca, costine di manzo e mousse di nocciole e cioccolato – preparato dalla chef Katie Button della Carolina del Nord, a capitanare una brigata tutta al femminile. La tavola allestita con rose rosa americane ed eucalipti australiani scelti dalla padrona di casa. Assente la band new wave The B-52s, la cui esibizione è stata cancellata per ragioni di opportunità visti i conflitti che stanno divampando nel mondo.

È l’accoglienza alla Casa Bianca che il presidente statunitense Joe Biden e la moglie Jill hanno riservato ieri sera al primo ministro australiano Anthony Albanese e alla compagna Jodie Haydon. Un trattamento insolito che sottolinea l’amicizia tra i due leader (il Sidney Morning Herald parla di “personal diplomacy”) e tra i due Paesi, legati da diverse alleanze come quella storica, d’intelligence, Five Eyes (con Canada, Nuova Zelanda e Regno Unito) e quella più recente, militare, Aukus (con il Regno Unito). Quella di oggi per Albanese è la giornata degli incontri ufficiali e della cena di Stato, sempre alla Casa Bianca, con un centinaio di ospiti tra star dello spettacolo, imprenditori e diplomatici.

Gli Stati Uniti vedono sempre più l’Australia come un alleato fondamentale per garantire la pace e la stabilità nella regione indo-pacifica di fronte alla crescente militarizzazione della Cina. Tuttavia, il dossier più importante sull’agenda bilaterale sta subendo rallentamenti a causa delle difficoltà politiche statunitensi. Visto lo stallo sulla ricerca di un successore di Kevin McCarthy come speaker della Camera, Albanese non potrà rivolgersi al Congresso con un discorso che era pensato per cercare di fugare i dubbi di alcuni politici statunitensi su Aukus, in particolare sulla condivisione di tecnologie di difesa sensibili e sui costi per la flotta di sottomarini degli Stati Uniti.

Stati Uniti e Australia annunceranno un accordo di cooperazione nei settori dell’innovazione tecnologica, dell’intelligenza artificiale, dello spazio e dei minerali rari, in occasione della visita a Washington di Albanese. L’intesa nel ramo della collaborazione spaziale consentirà alle società statunitensi di lanciare i propri razzi dal suolo australiano, ha preannunciato John Kirby, coordinatore per le comunicazioni strategiche al Consiglio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

Intanto, il colosso statunitense Microsoft ha annunciato un investimento da 3,16 miliardi di dollari in Australia per espandere la propria infrastruttura di cloud computing e intelligenza artificiale nel Paese, collaborando con l’Australian Signals Directorate, l’agenzia di intelligence australiana responsabile della sicurezza informatica, per migliorare la protezione dalle minacce informatiche per residenti, imprese ed enti governativi australiani, formando anche esperti di cybersecurity. L’investimento, il più grande effettuato nel Paese, aumenterà, in due anni, la presenza di data center locali da 20 a 29 siti sparsi tra Canberra, Melbourne e Sydney. Nel piano c’è anche un accordo per contrastare “la crescente frequenza e severità di cyber minacce emananti da hacker sponsorizzati da Stati e da bande criminali in Cina, Russia, Europa orientale, Iran e Corea del Nord”.

Zucca, costine, mousse e… Cina. Il menù del bilaterale Usa-Australia

Prima della cena di Stato di stasera, Biden e moglie hanno accolto Albanese e la compagna alla Casa Bianca per un banchetto informale. Ciò dimostra quanto Washington punti su Canberra per la pace nell’Indo Pacifico. Al centro della visita c’è il patto Aukus ma le difficoltà al Congresso per il post McCarthy sono un ostacolo

Non è il momento di tagliare le tasse. Il fisco meloniano visto da De Novellis (Ref)

​La filosofia che ha mosso gli interventi in materia fiscale messi a terra dal governo sarà anche condivisibile, ma serve a poco se le misure sono precarie e dall’orizzonte troppo breve. Era molto meglio assicurarsi le risorse e allestire un’operazione strutturale e di lungo periodo, dal sapore più contabile e meno politico. Il deficit non è il vero problema, quello che conta è l’interlocuzione con l’Europa. Conversazione con l’economista e partner del Centro studi Ref, Fedele De Novellis

Cuneo fiscale, Irpef e no tax area. Cosa c'è e cosa manca nella manovra secondo De Luca

Di Vincenzo De Luca

Nel rispetto delle regole europee ed alla luce della delicata situazione economica, influenzata, negativamente, dalla spinta dell’inflazione, dall’aumento dei costi energetici, dall’incertezza globale causata dal conflitto russo-ucraino e dalla recente crisi in Medio Oriente è opportuno che il governo abbia concentrato le risorse, principalmente, sulla riduzione della pressione fiscale. Il commento di Vincenzo De Luca, responsabile area fisco di Confcommercio

Fini non giustifica i mezzi, troppa fretta sulla svolta repubblicana. Ma è così?

Affermare che tredici anni fa la destra italiana non fosse pronta alla svolta repubblicana equivale a emanare una sentenza troppo dura, a tratti ingiusta: una sentenza che condanna senza appello il segretario e assolve il partito con formula piena. Ma è davvero così? Il commento di Angelo Ciardullo

Cresce il disagio giovanile, ma non c'è sostenibilità senza salute mentale. Scrive Liuzzo

Sono in aumento depressione, abuso di alcol, violenze. In particolare tra le giovani generazioni. Investire sul benessere psicologico è però vitale per la comunità. La Fondazione Guido Carli in prima linea per “Sostenibili futuri”: il primo dicembre la Convention inaugurale a Montecitorio. Il commento della presidente Romana Liuzzo

Supply chain, Xi predica unità ma impone limiti. E la Cina attacca l’Europa

Xi offre la testa del ministro della Difesa a Biden?

La Cina purga il ministro della Difesa sanzionato dagli Usa. La campagna di repulisti interno è vasta, e tocca pure Finanze e Scienza, ma è interessante che gli annunci arrivano con l’avvicinarsi del vertice Biden-Xi

Fair share, Urso sta con l’Ue e scuote le aziende

L’Italia schierata per il contributo degli operatori ai costi delle infrastrutture e dei servizi. Ma è necessario approfondire con uno studio di settore l’impatto reale, ha dichiarato il ministro

Siamo nell’era delle rinnovabili? Il rapporto Iea e le traiettorie globali

L’Agenzia internazionale per l’energia smentisce l’Opec e prevede il picco di domanda degli idrocarburi entro il 2030, l’aumento “inarrestabile” delle rinnovabili e una strada in salita per l’obiettivo 1,5 gradi. Determinante la Cina, cruciale la traiettoria del Sud globale, ed evidenti le nuove dimensioni di rischio che accompagnano la transizione

Dal Tap ai rigassificatori, come si fortifica la strategia italiana sull'energia

In attesa del piano Mattei l’Italia si specchia nelle sue potenzialità alla voce gas e mare nostrum. Descalzi: “Le tensioni non cambiano i nostri progetti in Algeria”. Pichetto: “Ravenna crocevia energetico, tra gasdotto adriatico, rigassificatore in arrivo, eolico offshore e fotovoltaico”. Tajani: “L’Italia vuole essere hub energetico nel Mediterraneo”

Cina e Stati Uniti non possono ignorarsi. La versione di Soprano

​Intervista all’economista e consulente della World Bank. I debiti di molti Paesi in via di sviluppo con il Dragone sono sotto gli occhi di tutti, ma su certe catene di valore Occidente e Cina possono e debbono collaborare. E anche l’Italia può trarne il suo vantaggio. Il caso della green economy e della robotica

×

Iscriviti alla newsletter