Skip to main content

A livello globale l’auto elettrica è una tecnologia in crescita costante, ma se analizziamo i diversi mercati troviamo differenze abissali, che condizionano vendite, investimenti e cambiamento culturale.

LA NORMALITA’ TRA LE STRADE AMERICANE

In America troviamo certamente i maggiori investimenti, pubblici e privati. A partire dai grandi finanziamenti forniti dal Department of Energy a tante aziende del settore, di cui molte finite nel peggiore dei modi. Ricordiamo Better Place che ha concentrato la strategia sulla tecnologia della sostituzione della batteria in apposite stazioni; Fisker che produceva una lussuosa berlina ibrida, recentemente venduta a un magnate cinese; Ecotality che ha progettato e installato colonnine di ricarica, quotata in Borsa, ma fallita in poche settimane a causa della lentezza del mercato; CODA, azienda che produceva una berlina elettrica, ma che si è fermata dopo avere venduto qualche centinaia di veicoli in totale.

Nonostante qualche insuccesso le spinte governative, soprattutto della California, hanno portato le auto elettriche ad essere una realtà. Girando per le città e le autostrade americane (in alcuni Stati), è semplicemente normale incrociare una Volt, una Leaf e molte Tesla. In una logica di sistema, 8 Stati si sono recentemente consorziati con l’obiettivo di sviluppare standard di legge e di incentivazione per la mobilità elettrica così da fornire ulteriore spinta al settore.

LE SOLUZIONI ALTERNATE IN EUROPA

Nel vecchio continente assistiamo a soluzioni alternate. Citavamo prima la Norvegia, eldorado dell’auto elettrica con una capillare rete di colonnine e con una serie di incentivi economici e fiscali. È ironico pensare che la fonte di copertura di tutti questi investimenti nell’elettrico derivino dalla forte politica di estrazione petrolifera, che rappresenta la principale economia del Paese.

Altri paesi del Nord Europa (Olanda, Danimarca e UK) stanno spingendo con strategie simili: investire in infrastrutture di ricarica, incentivare la domanda e attrarre investimenti privati e pubblici realizzando sperimentazioni diffuse.

La Germania ha fatto sistema tra pubblico e privato, garantendo 12 miliardi di € di investimenti industriali nei prossimi 8 anni per raggiungere il milione di auto elettriche con l’idea di creare un vero mercato per le flotte e i privati.

IL PARADOSSO DELL’ITALIA

Scendendo in Italia troviamo una situazione paradossale. Le nostre città sono il terreno ideale per la mobilità elettrica: non sono troppo estese, molto densamente popolate e in diversi casi poco distanti tra di loro. Eppure, complice la profonda crisi economica non è stato possibile attivare un volano economico per dare il via al mercato. Causa anche la totale assenza di un’industria interessata a questo mercato. La Fiat ha sempre palesato la sua preferenza per le auto a metano e gpl e ha condizionato le politiche economiche e fiscali sempre comprendendo anche queste tecnologie. Probabilmente è giusto da un punto di vista industriale (le auto a metano sono una realtà e la Fiat ha una vasta scelta), ma profondamente sbagliato in una logica di visione perché il nostro paese è oggi molto poco interessante per tutte le aziende di successo che investono altrove e spesso non commercializzano nemmeno i prodotti in Italia.

Così con una limitata offerta di prodotti e pochi investimenti il mercato non cresce e si diffonde un sentiment negativo sulle reali potenzialità. Un circolo vizioso che poteva essere interrotto ad esempio con gli incentivi governativi per le auto elettriche (pardon … per tutte le auto a basse emissioni, metano e gpl incluse) lanciati nel 2013. Ma le restrizioni imposte nei Decreto (la rottamazione di auto con oltre 10 anni) hanno di fatto escluso le imprese dal poterli utilizzare.

UNA POSSIBILE SVOLTA

Di contro i prossimi 2 anni potranno rappresentare una svolta, in primis perché il Ministero delle Infrastrutture finanzierà una serie di progetti regionali per diffondere la rete di ricarica per auto elettriche e in secondo luogo le imprese stanno maturando sempre più la consapevolezza dei risparmi sui costi complessivi di utilizzo dell’auto elettrica e iniziano a valutare la conversione di parti delle loro flotte in elettrico.

Infine le agevolazioni che le amministrazioni concedono alle auto elettriche (è di qualche giorno fa il nuovo contrassegno del Comune di Milano che consente alle auto elettriche di parcheggiare gratuitamente nelle righe blu e gialle), rappresenteranno l’ultima spinta per completare i vantaggi reali di questa nuova tecnologia.

 

Articolo estratto dallo speciale a cura di Carlo Iacovini (Clickutility On Earth) pubblicato su Qual Energia. 

Leggi qui lo speciale sulla mobilità elettrica urbana

mobility

La corsa dell'auto elettrica. Tutte le novità per il nuovo anno

A livello globale l’auto elettrica è una tecnologia in crescita costante, ma se analizziamo i diversi mercati troviamo differenze abissali, che condizionano vendite, investimenti e cambiamento culturale. LA NORMALITA' TRA LE STRADE AMERICANE In America troviamo certamente i maggiori investimenti, pubblici e privati. A partire dai grandi finanziamenti forniti dal Department of Energy a tante aziende del settore, di cui molte…

Gli auguri urticanti a Napolitano

Non foss’altro che per guastare il 2014 a Beppe Grillo, che se lo merita per l’aggressività dei suoi attacchi, Giorgio Napolitano merita l’augurio di chiudere l’anno nuovo con il suo nono messaggio presidenziale. Ciò significherebbe, fra l’altro, una sopravvivenza della legislatura e del governo di Enrico Letta più proficua, o meno accidentata, di quella dimostrata in questo 2013 finalmente agli…

Tutte le pervicaci imprecisioni di papa Scalfari su Papa Francesco

Alla fine, ha ragione Luca Sofri, direttore del sito il Post: "La cosa affascinante per noi curiosi di come si fanno i giornali, è che in un grande quotidiano come Repubblica il pezzone settimanale del fondatore non sia riletto da nessuno che se ne accorga". In effetti, lo svarione di Eugenio Scalfari nel sermone domenicale è di quelli da scolpire…

Le immagini più curiose del 2013

Il 2013 si era aperto con spettacolari fuochi d'artificio a Londra e Dubai, e nei 12 mesi non sono mancate le storie curiose. Dalla prima nuotata di massa dei nudisti australiani, alla biciclettata di quelli sudafricani, il corpo ha fatto spesso bella mostra di sé, anche nei balli per festeggiare le vittorie del Barcellona calcio. La moda del Gangnam Style…

Un ricordo per Rita Levi Montalcini

Il 30 dicembre 2012 ci salutava Rita Levi Montalcini, una delle personalità più importanti dell'ultimo secolo. Una donna che ha lottato contro diverse forme di pregiudizio e di violenza, prima come ebrea durante la guerra voluta da Hitler e Mussolini, poi nell'ambito della vita quotidiana e dell'accademia, contro il sessismo e la cultura maschilista. Si è laureata in medicina, ha…

Che cosa vorrei che dicesse Napolitano

Sono certo che anche quest’anno il presidente della Repubblica nel consueto messaggio di fine anno, non lascerà, come d’altronde accaduto negli scorsi anni, nessun segno emotivo negli animi degli italiani. Questo non perché Giorgio Napolitano non sia capace di formulate discorsi d’alto profilo, tutt’altro, ma perché non è nelle condizioni di poter denunciare effettivamente i veri problemi che affliggono realmente…

Che cosa succede in Mps. La rassegna stampa economica

La rassegna stampa è presa da Good Morning Italia e pubblicata con licenza Creative Commons. Per ricevere Good Morning Italia ogni mattina, direttamente sulla propria email, è possibile abbonarsi gratuitamente cliccando qui. LA QUESTIONE DEL MONTE Oggi gli occhi sono sulla reazione in Borsa dopo la bocciatura dell’aumento di capitale per Monte dei Paschi di Siena. Venerdì il titolo aveva chiuso a 0,17 euro.…

Benvenuti alla nuova giostra del rimpasto di governo

La rassegna stampa è presa da Good Morning Italia e pubblicata con licenza Creative Commons. Per ricevere Good Morning Italia ogni mattina, direttamente sulla propria email, è possibile abbonarsi gratuitamente cliccando qui. BACK TO ITALY: VOGLIA DI RIMPASTO Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, ‘offre’ a Renzi, in un’intervista a La Stampa, un pacchetto di riforme: subito via il Senato…

Dal trionfo di Amazon alla quotazione di Twitter. Il 2013 degli affari e della finanza

Il 2013 raccontato attraverso gli eventi chiave del mondo della finanza e degli affari. Si parte con il fondatore e numero uno del colosso delle vendite online Amazon, Jeff Bezos, che sbarca nell'editoria comprando per 250 milioni di dollari il Washington Post. La sua ultima sfida è ambiziosa: consegne in 30 minuti con droni volanti.Da un uomo a una donna…

Turchia, Libano, Egitto. La rassegna stampa estera

La rassegna stampa è presa da Good Morning Italia e pubblicata con licenza Creative Commons. Per ricevere Good Morning Italia ogni mattina, direttamente sulla propria email, è possibile abbonarsi gratuitamente cliccando qui. Orizzonti 2014 L’unità europea è sotto pressione nel centenario della prima guerra mondiale, scrive l’Afp. Ripresa La Borsa di Tokyo ha chiuso il 2013 con una crescita di oltre il 55%, il dato…

×

Iscriviti alla newsletter