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Un grande flusso di contenuti viaggia in direzione di Yahoo. Ad attrarlo a sé ci pensa il suo amministratore delegato, Marissa Mayer, che ha aperto una grande caccia ai più quotati giornalisti del settore tecnologico per realizzare nuove iniziative editoriali tra quali un sito d’informazione che affronta la tematica in modo semplice e colloquiale.

A rischiare di vedersi sfilare due dei suoi giornalisti è stato All Things D, il blog tecnologico del Wall Street Journal, che ieri ha denunciato il tentato furto in un articolo. La mossa di seduzione da parte di Yahoo verso i due giornalisti è avvenuta nel fine settimana per mezzo di LinkedIn e la chiamata di reclutamento invitava i due prescelti a discutere i dettagli direttamente in sede.

Dalla carta al web
Missione compiuta invece per Mayer con David Pogue, firma di punta del New York Times, noto nel mondo per essere l’autore della collana di libri The Missing Manual, che, ammaliato da Yahoo, ha abbandonato la testata newyorkese.
“Fino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile abbandonare una testata di fama globale come il New York Times per approdare a una pubblicazione esclusivamente online: il passaggio di consegne di Pogue segna di fatto il cambio dei tempi”, si legge sul sito specializzato Macity.
Nella società amministrata da Mayer Pogue pubblicherà articoli e filmati sui nuovi gadget e sulla tecnologia. A motivare la scelta dell’amministratore delegato è stato lo stile di quello che ha confessato essere uno dei suoi giornalisti preferiti:
“Non riesco a immaginare persona migliore per rendere la tecnologia più accessibile e utile alle centinaia di milioni di persone che arrivano su Yahoo tutti i giorni”, ha detto Mayer.

Alcuni buoni motivi per migrare a Yahoo
“Stavi pensando di lasciare il Times quando Yahoo ti ha contattato? – è la prima domanda rivolta a Pogue in un’intervista su Forbes“.
“Pensavo di rimanere per sempre, mi piaceva molto stare lì – ha risposto il giornalista – Ma Yahoo mi ha contattato questa estate con un’offerta che non potevo rifiutare”.

Le motivazioni? “Incredibile libertà editoriale ( in frequenza, lunghezza, formato e tempistica ); tutte le possibilità creative che derivano dall’essere digitale (video, interazione lettore audio in tempo reale), e naturalmente , l’enorme numero di lettori di Yahoo, giunto a 800 milioni di utenti al mese”, ha risposto l’ex giornalista del NYT.

Ecco un performance di David Pogue

La caccia di Yahoo! ai giornalisti hi-tech

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