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L’hanno picchiata e violentata fino alla paralisi, ma la pena con cui un gruppo di uomini sono stati puniti per il loro crimine contro una studentessa keniota è stata ridicola: tagliare il prato della locale stazione di polizia. Ma il Kenya ha deciso di dire basta ed è sceso in piazza contro la cultura che lascia impuniti gli stupri e non difende le donne, come accadde in India.

Le associazioni locali che da anni si battono per la tutela delle donne ora alzano la voce, sfruttando l’ondata di indignazione generale per tenere i riflettori accesi sul dramma. “E’ già abbastanza brutto che sia stata picchiata, violentata e lasciata in una latrina da cui non sarebbe mai riuscita ad uscire se qualcuno non l’avesse trovata – dice Nebila Abdulmelik dell’organizzazione “Femnet” – Ma il fatto che come pena queste persone hanno solo tagliato dell’erba, banalizza il problema”. Secondo l’Unicef in Kenya quasi una ragazza su 3 ha subito un abuso sessuale a scuola, nel Paese viene violentata una donna ogni 30 minuti. < strong>Hanna, il nome è di fantasia, è una di loro; rimasta incinta dopo lo stupro ha dato alla luce il bambino cercando di ripartire e ricostruirsi una vita. “La violenza sessuale demoralizza – dice – puoi sembrare a posto apparentemente ma dentro sei una bomba a orologeria. Un relitto. E non riesci ad essere una buona madre”.(Immagini Afp)

Kenya, donne si ribellano dopo ennesimo stupro

L'hanno picchiata e violentata fino alla paralisi, ma la pena con cui un gruppo di uomini sono stati puniti per il loro crimine contro una studentessa keniota è stata ridicola: tagliare il prato della locale stazione di polizia. Ma il Kenya ha deciso di dire basta ed è sceso in piazza contro la cultura che lascia impuniti gli stupri e…

I media italiani e la sfida della Smart Defence

Lunedì 11 novembre 2013 dalle ore 14.45 alle 18.00 presso la Sala “Aldo Moro” della Camera dei Deputati, (Palazzo Montecitorio, Roma) Competere, il pensatoio presieduto da Pietro Paganini mette a confronto parlamentari e opinion makers nell'evento: I MEDIA ITALIANI E LE SFIDE DELLA SMART DEFENCE PER UN’ITALIA PIÙ SICURA Paolo Messa, fondatore della rivista Formiche, interverrà alla tavola rotonda moderata da Roberto Race, Segretario…

Unicredit, Intesa e Mps, perché i bancari hanno scioperato

Dopo che a metà settembre l’ABI (Associazione Bancaria Italiana, il “sindacato” di banche e banchieri) ha provveduto a disdettare, unilateralmente ed in anticipo rispetto alla scadenza naturale di giugno 2014, il CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) di categoria ed il Fondo esuberi, principale ammortizzatore sociale del settore, lo scorso 31 ottobre la stragrande maggioranza dei bancari ha incrociato le…

Diritto alla vita, vietato abbassare la guardia

In un’Europa sempre meno in grado di sopravvivere culturalmente alle sfide del nostro tempo, si riscontrano le usuali tendenze a una laicizzazione brutale e illiberale della società (come sta accadendo in Francia in merito al divieto di obiezione di coscienza per i sindaci in materia di matrimonio tra persone dello stesso sesso), ma si registrano anche progetti aberranti che però vengono portati avanti…

Corriere della Sera e giornaloni vari, quando gli editori di carta fanno tiki-taka con i politici

Caro direttore, ho letto con interesse l'inchiesta di Edoardo Petti sul "regalo di Stato all'editoria di carta", come da titolo dell'articolo. Francamente, pur avendo lavorato per circa 40 anni nei giornali non avevo mai compreso e approfondito la questione, quindi grazie a Formiche.net e a Petti per l'ìnchiesta. La lettura dell'articolo, comunque, mi ha fatto tornare indietro con la mente.…

Hannigan, voce e bacchetta di un soprano che stupisce

Barbara Hannigan è un soprano canadese di coloratura di straordinaria avvenenza – il tipo che fa girare la testa se la si incontra per strada. Poco nota in Italia se non tra gli appassionati di musica contemporanea che richiedono ruoli di grande agilità vocale. Ha preso parte è vero in Signor Goldoni di Luca Mosca alla Fenice, opera , però,…

Ecco perché i compensi dei capi azienda sono spesso eccessivi

Lo studio Pay on Performance - studio sulle remunerazioni 2012 nelle società quotate italiane condotto da Sergio Carbonara di Frontis Governance (primo proxy advisor italiano che si occupa di analizzare la governance delle società quotate nel mercato italiano), mostra ampie contraddizioni interne nella gestione delle aziende italiane: da sproporzioni tra compensi e performance a buonuscite eccessive rispetto ai risultati raggiunti.…

Eni ed Enel vivisezionate dai francesi

Buone notizie per Eni, meno per Enel. Non sono solo le dichiarazioni del governo su eventuali cessioni a far tentennare e rimbalzare l'andamento azionario dei due colossi italiani a partecipazione statale. Calo della domanda e indebitamento pesano e si riflettono sui risultati del terzo trimestre del 2013, come sottolineano due paper di Exane Bnp Paribas. E gli analisti del gruppo bancario…

A Roma non tornano i conti neppure su delicate questioni urbanistiche

Le cronache dei giornali, specialmente quelli romani, ci aggiornano da settimane sui problemi di bilancio di Roma Capitale e in particolare sulle misure intraprese dalla giunta di Ignazio Marino per reperire le risorse necessarie a chiudere, in parità, la partita tra entrate e uscite, e ad approvare il bilancio previsionale in tempo utile per evitare lo scioglimento anticipato del Consiglio e…

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