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I segnali sono molti e si specula che il 24 novembre la riunione del Yisrael Beiteinu, il partito di Liberman che ha salvato il Likud di Netanyahu alle elezioni del gennaio 2013, potrebbe decidere di consumare il divorzio.  

Il cambiamento per Israele, e quindi per i negoziati di pace con la Palestina e quelli internazionali con l’Iran, sarebbe enorme.

Avigdor Lieberman non nasconde che il suo obiettivo è di diventare il primo ministro di Israele. Nelle ultime settimane Liberman ha dichiarato che Israele non ha bisogno della “tutela” americana e europea, ma che può trovare amici e alleanze altrove. Ad esempio, Russia e Cina. Evidentemente, la visione di Liberman ribalterebbe anche i rapporti che il Likud ha tessuto e mantenuto con le petromonarchie del Golfo, e principalmente con l’Arabia Saudita.

Intanto l’ubiquo Netanyahu continua a tessere rapporti con la Francia ed è volato a Mosca nel tentativo di fermare i piani di Liberman.

Tra qualche giorno sapremo se il Likud e Netanyau diventeranno storia e Israele un nuovo attore geopolitico regionale.

Israele: Liberman lascia Netanyahu?

I segnali sono molti e si specula che il 24 novembre la riunione del Yisrael Beiteinu, il partito di Liberman che ha salvato il Likud di Netanyahu alle elezioni del gennaio 2013, potrebbe decidere di consumare il divorzio.   Il cambiamento per Israele, e quindi per i negoziati di pace con la Palestina e quelli internazionali con l'Iran, sarebbe enorme. Avigdor Lieberman…

Segreti e numeri di Wang, l'uomo più ricco della Cina estasiato (forse) da Totti e Pallotta

Sarà forse l'effetto Thohir. Alla proprietà indonesiana dell'Inter della famiglia Moratti fanno seguito le indiscrezioni su un presunto interessamento di un investitore cinese per la As Roma. Lo riporta Carlo Festa sul Sole24Ore nel citare quanto “circola da qualche giorno con insistenza da qualche giorno in ambienti finanziari”. Si parla di trattative con i due attuali soci, ossia Unicredit e…

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