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Glenn Greenwald, il giornalista americano divenuto celebre per aver raccontato al mondo le rivelazioni di Edward Snowden sul programma di sorveglianza della National Security Agency, ha lasciato il Guardian.

La notizia è stata diffusa ieri sera dal sito americano Buzzfeed.

IL COMMIATO DI GREENWALD
Quella che in principio era un’indiscrezione è stata poi confermata dallo stesso Greenwald che in un post sul suo blog ha spiegato che la sua “collaborazione con il Guardian è stata estremamente fruttuosa e soddisfacente”. “Ho grande rispetto per i redattori e i giornalisti con cui ho lavorato e sono incredibilmente orgoglioso dei risultati raggiunti. La decisione di lasciare non è stata facile, ma mi è stata presentato un’opportunità per la mia carriera che nessun giornalista avrebbe potuto rifiutare. A causa del fatto che la notizia è trapelata prima di quando avremmo voluto, non sono in grado ora di fornire tutti i dettagli di questa nuova avventura, ma li comunicheremo presto“.

Il SALUTO DEI COLLEGHI
Nel frattempo un portavoce del giornale britannico, come si legge sulla stessa testata, smentisce la tesi della rottura e racconta che “è stato fantastico” lavorare con “un giornalista eccezionale” come lui. “Siamo sicuramente dispiaciuti – aggiunge l’azienda – per la decisione di Glenn di andare via, ma capiamo l’attrattiva per il nuovo incarico che gli è stato offerto. Gli facciamo i nostri migliori auguri“.
Anche il direttore del Guardian, Alan Rusbridger ha salutato Greenwald con un tweet in cui si dice “dispiaciuto di perderlo” dopo le sue inchieste, ma che la sua nuova avventura sembra “estremamente interessante“.

NUOVI PROGETTI
Nonostante il silenzio del giornalista americano, sarebbero già trapelate alcune ipotesi sul suo futuro professionale. Secondo l’agenzia Reuters, il nuovo progetto di Greenwald – arrivato al Guardian nel 2012 da Salon – sarebbe finanziato da Pierre Omidyar, uno dei fondatori di eBay.

Caso Snowden, dove va Glenn Greenwald che lascia il Guardian

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