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Yuri Milner è un fisico russo diventato uno dei magnati del web, un re di Silicon Valley e di Wall Street nel settore dell’informatica. È il mentore della società di capitali ad alto rischio Digital Sky Technologies (DST), la stessa che ha rivoluzionato la struttura delle società finanziarie quando è scoppiata la moda di scommettere sulle start-up del mondo digitale con la modalità dell'”investitore angelo”. Secondo il Wall Street Journal, Milner ha quote in almeno trenta compagnie legate a internet ed è socio dell’imprenditore russo Alisher Usmanov, delle banche d’investimento Renaissance Partners e Goldman Sachs e della cinese Tencent. Ha investito anche in Spotify e nell’impresa di commercio elettronico Alibaba.

L’INTUIZIONE
Questo tipo di investimenti, con un altissimo Roi (return of investment) per il rischio che comportano, hanno trasformato Milner in due anni in un magnate dei media digitali. L’intuizione per gli affari, più la capacità di rapportarsi con i grandi nomi del web, hanno fatto diventare Milner uno dei personaggi più influenti della Silicon Valley, come ha confermato la rivista Forbes.

LA SCOMMESSA
Tutto è cominciato quando nel 1999 ha letto un rapporto di Morgan Stanley sulla crescita del settore tecnologico negli Stati Uniti. Nel 2001 Milner ha cominciato la conquista della Silicon Valley con l’acquisto di una villa in California per 100 milioni di dollari. Nel 2009, ha acquisito il 2,4% delle azioni di Facebook per 200 milioni di dollari (che oggi ne valgono 2mila milioni).

GLI INVESTIMENTI
Successivamente il fisico ha investito, con molti rischi, il suo capitale in proposte di successo come Zynga e Groupon, e ha acquistato diversi siti in Russia: il portale di offerte di lavoro HeadHunter, il servizio di posta elettronica Mail.ru e il social network Vkontakte. Mail.ru è entrato in borsa nel 2010 con un valore di quasi 6mila milioni di dollari. Nel 2011 il fondo DST di Milner ha investito ulteriori 400 milioni di dollari in Twitter.

IL PASSATO RUSSO
Nato nell’Unione sovietica nel 1961, Milner ricorda che l’interesse per la fisica è cominciato grazie al rapporto con un amico di famiglia quando aveva 12 anni. Dopo essersi laureato all’Università statale di Mosca, ha lavorato per cinque anni come fisico. Durante i corsi di dottorato ha capito che non sarebbe mai stato un genio della materia. La decisione di lasciare la fisica è arrivata con il crollo dell’Urss.

LE COLLABORAZIONI
Nel 1990 Milner è riuscito ad ottenere con molti sforzi un visto per gli Stati Uniti e si è iscritto a un programma dell’Università della Pennsylvania. Dopo ha iniziato a lavorare per la Banca Mondiale a Washington. A metà degli anni ’90 è stato collaboratore del fondatore della società petrolifera Yukos, Mikhail Khodorkovsky, che oggi sconta una condanna per evasione fiscale e frode.

LA PASSIONE PER LE START-UP
Nelle ultime settimane l’ex fisico, attraverso le società StartFund e SV Angel, ha offerto 150mila dollari a ogni compagnia finanziata da Y Combinator, una società di consulenza finanziaria che si dedica a sostenere le piccole imprese emergenti con 2 o quattro dipendenti e con buone idee. In meno di 24 ore ha accettato di foraggiare 39 delle 43 start-up coinvolte.

I PREMI
I primi mesi del 2013, Milner ha creato il Breakthrough Prize insieme a uno dei fondatori di Google, Sergey Brin, e il presidente di Facebook, Mark Zuckerberg, per premiare le idee del mondo delle scienze naturali con 3 milioni di dollari a ricerca. L’anno scorso, invece, sono stati donato assieme ad altri mecenati 3 milioni di dollari per il premio Fundamental Physics Prize per le scoperte e la ricerca nel settore della fisica, sua vecchia passione.

Chi è Yuri Milner, il fisico russo che spadroneggia nella Silicon Valley

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