Skip to main content

Il Partito Democratico ha sempre detto di voler sconfiggere Silvio Berlusconi per via politica e non per via giudiziaria: ma non ci è riuscito. Commenta così a caldo la sentenza sul caso Mediaset il professor Gianfranco Pasquino, politologo, docente di European Studies al Bologna Center della Johns Hopkins University secondo cui adesso detoneranno le contraddizioni interne ai democratici.

Quanto conta l’interdizione annullata con rinvio in Appello?
I giudici avevano certamente una responsabilità enorme, nel senso che non stavano solo processando un imputato ma il capo di uno dei partiti che fanno parte della coalizione di governo. Quindi forse hanno tenuto conto anche di questo passaggio. Io direi che era inevitabile, in questa sentenza non c’è nessuna ragione di scandalo. Al di là dell’interdizione, resta la condanna per frode fiscale e cattivi comportamenti esperiti da un capo politico.

Quale l’exit strategy per il Cavaliere, magari accettare i domiciliari come segno di una leadership che continua?
Credo che a questo punto abbia tutto l’interesse, se ci sono, a far esplodere tutte le contraddizioni nel Partito democratico. Potrà benissimo accettare i domiciliari consapevole di poter continuare ad essere il leader del suo partito e del suo schieramento politico. Anche perché né il suo partito né il suo schieramento hanno fino ad oggi saputo costruire una leadership alternativa, né un successore all’altezza della sfida. Per cui lui attende che dall’altro lato della barricata accada qualcosa e il Pd altro non potrà fare che osservare cosa accadrà al proprio interno.

La tenuta del governo, si sono affannati a dire tutti in maniera bipartisan, non è a rischio. Ma come faranno i democratici a convivere con un condannato?
Il Pd deve convivere non con un condannato, ma con un partito che lo sostiene, che gli ha votato la fiducia. Il nodo è il ruolo di Berlusconi, che il Pd ha sempre detto di voler sconfiggere per via politica e non giudiziaria. E il Pd dovrà ammettere di non esserci riuscito.

Negli altri paesi europei sarebbe andata così?
Nelle altre democrazie del continente non ci sarebbe mai stato un leader populista protagonista nel campo politico da Presidente del Consiglio, possedendo metà del sistema televisivo nazionale, e a prescindere dall’uso che ne avrebbe fatto. Quella italiana non è una situazione paragonabile a nessun’altra.

Tardiva la scelta del professor Coppi nel collegio difensivo?
Pessima quella di Ghedini e Longo, hanno perso in continuazione, questo bisognerebbe sottolinearlo. Oltre al fatto che non si sono dimessi dalla carica di parlamentari, cosa che peraltro credo si potrebbe chiedere loro.

Il governo dopo questa sentenza ha le ore contate?
Continuo a pensare che l’esecutivo debba andare avanti, ha i numeri parlamentari per farlo oltre che per mettere in campo le riforme necessarie al Paese.

twitter@FDepalo

 

Berlusconi condannato. Letta no. Parla Pasquino

Il Partito Democratico ha sempre detto di voler sconfiggere Silvio Berlusconi per via politica e non per via giudiziaria: ma non ci è riuscito. Commenta così a caldo la sentenza sul caso Mediaset il professor Gianfranco Pasquino, politologo, docente di European Studies al Bologna Center della Johns Hopkins University secondo cui adesso detoneranno le contraddizioni interne ai democratici. Quanto conta…

Processo Mediaset, i nemici di Berlusconi hanno vinto

Nel processo Mediaset la Cassazione ha cercato di addolcire l'amara pillola per Silvio Berlusconi come persona, ma il pasticcio politico rimane per intero. Il leader di uno dei grandi partiti italiani è stato condannato in via definitiva. E dovrà scontare la pena, anche se ridotta. Aspettiamo le reazioni del Pd. E su quel fronte che verrà l'attacco al governo. Comunque,…

Berlusconi, la sentenza integrale della Cassazione

La lettura integrale della sentenza della Cassazione sul processo Mediaset, che ha confermato la condanna di Silvio Berlusconi nel video di rainews24.

La sentenza su Berlusconi della Cassazione vista da Twitter

Dopo ore e ore di attesa, finalmente i giudici della Cassazione hanno pronunciato attorno alle 19.45 l’ultima parola sul processo Mediaset. Una sentenza che conferma la condanna a Silvio Berlusconi a 4 anni di carcere e annulla l’interdizione ai pubblici uffici, rimandando alla corte di appello la riformulazione sulla pena accessoria. Parole tecniche e un po’ ostiche che all’inizio disorientano,…

Snowden, ecco perché l'asilo politico mina i rapporti tra Russia e Usa

L'ex consulente dell'agenzia Usa per la sicurezza nazionale Edward Snowden ha ottenuto asilo politico temporaneo in Russia per un anno e ha lasciato l'aeroporto moscovita di Sheremetevo per recarsi in un luogo sicuro che verrà tenuto segreto, ha detto il suo avvocato russo Anatoly Kucherena. LE PAROLE DEL LEGALE "Snowden ha lasciato l'aeroporto di Sheremetevo. Gli ho appena consegnato un…

Mosca, Snowden lascia l'aeroporto

Edward Snowden, la "talpa" dello scandalo Datagate, ha lasciato l'area transiti dell'aeroporto di Mosca, diretto verso un luogo "sicuro", che rimarrà però segreto. All'ex agente della Cia è stato concesso dalla Russia un asilo temporaneo e sono quindi stati emessi i documenti che hanno permesso a Snowden di uscire dall'aeroporto, dove era bloccato dallo scorso 23 giugno. "Non puoi metterti…

Per Berlusconi è comunque una vittoria?

Berlusconi condannato, Berlusconi accoppato politicamente. Berlusconi assolto, Berlusconi ringalluzzito non solo politicamente. E' questo lo schema su cui si esercitano osservatori, analisi e addetti ai lavori. O quanto meno la loro maggioranza. Ma è davvero così? Vediamo, partendo dalla ipotesi - auspicata dai berlusconiani - non avverata. Con un Berlusconi "assolto" (o comunque non condannato) certamente l'ex premier tornerà ad…

Sentenza Mediaset, scontro verbale tra Popolo Viola e Pdl

"Abbiamo diritto di manifestare liberamente il nostro pensiero": questa frase grida al megafono Gianfranco Mascia, leader del Popolo viola protagonista di uno scontro verbale con un militante del Pdl in piazza Cavour, sede della Corte di Cassazione, in attesa della sentenza sul processo Mediaset che vede coinvolto Silvio Berlusconi. "Quello che fate è illegale" lo accusa il sostenitore del Pdl,…

Controlli fiscali e privacy

Redditometro sui conti correnti, chi decide sulla privacy?

Da oggi in vigore il Redditometro sui conti correnti. Nuove grane in materia di privacy: in attesa della circolare ministeriale, non è chiaro chi dovrà sorvegliare.   Si dice spesso che chi lavora tanto guadagna tanto. Sarebbe bello se fosse così per tutti, ma anche se non lo è tutti abbiamo bisogno di tenere i nostri risparmi al sicuro in…

Tandem italiano Colao-Bertoluzzo nel gruppo Vodafone

Da Ceo di Vodafone Italia e Sud Europa a "Chief Commercial and Operations Officer" del Gruppo Vodafone. È il passaggio di ruolo che dal 1 ottobre 2013 renderà Paolo Bertoluzzo il numero 2 del colosso della telefonia attribuendogli la responsabilità di guidare la strategia commerciale e operativa, nonché le iniziative di innovazione e trasformazione di Vodafone a livello mondiale per i diversi…

×

Iscriviti alla newsletter