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Forse non serviranno davvero a mutare la linea del rigore imposta da Bruxelles, ma le elezioni tedesche sono un momento che l’Europa e non solo attende con estremo interesse.

Il prossimo 22 settembre circa 61,8 milioni di cittadini tedeschi saranno chiamati al voto per rinnovare le proprie istituzioni federali e scegliere il nuovo cancelliere che guiderà la Germania.
Ai destini di Berlino – potenza economica e ago della bilancia delle politiche comunitarie – è dedicato un paper della società di consulenza Roland Berger che analizza le intenzioni di voto e le possibili coalizioni che scaturiranno dalla tornata elettorale teutonica.

I SONDAGGI TRA I PARTITI
Secondo i sondaggi, il partito conservatore dei cristiano democratici (CDU) della cancelliera uscente Angela Merkel, insieme alla sua controparte bavarese, l’Unione cristiano-sociale (CSU), avrà il maggior numero di seggi nel nuovo Bundestag, la camera bassa tedesca.
Sarà seguito dal partito socialdemocratico (SPD) e dai Verdi.
Ma le elezioni si decideranno all’ultimo minuto. L’elezione regionale del 15 settembre in Baviera, il secondo stato federale più popoloso, può influenzare il clima. I sondaggisti si aspettano che il partito liberale dei Democratici Liberi (FDP) raggiunga la soglia del 5% e entri in Parlamento – come ha sempre fatto dal 1949. I Pirati e Alternativa per la Germania (AfD) invece probabilmente non ce la faranno.

I SONDAGGI TRA I LEADER
La maggior parte degli elettori tedeschi vorrebbe il ritorno di una grande coalizione. Essi hanno bei ricordi della grande coalizione che ha governato il Paese dal 2005 al 2009 – con Angela Merkel come Cancelliera e Peer Steinbrück, come ministro delle Finanze.

Tuttavia per Roland Berger la Merkel è vista come più abile e più popolare del suo sfidante Steinbrück. Ha costruito una reputazione di leader concreta, per esempio durante la crisi dell’euro. E ha fatto un buon lavoro anche nel campo della giustizia sociale, tradizionalmente un tema forte dei socialdemocratici. Peer Steinbrück, dall’altro lato, non ha ancora trovato un argomento elettorale con cui guadagnare consenso.

LE POSSIBILI COALIZIONI
Per gli analisti di Roland Berger ci sono cinque partiti che potrebbero avere rappresentanti eletti nel Bundestag, ma in pratica ci sono solo tre coalizioni probabili.

– CDU/CSU e FDP – Conservatori e Liberali
Se la somma dei voti dei due partiti dovesse corrispondere alla maggioranza, nessuna delle parti esiterà a continuare l’attuale coalizione. Angela Merkel rimarrebbe Cancelliera. I due partiti hanno governato assieme la Germania per 31 anni dal 1949.

– CDU/CSU e SPD – Grande coalizione
Se i liberali dell’FDP scendessero al di sotto del 5% necessario a essere rappresentati nella camera bassa del Parlamento, o se la somma dei voti di conservatori e liberali non dovesse portare a ottenere una maggioranza, una grande coalizione di CDU/CSU e SPD sarebbe la seconda migliore alternativa, come nel 2005-2009. Angela Merkel rimarrebbe Cancelliera e il suo partito avrebbe la pattuglia più numerosa. Ma dovrebbe cedere molto ai socialdemocratici.

– SPD e Verdi – Democratici e ambientalisti
Sarebbe il ritorno di una coalizione già vista con Gerhard Schröder come Cancelliere. Finora, il tentativo di far rivivere quello spirito di cambiamento non ha avuto successo. Con la SPD che si colloca intorno al 25% nei sondaggi, questa coalizione è meno probabile delle precedenti, ma non impossibile. In questo caso Peer Steinbrück potrebbe diventare Cancelliere.

Ecco candidati e partiti della Germania al voto

Forse non serviranno davvero a mutare la linea del rigore imposta da Bruxelles, ma le elezioni tedesche sono un momento che l’Europa e non solo attende con estremo interesse. Il prossimo 22 settembre circa 61,8 milioni di cittadini tedeschi saranno chiamati al voto per rinnovare le proprie istituzioni federali e scegliere il nuovo cancelliere che guiderà la Germania. Ai destini…

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