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Per gentile concessione dell’editore e dell’autore, pubblichiamo il commento di Pierluigi Magnaschi uscito sul quotidiano Italia Oggi.

Visto che Beppe Grillo sberleffa tutti, ha finito per essere sberleffato da tutti. Ma chi ha il compito di analizzare gli eventi politici per conto dei suoi lettori non può trincerarsi dietro una barricata, né rispondere alle invettive con altre invettive, né restituire pan per focaccia. Chi si assume il compito di fare analisi politica, in un giornale senza padroni come il nostro, ha infatti il compito di uscire dai luoghi comuni. C’è chi, fra i giornalisti, fa il propagandista ed è del tutto legittimato a farlo, ma non si può certo pretendere da lui l’oggettività delle analisi. E c’è invece chi cerca di capire come vanno le cose, tenendo conto solo dell’esigenze dei lettori. È ciò, in sostanza, che noi cerchiamo di fare, pur non essendo immuni da errori e abbagli che tuttavia, quando li facciamo, li facciamo sempre e solo per conto nostro.

Ma veniamo alla vicenda delle diarie per i parlamentari del M5S. Anche se, come capita spesso, i bassi interessi economici vengono quasi sempre incartati in confezioni nobili e altruistiche (basterebbe leggere le piattaforme sindacali, per capirlo: gli scioperi, anche quelli nel Colosseo, si fanno sempre per il bene della società) gran parte delle motivazioni di coloro che si sono dimessi dall’M5S sono essenzialmente economiche, numismaticamente personali. Non vogliono mollare un euro, insomma.

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Diaria, il colpo a 5 Stelle di Grillo

Per gentile concessione dell’editore e dell’autore, pubblichiamo il commento di Pierluigi Magnaschi uscito sul quotidiano Italia Oggi. Visto che Beppe Grillo sberleffa tutti, ha finito per essere sberleffato da tutti. Ma chi ha il compito di analizzare gli eventi politici per conto dei suoi lettori non può trincerarsi dietro una barricata, né rispondere alle invettive con altre invettive, né restituire…

La parabola della Germania

Pubblichiamo un articolo del dossier “Speciale Germania: Verso le elezioni di settembre” di Affari Internazionali. All’inizio di questo millennio, la Germania era “il malato d’Europa”: un paese in crisi che non sembrava in grado di riprendersi dallo shock della riunificazione. Basso tasso di crescita, alto tasso di disoccupazione e un debito pubblico fuori controllo a fronte di un preoccupante calo…

Egitto, nascita e ascesa dei ribelli di Tamarod

Sono molte le incognite sul futuro politico dell’Egitto. Una di queste è il ruolo che reciterà il movimento Tamarod nella ricostruzione delle istituzioni democratiche del Paese. LA PRIMA VITTORIA Tamarod (Il Ribelle) è riuscito nel suo tentativo di fare pressione sull’esercito egiziano per espellere dalla guida del Paese l'ex presidente Mohammed Morsi e il suo governo sorretto dalla Fratellanza Musulmana.…

"Fare il Pd", così gli ex Ds preparano l’offensiva anti-Renzi

Rifiutano di essere considerati i promotori di una mega-corrente ostile a Matteo Renzi. E respingono l’idea di “un assemblaggio di vecchie componenti che si aggregano per asserragliarsi in un fronte di resistenza volto a neutralizzare tramite la stesura di regole ad hoc la popolarità di qualche personaggio”. Eppure nel convegno “Fare il Pd”, promosso al Nazareno dagli esponenti del Partito…

Imu, la baruffa ha toccato il Fondo

C’era davvero bisogno delle parole del Fondo monetario internazionale per apprendere che forse la scelta di cancellare l'Imu sulla prima casa si basa più su ragioni politico-partitiche che economiche? C'era davvero bisogno degli ispettori del Fmi per apprendere che non solo per motivi di finanza pubblica, ma anche di equità e di crescita, l'idea di azzerare l'imposta sulla prima abitazione…

Premio Strega 2013. Tutte le foto di Pizzi

Dopo un diluvio che ha colto la capitale in tarda serata e che non ha risparmiato il Ninfeo, la lavagna che accompagna da sempre lo scrutinio finale ha segnato quest’anno 165 voti per il vincitore annunciato dello Strega 2013. Con ben 87 voti di scarto dal secondo classificato ha vinto il Premio Strega 2013 Walter Siti con il romanzo "Resistere non serve a niente".…

Il “golpe buono” dell’Egitto e i cortocircuiti della comunicazione politica

A volte i paradossi della storia sono così forti da mettere a dura prova anche il linguaggio e le espressioni che ormai siamo abituati a utilizzare. Il colpo di stato in Egitto di questi giorni è uno di quei casi. Tutti noi siamo abituati ad assegnare alla parola golpe, colpo di stato, putsch ecc… una valenza negativa. Istintivamente associamo a…

I “Cattivi Maestri” degli Anni di Piombo

La stagione vissuta in Italia negli anni ’60 e ’70, segnata da odio, terrorismo e atti di rivolta senza precedenti, è rievocata nelle cronache con l’allusivo epiteto di “Anni di Piombo”. Quasi tutti coloro che sono stati investiti di una responsabilità pubblica o sociale in tale tragico periodo, ed hanno inteso tenergli fede, sono stati in qualche modo investiti o…

Aperithink con Massimo Mucchetti visto da Pizzi. Le foto

Tanti gli invitati presenti all'ultimo appuntamento della stagione di Aperithink. L'iniziativa organizzata da Formiche al ristorante Galleria della Galleria Alberto Sordi ha chiuso ieri sera con il presidente della commissione Industria del Senato (e già vice direttore del Corriere della Sera), Massimo Mucchetti. Con lui si è discusso della questione industriale, del ruolo dello Stato nell’economia (e nella finanza) e delle policies per…

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