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Dopo Parigi, Londra, Barcellona e Milano anche New York ha lanciato un servizio di “bike sharing”. Seimila biciclette blu sono già state distribuite in 333 stazioni tra Manhattan e Brooklyn; altre 4mila bici e 300 stazioni saranno presto aggiunte allo scopo di creare uno dei più grandi servizi al mondo di biciclette a noleggio, dopo Cina e Francia.

Lo scopo è non solo quello di combattere l’inquinamento in una delle metropoli più congestionate dal traffico del pianeta ma anche quello di incentivare i cittadini a fare più moto e combattere la sedentarietà, tra le principali cause di obesità, insieme a una dieta squilibrata.

Sono già circa 14mila i newyorkesi che hanno sottoscritto l’abbonamento annuale, al costo di 103 dollari: l’utilizzatore ha diritto a un viaggio gratuito di 30 o 45 minuti, eventuali esuberi si pagano a parte. Non sono mancate, tuttavia, le polemiche, soprattutto per il rischio dovuto alla convivenza tra bici e vetture nel caotico traffico della Grande mela. Il sindaco Michael Bloomberg si è mostrato ottimista pur invitando i neo-ciclisti a essere cauti e attenti: “ci vorrà un po’ di tempo per abituarsi ma poi tutto andrà bene”, ha detto. Il servizio sarebbe dovuto partire a luglio del 2012 ma è stato rimandato una prima volta per un problema di software e poi per le devastazioni causate dall’uragano Sandy.

Ecco il primo “bike sharing” di New York

Dopo Parigi, Londra, Barcellona e Milano anche New York ha lanciato un servizio di “bike sharing”. Seimila biciclette blu sono già state distribuite in 333 stazioni tra Manhattan e Brooklyn; altre 4mila bici e 300 stazioni saranno presto aggiunte allo scopo di creare uno dei più grandi servizi al mondo di biciclette a noleggio, dopo Cina e Francia. Lo scopo…

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