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Spagna è in lutto. Ieri almeno 77 cittadini sono deceduti nel deragliamento di un treno a Santiago di Compostela, nel nord-ovest del Paese. Altre 143 persone sono rimaste ferite. Si tratta di uno dei più gravi incidenti ferroviari nella storia della nazione iberica. Secondo alcune prime versioni, l’incidente potrebbe essere stato causato dall’eccessiva velocità.

L’incidente è avvenuto alle ore 20.42 su un tratto della rete ad alta velocità, dopo una curva molto pronunciata a circa quattro chilometri dalla stazione di Santiago di Compostela, una città meta di intenso pellegrinaggio religioso. Diverse carrozze sono uscite dai binari. Erano 222 le persone a bordo; il tribunale regionale della Galizia ha riferito di 77 morti e 143 feriti, precisando però che si tratta di un bilancio ancora provvisorio.

“Ero a casa e ho sentito come un tuono, molto forte, poi ho visto molto fumo”, ha raccontato Maria Teresa Ramos, una donna di 62 anni che vive a pochi metri dal luogo dell’incidente. “Le persone urlavano. Siamo tutti andati a cercare coperte e asciugamani per aiutare i feriti. Nessuno aveva mai visto niente del genere qui”, ha aggiunto.

Il treno era partito da Madrid diretto a El Ferrol, sulla costa atlantica. Sebbene non si conoscano ancora le cause dell’incidente, la stampa ha già puntato il dito contro l’eccessiva velocità. “Alta velocità fatale”, titola oggi El Mundo, sostenendo che il treno andava a 220 chilometri all’ora; secondo El Pais, il treno avrebbe imboccato la curva a 180 chilometri orari.

Un portavoce dell’azienda ferroviaria spagnola Renfe ha dichiarato che è in corso un’inchiesta, sottolineando che si conoscerà la velocità del treno una volta analizzate le scatole nere.

L’incidente è uno dei più gravi mai accaduti in Spagna. Nel 1944, una collisione in Galizia tra un treno proveniente da Madrid e una locomotiva causò centinaia di morti; nel 1972, 77 persone morirono nel deragliamento di un treno partito da Cadice e diretto a Siviglia.

 

Perché è deragliato il treno a Santiago di Compostela

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