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La rielezione di Giorgio Napolitano da un lato mette in sicurezza il Quirinale e dall’altro consente di uscire dal limbo post elettorale.

Il funerale del Pd (già morto il 25 febbraio) può essere finalmente celebrato. Nelle settimane passate gli osservatori discutevano della possibile uscita di Matteo Renzi e dell’ala moderata.

Lo scenario è però rapidamente cambiato. Il sindaco di Renzi è rimasto bruciato dopo aver giocato con il fuoco delle candidature per il Colle. È rimasto invece scoperto il lato sinistro del partito.

Pierluigi Bersani, nella sua follia politica post-sconfitta elettorale, aveva spinto il Pd verso Beppe Grillo. Una parte dei parlamentari democratici ha quindi maturato l’idea di poter convergere su Stefano Rodotà.

Il ripiegamento su Giorgio Napolitano ha preso in contropiede alcuni di loro. Laura Puppato, che aveva già raggiunto i grillini in Val di Susa, si è ufficialmente dissociata dalla linea del partito. A fare notizia però è il tweet di Fabrizio Barca: “Incomprensibile che il Pd non appoggi Stefano Rodotà o non proponga Emma Bonino”.

L’attuale ministro per la Coesione sembrava volersi candidare alla segreteria del partito portando in dote Vendola e Sel. Con questa dichiarazione ribalta la posizione. Sembra aspirare alla guida di Sel portandosi al seguito un pezzo di Pd.

Tutto legittimo, per carità. Fa specie che questa operazione Barca la compia sulla pelle di Giorgio Napolitano, la persona che più ha scommesso sul suo futuro politico.

Cinismo della terza Repubblica?

Puppato e Barca, dal Pd a Sel. Prove tecniche di scissione

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Barca sfida Napolitano e imbarazza Bersani e D'Alema

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Il ricatto a Re Giorgio, nuovo livello d'abisso

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No grazie, basta con Giorgio Napolitano al Colle: "Pensavamo che Napolitano fosse stato archiviato. Sette anni erano sufficienti. Non abbiamo bisogno di Napolitano, abbiamo bisogno di un grande presidente", ha detto il senatore di M5S Mario Giarrusso. E di "de Profundis" del Paese ha parlato anche il capogruppo alla Camera, Roberta Lombardi.

Giorgio Napolitano, la biografia completa

Giorgio Napolitano è nato a Napoli il 29 giugno 1925) ed è l'undicesimo Presidente della Repubblica Italiana, in carica dal 15 maggio 2006. In precedenza era stato presidente della Camera dei deputati nell'XI Legislatura (subentrando nel 1992 a Oscar Luigi Scalfaro, salito al Quirinale) e ministro dell'Interno nel Governo Prodi I, nonché deputato dal 1953 al 1996 e senatore a…

Perché l'uomo del Colle ha detto sì

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Napolitano ha detto sì: sarà rieletto capo dello Stato

Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha accettato l'invito del Pdl, del Pd e di Scelta Civica per un rinnovo del settennato alla presidenza della Repubblica visto lo stallo parlamentare per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica. Il Movimento 5 Stelle ribadisce di votare Stefano Rodotà, su cui converge anche Sel. Ecco la dichiarazione ufficiale di Giorgio Napolitano

Bersani il Sig. Chiàrchiaro

- Come ci finì a Bersani quindi ? Così il vecchio paesano davanti al caffè e l’acqua liscia sul tavolinetto rotondo con tre piedi davanti al jolly bar. - E come ci doveva finire. Fa l’amico. - Ci finì come a Chiàrchiaro. Così diceva, con la nazionale incollata sul labbro inferiore che durava dalla mattina presto, dalle 6 all’incirca, da…

Napolitano Bis? L'invito di Pd e Pdl e il no di Sel e M5S

Come preannunciato sono state le schede bianche a prevalere durante il quinto spoglio per l'elezione del Presidente della Repubblica. Una modalità di voto scelta da  Pd, Scelta civica e Lega Nord mentre il Pdl non ha partecipato al voto. Ma la partita più importante si è giocata al palazzo del Quirinale. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto questa mattina,…

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