Skip to main content

I dati ufficiali, almeno fino al 2011, non ci danno la medaglia d’oro, un titolo che invece ci spetterebbe senza dubbi facendo riferimento ad altre stime sulla tassazione, come quella del centro studi dei commercialisti. La pressione fiscale in Italia ci piazza al sesto posto tra i Paesi dell’Unione europea con i maggiori livelli di prelievo fiscale rispetto al Pil, e addirittura al secondo per le maggiori tasse su lavoro. E la strada è ancora lunga, con un 2013 che non intende graziare i contribuenti, nonostante l’annuncio del neopremier Letta in merito allo stop all’Imu sulla prima casa a partire da giugno.

Le tasse sui consumi

All’opposto sempre la penisola si piazza molto in basso in graduatoria guardando alle tasse sui consumi: in questo caso è il quarto Paese dove sono più basse. Questo il quadro che emerge da un rapporto della Commissione europea sulle dinamiche della tassazione nell’Ue pubblicato oggi.

La pressione fiscale nell’Ue

I dati si fermano al 2011 e in quell’anno il prelievo fiscale totale in Italia ha raggiunto il 42,5% del Pil, secondo la Commissione, invariata dall’anno precedente ma a fronte di un 41,5% che si registrava nel 2000. In media nell’area euro la pressione fiscale si è attestata al 39,5% nel 2011, dal 39% del 2010 e il 40,9% del 2000.
Guardando a tutta l’Ue a 27 la pressione fiscale si è attestata al 38,8% nel 2011, dal 38,3% del 2010 e il 40,4% del 2000.

La classifica

Sull’incidenza totale delle tasse rispetto al Pil, con il suo 42,5% l’Italia si piazza dietro Danimarca (47,7%), Svezia (44,3%), Belgio (44,1%), Francia (43,9%), Finlandia (43,4%) e davanti all’Austria (42.0%). All’opposto i livelli di tassazione più bassi sono quelli di Lituania (26%), Bulgaria (27,2%), Lettonia (27,6%), Romania (28,2%), Slovacchia (28,5%) e Irlanda (28,9%).

Lo stop all’Imu deciso da Letta

I dati della Commissione escono mentre in Italia è acceso il dibattito sull’Imu. Il governo intende mettere in atto “una nuova politica fiscale per la casa”, superare l’attuale schema di tassazione e soprattutto dire “stop ai pagamenti a giugno” dell’Imu, per “dare il tempo al governo e al Parlamento di elaborare insieme una riforma complessiva”, ha annunciato il presidente del Consiglio, Enrico Letta. Fino a qui tutti d’accordo. Meno intesa, e spazio, sembra esserci per le coperture finanziarie necessarie per abolirla.

Imu? Il problema vero sono le imposte sul lavoro e non sulla casa

I dati ufficiali, almeno fino al 2011, non ci danno la medaglia d'oro, un titolo che invece ci spetterebbe senza dubbi facendo riferimento ad altre stime sulla tassazione, come quella del centro studi dei commercialisti. La pressione fiscale in Italia ci piazza al sesto posto tra i Paesi dell'Unione europea con i maggiori livelli di prelievo fiscale rispetto al Pil, e…

La Cina punisce David Cameron per l'incontro con il Dalai Lama

David Cameron è stato punito dalla Cina per l'incontro dello scorso maggio con il Dalai Lama. Secondo quanto scrive il Guardian alla base della decisione del premier britannico di rinunciare a un previsto viaggio nella Repubblica popolare all'inizio di questo mese c'è il risentimento di Pechino per il colloquio con il leader spirituale tibetano. Per questo Cameron si sarebbe visti…

Trasloco in vista per Benedetto XVI

Finiti i lavori di ristrutturazione, Benedetto XVI si trasferirà in settimana da Castelgandolfo in Vaticano, dove gli è stato allestito un alloggio nel monastero 'Mater Ecclesiae'. ll Vaticano ha indicato che il trasloco potrebbe avvenire tra la fine del mese e i primissimi di maggio, forse il due, comunque entro questa settimana. Il Papa emerito vi condurrà la sua vita di preghiera…

Larghe intese: per democrazia meglio 51 che 90%

Il leit motiv dei maitre à penser per giustificare l’operazione ‘larghe intese’ - Pd-Pdl e la fallita Scelta civica - é riproporre due precedenti. Il primo, la ‘svolta’ di Salerno del 1944 con cui Palmiro Togliatti, tornato da Mosca, impose al Pci su disposizione di Stalin, la partecipazione al ‘governo delle larghe intese’ (22 luglio 1944) di Pietro Badoglio, abbandonando…

La fiducia al governo Letta, in diretta

Il governo guidato da Enrico Letta chiede oggi la fiducia alla Camera. Si inizia alle 15 con il discorso programmatico del presidente del Consiglio Enrico Letta. La diretta da Montecitorio.

La confessione secondo Papa Francesco

Papa Francesco, stamani, durante la messa presieduta nella Cappellina di Santa Marta alla presenza di alcuni dipendenti dell'Apsa, l'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica e di alcune religiose, ha affrontato il tema della confessione: "Tante volte pensiamo che andare a confessarci è come andare in tintoria" per pulire la sporcizia sui nostri vestiti, ma Gesù nel confessionale non è una…

Le novità ai vertici del Santander

Avvicendamento ai vertici del Santander, prima banca dell'eurozona per capitalizzazione. L'istituto spagnolo ha annunciato le dimissioni del direttore generale Alfredo Saenz, che sarà rimpiazzato dal Javier Masrin, attualmente responsabile del comparto assicurativo e di quello di banca per la clientela privata. Alfredo Saenz, che ricopriva la carica di dg dal 2002, era stato condannato nel 2011 a tre mesi di…

L'attentato di Palazzo Chigi non nasce dal grillismo

La tentazione di legare la sparatoria di Palazzo Chigi al populismo anticasta è alta. Ma l’antiparlamentarismo è qualcosa che viene da lontano e non coinvolge solo l’Italia. In una conversazione con Formiche.net, Sergio Soave, notista politico, saggista ed editorialista del Foglio, di Avvenire e di Italia Oggi, commenta il gesto di Luigi Preiti svincolandone le ragioni dal pensiero dominante sui giornali…

Ecco perché i nordcoreani vogliono fare la guerra nucleare

“Il corpo è tuo, ma la mente appartiene al Grande Leader”. Così inizia la testimonianza di Kim Joo-il, un ex capitano dell’esercito nordcoreano che ha disertato nel 2005. Kim vive nel Regno Unito dal 2007 e ha raccontato la sua esperienza alla Bbc, rivelando molti aspetti del funzionamento del regime nordcoreano. Secondo Kim, in Corea del nord viene fatto un…

I mercati danno il benvenuto al governo Letta

Dopo l'asta di titoli semestrali di venerdì scorso, un passaggio relativamente facile considerata la loro breve scadenza, il voto dei mercati al nuovo governo Letta, o quantomeno al fatto che l'Italia abbia un esecutivo, sembra essere stato positivo. Il Tesoro ha venduto tutti i 6 miliardi di Btp a 5 e 10 anni, con tassi ai minimi da ottobre 2010.…

×

Iscriviti alla newsletter