Skip to main content

Londra non perde il suo fascino di rifugio per milionari uomini d’affari. A scegliere la City come base operativa e vantaggioso domicilio fiscale è stavolta Idan Ofer, l’uomo più ricco d’Israele.

La politica di Londra, uno dei maggiori centri finanziari al mondo, è da sempre volta all’attrazione di investimenti esteri. Un orientamento che il primo ministro David Cameron difese provocatoriamente qualche mese fa invitando gli imprenditori francesi a rifugiarsi in Gran Bretagna dopo l’istituzione da parte del governo di François Hollande di una tassa per super-ricchi.

Con un patrimonio netto stimato in 6,5 miliardi di dollari, Ofer – considerato il 182mo uomo più ricco al mondo – ha interessi nel campo dell’energia, della logistica e della chimica.

Ufficialmente alla base della sua scelta ci sarebbero per il Financial Times motivi di carattere familiare, ma il trasferimento sta infiammando il dibattito sulle disuguaglianze economiche nel Paese.

Attraverso il Quantum Pacific Group, Ofer è azionista di controllo in Israel Corp, la più grande azienda della nazione, e Israel Chemicals, ora nel mirino della multinazionale canadese Potash Corp.

Come altri magnati israeliani, anche Ofer ha subito una dura campagna da parte dei media e reazioni avverse da parte dell’opinione pubblica sin da alcune proteste di piazza avvenute nel 2011, quando centinaia di migliaia di cittadini hanno manifestato contro il carovita e un’economia in gran parte controllata da un numero ristretto di famiglie.

Ofer è stato un facile bersaglio nella propaganda politica portata avanti nelle scorse elezioni dai laburisti israeliani, che hanno sposato nel loro programma le ragioni della classe media messa in difficoltà da tagli alla spesa e nuove tasse.

Tuttavia Ofer è solo l’ultimo di una lunga serie di uomini d’affari israeliani emigrati oltremanica, come Lev Leviev, e altri stranieri come il banchiere russo Andrei Borodin e dirigenti di compagnie come Lvmh e Dassault Systems.

L'uomo più ricco d'Israele emigra nella City

Londra non perde il suo fascino di rifugio per milionari uomini d’affari. A scegliere la City come base operativa e vantaggioso domicilio fiscale è stavolta Idan Ofer, l’uomo più ricco d'Israele. La politica di Londra, uno dei maggiori centri finanziari al mondo, è da sempre volta all'attrazione di investimenti esteri. Un orientamento che il primo ministro David Cameron difese provocatoriamente…

Basta Casta. Confindustria e Corriere si contraddicono

Pubblichiamo grazie all'autorizzazione dell'autore, il commento di Francesco Cundari uscito oggi sul quotidiano l'Unità Il Corriere della Sera apriva ieri con un titolo forte: "L’atto d’accusa delle imprese – 'Noi chiudiamo, voi discutete del prezzo del caffè alla buvette'". Il virgolettato era del presidente della Confindustria emiliana, Maurizio Marchesini, giustamente disperato perché "da quaranta giorni si discute del prezzo del…

L'eredità ideale di Margaret Thatcher

"Siamo di fronte ad uno dei più grandi statisti del ventesimo secolo, che lascia un’eredità positiva, dove le luci sono più delle ombre. Non a caso le si deve uno dei pochi “ismi” del 1900. Con Stalin e Reagan, Margaret Thatcher ha fatto nascere un’ideologia, è questa la più grande eredità che ci lascia”. In un’intervista a Formiche.net, Cosimo Magazzino,…

Dove guarda Marchionne per evitare il suicidio di Fiat in Europa

Innovazione, prestigio, internalizzazione. Questi i punti di forza del gruppo Fiat per l'ad, Sergio Marchionne, secondo cui il Lingotto arriverà al pareggio di bilancio in Europa nel 2015-2016, senza licenziamenti negli stabilimenti italiani. "Un impegno enorme" che corre a distanza dalla strada più facile dal punto di vista economico: la chiusura di uno o più stabilimenti nel Paese. Le decisioni…

Grillo accusa: golpisti, commissioni subito

Dopo #occupymontecitorio, Beppe Grillo lancia un altro hashtag su Twitter per portare avanti la nuova battaglia a 5 Stelle: #commissionisubito. In mattinata le conferenze dei capigruppo alla Camera e al Senato hanno deciso di rinviare la formazione delle commissioni a dopo la costituzione del governo e quindi di non assecondare le istanze grilline e di Sel per l’avvio del lavoro…

Come cambierà la coltivazione dei vitigni

I cambiamenti climatici renderanno più difficile ai Paesi produttori di vino coltivare i vitigni: è quanto risulta da uno studio pubblicato negli Stati Uniti. Le condizioni climatiche attualmente ideali per la vite sono infatti destinate a cambiare a causa del riscaldamento globale e della diminuzione delle precipitazioni, che porteranno ad una ridistribuzione geografica verso latitudini più estreme a scapito di…

Washington alla prova del test coreano

Pubblichiamo un articolo del dossier “Corea del Nord: rischio reale o bluff” dell’Ispi  C’è una dimensione che raramente emerge dal dibattito sulla Corea del Nord: quella storica. Da sempre, infatti, la penisola coreana è oggetto di contesa tra le potenze che esercitano, o vogliono esercitare, un ruolo di primo piano in Oriente e nel mondo. Inquadrare la questione in prospettiva…

Pyongyang e Seoul, pericolosi equilibri di forza

Pubblichiamo un articolo del dossier “Corea del Nord: rischio reale o bluff” dell’Ispi  La crisi attuale, iniziata nel dicembre scorso e che ha alzato il livello nei giorni scorsi, va letta partendo dallo stato di salute del regime nordcoreano. Si tratta di un paese dipendente per oltre il 70% dall’economia cinese; con “evidenti difficoltà nel soddisfare il fabbisogno alimentare” della…

L'unione fa la forza contro Google?

Google di nuovo in giudizio. Un gruppo di concorrenti tra cui Microsoft, Oracle, Nokia, Expedia, TripAdvisor, che fanno parte dell'organizzazione FairSearch hanno inviato un ricorso all'Antitrust europeo contro il gruppo di Mountainview per pratiche anti-concorrenziali legate al sistema per telefoni mobili Android. Secondo i ricorrenti, Google usa Android come 'cavallo di Troia' per monopolizzare il mercato nel settore della telefonia…

Il piano Gazprom-Gasunie per allacciare Londra al Nord Stream

Direzione Londra. Il colosso energetico russo Gazprom e l'operatore olandese Gasunie studiano la possibilità di estendere al Regno Unito il gasdotto Nord Stream, che collega la Russia all'Ue attraverso il Mar Baltico. Lo ha annunciato il gruppo russo, in occasione della visita del presidente russo, Vladimir Putin, nei Paesi Bassi. Un nuovo ramo del Nord Stream Le due società hanno…

×

Iscriviti alla newsletter