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L’eco della notizia di ormai tre giorni fa, Enrico Mentana lascia Twitter, è così intenso che tiene banco ancora oggi.

Sui giornali e non solo si discute su quali siano i meccanismi psicologi che dominano sui social network e cosa porti tanti “signor nessuno” a mandare “vaffa” e insulti ai “qualcuno” della società.

Su Twitter caccia all’Isola dei famosi
Sul Corriere della Sera, Pierluigi Battista la vede così: “Con Twitter quel mondo rinchiuso nell’impotenza periferica e vaniloquente dei bar reali può finalmente realizzare il sogno frustrato da una vita: entrare in contatto, sia pur immateriale, con il personaggio da massacrare, offendere, annichilire, oltraggiare”.
Un mondo che in realtà è sempre esistito ma grazie ai social network diventa improvvisamente visibile, anche se spesso resta nell’anonimato perché “la vigliaccheria è uno stato d’animo che prescinde dal mezzo in cui ci si esprime”.

Lo zampino di Ferrara
Sul Foglio Salvatore Merlo racconta quale potrebbe essere stato l’ultimo episodio che ha portato il direttore di La7 a dire addio ai suoi oltre 300mila follower. Nello speciale dedicato a Giulio Andreotti, il direttore del Foglio Giuliano Ferrara ha detto una frase, “la mafia è l’essenza della Sicilia”, che ha scatenato l’inferno su Twitter.
“Botte da orbi (virtuali) sul direttore (reale), sconcerto e fiele tracimanti fra chiocciole e hashtag. ‘L’onda di gente che non sa, non ha visto, non ha sentito, non capisce’, mi spiega Mentana al telefono, lo ha spinto a prendere cappello e paltò. Twitter addio”, si legge nel pezzo sul Foglio.

Un’ondata di insulti che ha prodotto due risultati diversi: “@ferrarailgrasso, che ha evidentemente stazza, resiste e si diverte. @ementana invece lascia, e mi dice, un po’ seccato, che ‘la questione della mafia non c’entra niente. E’ una storia diversa, ho capito che non ci si può confrontare con una marea montante di gente che vuole solo menare le mani’”.

Il parere di Michela Rocco di Torrepadula sui giornalisti twittaroli
Forse, ad influire sulla decisione di Mentana può essere stata l’opinione di sua moglie, Michela Rocco di Torrepadula. Proprio la coppia era stata protagonista a fine anno di un litigio via Twitter che aveva fatto scattare il gossip su un loro possibile divorzio, smentito dalla conduttrice tv.
In questi giorni però, mentre inperversava la notizia del marito&Twitter, Michela Rocco di Torrepadula utilizzava i 140 del social network per dire: “Smettiamo di seguire i giornalisti.Si nutrono del loro ego smisurato e godono a vedere il numero di followers.Ammesse solo le testate. Forse”. Un’opinione già espressa a fine aprile: “Non voglio più leggere i tweet dei giornalisti.Si sentono tutti professori di Harvard. Presuntuosi e arroganti pipponi tra di loro”. E alla fine, si sa, le donne hanno sempre ragione.

Perché Mentana ha lasciato Twitter

L’eco della notizia di ormai tre giorni fa, Enrico Mentana lascia Twitter, è così intenso che tiene banco ancora oggi. Sui giornali e non solo si discute su quali siano i meccanismi psicologi che dominano sui social network e cosa porti tanti “signor nessuno” a mandare “vaffa” e insulti ai “qualcuno” della società. Su Twitter caccia all’Isola dei famosi Sul…

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