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Per ragionare bene è meglio sgombrare il campo dall’europeismo bigotto, quello che giudica incivile chi si colloca fuori dall’orizzonte tecnocratico di Bruxelles e considera l’euro un tabù. Diciamo quindi che si può benissimo vivere senza euro e che Svezia e Danimarca, che se ne stanno fuori (la corona danese è agganciata all’euro, ma può sganciarsi quando vuole), sono anzi indicate da qualche anno come esempi eccellenti di conservazione di uno  stato sociale snellito (e in via di privatizzazione), di crescita economica  (niente decrescita felice) e di tassazione in costante diminuzione.

La svalutazione e il caso giapponese

Spingiamoci ancora più in là e sgombriamo il campo anche dal tabù della  svalutazione. Non è vero che sia sempre una rovina, anzi. Se ben gestita può  ridare energia e slancio. Tutto il mondo (tranne i concorrenti coreani e  tedeschi) si sta complimentando con il Giappone per il rapido deprezzamento  dello yen. Perché dovrebbe essere diverso per Italia e Spagna?

Flessibilità interna e monetaria: l’esempio svedese

Nella vita, d’altra parte, non si può avere tutto. Non si può mantenere a  lungo un sistema rigido al suo interno e un cambio rigido sull’esterno. Troppo  bello. Si devono quindi fare delle scelte. Si può mantenere rigida la struttura  interna e scaricare le tensioni su un cambio flessibile (modello argentino). Si  può mantenere fisso il cambio e rendere flessibile la struttura interna  (modello irlandese ed estone). Si può rendere più flessibile la struttura interna  e allo stesso tempo svalutare, come fu fatto in Svezia dopo la crisi bancaria  dagli anni Novanta. In quel caso, grazie all’accresciuta flessibilità interna, la  svalutazione fu temporanea e fu seguita più tardi, dal 2009 a oggi, da una costante rivalutazione.

La deindustrailizzazione

Se invece si vuole tenere rigido tutto, mercato del lavoro e cambio, le tensioni si scaricano sulle imprese, che piano piano fanno ciao con la mano e se ne vanno all’estero. È la deindustrializzazione, il modello italiano.È a questo punto che dobbiamo guardarci negli occhi e fare qualche discussione da adulti. Se usciamo dall’euro saremo capaci di fare come la Svezia e di accompagnare la svalutazione con una flessibilizzazione della nostra struttura o non seguiremo piuttosto la via argentina, quella di mantenerci eternamente rigidi ricorrendo periodicamente alla svalutazione?

La via argentina

La via argentina porta a un rimpicciolimento costante dell’economia in rapporto agli altri Paesi. Questo ridimensionamento, nel caso argentino, è rallentato dalla scoperta continua di risorse naturali abbondanti. Noi, queste risorse, non le abbiamo. Quanto alla nostalgia degli anni pre-euro, non dimentichiamo che tranquillità e benessere ce li compravamo, oltre che svalutando, con un debito pubblico crescente.

Gli spazi di miglioramento per Europa ed euro

Messe contro il muro, le singole classi dirigenti nazionali del nostro continente continuano dunque a scegliere l’Europa e l’euro non per idealismo, ma perché hanno paura di se stesse. Detto questo, l’euro è costruito così male e l’austerità disegnata dalla Germania è così controproducente che lo spazio per migliorare il progetto complessivo è davvero ampio.

Sintesi di un’analisi più estesa che si può leggere qui

Il bigottismo autolesionista su Europa ed euro

Per ragionare bene è meglio sgombrare il campo dall’europeismo bigotto, quello che giudica incivile chi si colloca fuori dall’orizzonte tecnocratico di Bruxelles e considera l’euro un tabù. Diciamo quindi che si può benissimo vivere senza euro e che Svezia e Danimarca, che se ne stanno fuori (la corona danese è agganciata all’euro, ma può sganciarsi quando vuole), sono anzi indicate…

Grillo spiega la Grillonomics in Germania

L'Italia è "de facto gia' fuori dall'euro". A dirlo è Beppe Grillo, leader del M5s, al quotidiano tedesco Handelsblatt. Secondo Grillo, i governi dei Paesi nordeuropei manterranno Roma entro l'Eurozona "fino a che non riavranno gli investimenti effettuati dalle loro banche sui titoli di Stato italiani. Dopo di che ci lasceranno cadere come una patata bollente". Il referendum sull'euro Grillo…

Si dimette il leader dell’opposizione siriana?

Fonti dell'opposizione siriana hanno riferito che il leader della Coalizione nazionale, Moaz al-Khatib, potrebbe dimettersi a causa di divergenze con altri esponenti dell'opposizione. È quanto riferisce oggi il quotidiano panarabo Al-Hayat, che riporta informazioni del sito web di Al Arabiya. Secondo il quotidiano, il segretario generale della Coalizione nazionale, Mustafa al-Sabbagh, ha inviato una lettera a Khatib per esortarlo a…

Ecco chi sono i cardinali papabili

Nessuna comunicazione dalla Cappella Sistina, niente sms o Twitter, a cui pure molti cardinali sono iscritti, niente bollettini della sala stampa della Santa Sede. Il rito del Conclave, con 115 cardinali tagliati fuori dal mondo, si svolge uguale da secoli, anche nell'epoca della comunicazione digitale. È il Conclave 2.0 ma a parlare è sempre solo il comignolo rosso installato sul tetto…

In Siria i bambini vengono reclutati da gruppi armati

Molti bambini siriani vengono arruolati da gruppi armati di entrambe le parti che dal marzo 2011 combattono una sanguinosa guerra civile. È quanto afferma un rapporto dell'organizzazione non governativa Save the Children pubblicato sul sito web della Bbc. I bambini vengono impiegati come sentinelle, informatori, combattenti e in alcuni casi anche come scudi umani, secondo il rapporto dell’intitolato "Childhood Under…

La green economy secondo Beppe Grillo

Tra i primi effetti di queste inconsuete elezioni invernali vi è stato il rapido mutamento del vocabolario comune. Tra le locuzioni tornate di gran moda vi è senz’altro quella di green economy (fa capolino anche tra i famosi 8 punti di Bersani), per la verità molto spesso declinata nel facile ma tutt’altro che esaustivo esempio della produzione di energia con…

Perché la Coca Cola è accusata di mappare il territorio cinese

Coca Cola è stata accusata da una remota provincia cinese di avere illegalmente mappato il suo territorio ricorrendo a "informazioni riservate raccolte con Gps", secondo il Financial Times. La notizia è riferita dal sito del governo di Yunnan. Il colosso americano delle bibite ha detto che sta "cooperando pienamente" con le autorità del Yunnan Geographical Information Bureau of Surveying and…

Le minacce dell'India se non tornano i marò

È arrivato l’avvertimento dall’India: ci saranno conseguenze se l'Italia non restituirà Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò accusati di aver ucciso due pescatori indiani in un'operazione anti-pirateria, secondo il primo ministro di Nuova Delhi, Manmohan Singh. Singh ha spiegato ai parlamentari del suo governo di aver detto alle autorità italiane di "rispettare gli impegni presi" sul ritorno dei…

La fine dell’idillio americano per Obama

L’entusiasmo per la rielezione e l’insediamento del presidente americano Barack Obama sembra svanito. Tra gli americani aumentano sempre di più le opinioni negative sulla sua gestione dell'economia: secondo un sondaggio realizzato da Washington Post-Abc News, il gradimento nei confronti dell'inquilino della Casa Bianca è sceso sotto la soglia del 50 per cento. A dicembre, subito dopo aver conquistato il secondo…

Le bacchettate di Napolitano

Una bacchettata al Pdl ultra berslusconiano e un sommesso consiglio a chi, anche tra i magistrati, vorrebbe mettere fuori gioco dalla politica Silvio Berlusconi L'obiettivo del Colle Fermare lo scontro frontale tra politica e giustizia. E' questo l'obiettivo dell'appello lanciato ieri da Giorgio Napolitano dopo aver ricevuto al Quirinale prima i vertici del Pdl e poi il Csm. La tensione…

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