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Ultima grande sfida elettorale prima delle legislative tedesche di settembre, il test nella Bassa Sassonia dava all’alleanza rosso-verde all’opposizione la possibilità di sostituirsi al potere locale nero-giallo. Al contrario gli esponenti governativi cercavano la riconferma alla guida del Land. Una vittoria nella “piccola Germania” come viatico verso il successo nella battaglia nazionale per la cancelleria. Questi i motivi per cui, come sottolinea la Neue Zurcher Zeitung, al voto di ieri sono state date attenzioni rare per gli scrutini regionali.

Un giudizio condiviso da le Monde secondo cui nelle ultime settimane erano in tanti e non solo in Germania a guardare verso Hannover. I primi risultati confermano la svolta. La vittoria di socialdemocratici e verdi è stata infatti annunciata nella notte dallo Spiegel.

Gli avversari di democristiani e liberali l’hanno spuntata per un solo seggio. Conferme del ribaltone arrivano dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung secondo cui il partito di Angela Merkel resta la forza di maggioranza relativa ma perde circa il 2% dei voti. Percentuale più o meno identica a quella guadagnata dai liberali. Il passaggio di consensi,una sorpresa per gli stessi liberali sottolinea la Welt, permette l’ingresso della Fdp nel parlamento regionale e fa argine alla serie di fallimenti che avevano fatto parlare di rischio per l’esistenza del partito di Genscher.

Una trasfusione di sangue dalla Cdu alla Fdp. Cosi il responsabile Spd Sigmar Gabriel giudica il balzo Fdp. Un progetto di tecnica politica ideato dal governo centrale per non perdere definitivamente quello che dovrebbe continuare a essere l’alleato Cdu-Csu al Bundestag.

Giudizio cui arriva l’imprimatur della Faz da il proprio. Il quotidiano renano ritiene infatti che permettendo ai liberali di superare la soglia di sbarramento gli elettori democristiani puntavano a mantenere intatte le prospettive di potere del proprio partito. Un desiderio che non è andato in porto.

L’exploit liberale, circa il 10 percento dei voti, è definito spettacolare dalla Suddeutsche Zeitung. Anche il quotidiano di Monaco ritiene però che per il successo più che i propri leader la Fdp debba quelli democristiani. Ora i liberali hanno il tempo per evitare la marginalità politica a livello nazionale. Un pericolo ancora presente secondo la SZ.

Se il balzo dei “gialli” non era stato previsto da nessuno, l’altro segnale di significato nazionale partito dalla Bassa Sassonia, il crollo dei Pirati, era invece stato messo in conto da tutti. I Peter Pan della Germania non superano il quorum e non entrano cosi nel parlamento del Land. “Ciao pirati! Non ci servite più”. Questo il titolo con cui die Welt annuncia la parabola di un partito avvitato su se stesso fino a non capire più nulla. La Suddeutsche prevede il tentativo del gruppo dirigente del partito di vedere nella congiura mediatica le cause del fallimento.

Troppo facile per la SZ scaricare su altri le responsbilità della sconfitta. Un atteggiamento che il quotidiano definisce la ricevuta verso il caos. Chiarezza anche nella strategia verde dopo il voto di ieri garantisce la Nzz. Secondo il quotidiano di Zurigo il successo dell’alleanza social-ecologista farà scomparire dallo schermo verde tutti i sogni di alleanze berlinesi con i democristiani. Cosi l’unica alternativa che non vedrà sicuramente la luce sarà proprio quella forse più interessante di tutte.

Le elezioni in Bassa Sassonia raccontate dai giornali tedeschi

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