Skip to main content

Il premio Nobel americano Paul Krugman si occupa del caso Cipro con una serie di post sul suo blog dalle pagine del New York Times. Al centro delle sue analisi il ruolo dei paradisi fiscali, il peso della Germania nel futuro dell’euro e le connessioni tra l’isola del Mediterraneo e la Russia di Vladimir Putin.

IL RICATTO TEDESCO A CIPRO
In uno di questi, diretto allo strapotere europeo della Germania e della Bundesbank, l’economista si spinge ad affermare che “i tedeschi non vogliono un crollo di Cipro e la sua uscita dall’euro, ma non vogliono nemmeno assistere allo spettacolo di contribuenti tedeschi che salvano il denaro di riciclatori di denaro russi”.

Quindi, “ciò che hanno fatto è stato ricattare Cipro, per far si che fossero i correntisti ciprioti a salvare i russi. In questo modo la Germania ha le mani pulite”. “Mi sto perdendo qualcosa?” conclude ironicamente Krugman.

IL VERO PROBLEMA DI CIPRO? ESSERE UN PARADISO FISCALE
Ciò che lo rende così interessante la crisi cipriota per il premio Nobel è il ruolo dell’isola come paradiso fiscale. “Non si tratta solo di questo, ma la connessione con la Russia è davvero qualcosa di enorme“, scrive l’economista in un altro post.

Cipro è, secondo i dati ufficiali, il più grande singolo investitore estero diretto in Russia – con un’economia che ha circa la stessa dimensione di una cittadina di 80 mila abitanti.

Di che si tratta allora? Il Financial Times l’ha spiegato un po’ di tempo fa:

La Banca centrale di Russia classifica Cipro come la più grande fonte di investimenti diretti esteri nella Federazione russa, con un totale di 41,7 miliardi dollari. Cipro è anche annoverata tra le prime nazioni per investimenti diretti esteri e in diversi paesi dell’Asia centrale (probabilmente è la Russia che li ha reinvestiti attraverso Cipro, un processo noto informalmente come “round-tripping”).

Un aspetto chiave del caos attuale – sottolinea Krugman – è che il governo cipriota non è disposto a rinunciare a questo business. Ecco perché soluzioni come la conversione di grandi depositi in Certificati di deposito non sono stati sul tavolo dei negoziati; una volta che i russi dediti al round tripping sapessero che i loro soldi possono essere intrappolati per lunghi periodi, se ne andrebbero per trovare un’altra isola del tesoro“.

IL PROBLEMA RUSSO: SOLO LA PUNTA DELL’ICEBERG?
Al legame dell’economia cipriota con la Russia, Krugman aveva già dedicato delle righe, che cercavano però di allargare la visione del problema.

Quanto incide il fattore russo nella crisi di Cipro? Abbastanza, a quanto pare. Sono stimati in circa 19 miliardi di euro i depositi dei cittadini russi in banche Cipro, più del Pil del paese”.

Abbiamo visto però – sottolinea – tre nazioni insulari in giro per l’Europa diventare grandi centri bancari internazionali rispetto al loro Pil, e quindi entrare in crisi perché le loro economie nazionali non avevano le risorse per salvare sistemi bancari metastatizzati se qualcosa va storto.

Questo suggerisce fortemente che abbiamo un problema fondamentale con l’intera architettura della finanza internazionale“.

VERSO LA FINE DEI LIBERI MOVIMENTI DI CAPITALE?
Cosa abbiamo intenzione di fare al riguardo?si chiede Krugman riflettendo sui paradisi fiscali.

Cipro, in quanto Paese della zona euro, in realtà dovrebbe essere parte di una rete di sicurezza a livello europeo sostenuta da un’adeguata regolamentazione: è folle immaginare che l’euro possa essere salvaguardato a tempo indeterminato con la sola assicurazione dei depositi nazionali.

Ma un’assicurazione dei depositi della zona euro – continua – non sembra essere nei programmi – e in ogni caso, ci sono molte altre potenziali Cipro là fuori.

Tutto ciò solleva per l’economista una questione: “L’era dei movimenti gratuiti di capitale è solo una bolla, destinata a finire in questi anni, forse presto?

LA PROFEZIA SULLE BANCHE ITALIANE
Nelle prime calde ore dell’esplosione della crisi di Cipro, Krugman non aveva mancato di sottolineare i rischi di contagio che un prelievo forzoso di quella natura avrebbe potuto avere sulle borse e i cittadini del continente, compresi quelli italiani

Il grosso problema – scrive – è che non sono solo i grandi depositi stranieri che stanno subendo un prelievo; quello sui piccoli depositi sul mercato interno è un po’ più contenuto, ma comunque considerevole. È come se gli europei stiano reggendo un’insegna al neon, con su scritto in greco e italiano: “Correte a prendere i soldi dalle vostre banche!”.

La Germania ricatta Cipro. Parola di Krugman

Il premio Nobel americano Paul Krugman si occupa del caso Cipro con una serie di post sul suo blog dalle pagine del New York Times. Al centro delle sue analisi il ruolo dei paradisi fiscali, il peso della Germania nel futuro dell'euro e le connessioni tra l'isola del Mediterraneo e la Russia di Vladimir Putin. IL RICATTO TEDESCO A CIPRO In uno…

Le quattro vie di fuga del Financial Times per Cipro

Mentre si apprende che la marina russa rimarrà permanentemente (anche precauzionalmente?) a largo di Cipro, il Financial Times getta sul tavolo quattro vie di fuga dopo il gran rifiuto del Parlamento di Lefkosia, che ha detto “oxi” al prelievo sui conti correnti. La partecipazione russa al salvataggio Secondo il quotidiano finanziario il primo scenario prevede la partecipazione della Russia al salvataggio. Con due…

I saluti commossi ad Antonio Manganelli

La morte di Antonio Manganelli, capo della Polizia, seppur da tempo combattesse contro una brutta malattia, ha lasciato il mondo politico e istituzionale in un clima di sconforto. La sua è stata una vita al servizio delle istituzioni. Ha lavorato al fianco dei più valorosi magistrati e di organi giudiziari investigativi europei ed extraeuropei, dei quali è diventato negli anni un…

Consultazioni? Per gli italiani meglio tornare al voto

Aumenta lo scarto tra centrosinistra e centrodestra e il Movimento 5 Stelle raccoglie sempre più consensi. E’ quanto rileva Lorien Consulting, nel sondaggio pubblicato il 15 marzo scorso. Se si tornasse subito al voto, la coalizione guidata dal Partito Democratico raccoglierebbe il 31,6% dei consensi, rispetto alla percentuale del 29,5% fatta registrare nel voto del 24 e 25 febbraio. Se…

Il messaggio di Obama ai giovani israeliani

"I giovani israeliani meritano una vita libera dal terrorismo". L’auspicio è stato lanciato dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in una conferenza stampa congiunta al termine del suo incontro a Gerusalemme con il presidente israeliano Shimon Peres. La conferenza stampata è trasmessa in diretta tv e anche attraverso il sito della Casa Bianca. "I sogni dei giovani israeliani sono…

Papa Francesco e le unioni omosessuali

Le idee di Papa Bergoglio sulle unioni omosessuali si arricchiscono di un nuovo episodio rivelato oggi dal New York Times. L'idea risuonò come "un anatema" per molti dei vescovi presenti nella sala: ma l'allora cardinale Jorge Mario Bergoglio - scrive il New York Times - prese la parola e, intervenendo sulla questione delle nozze gay che stavano per essere approvate…

La crisi a Londra si combatte con le armi della banca centrale

Segnale chiaro alla Bank of England, e non solo. La City dovrà tenere a mente il messaggio del ministro delle Finanze del governo Cameron, George Osborne: la crisi non piegherà l’economia britannica, che, nonostante lo sforamento dagli obiettivi su deficit e crescita, continuerà ad sostenere il mercato e vedrà un super taglio della tassazione alle imprese, mantenendo stabili i capitoli…

Sonia Gandhi e l'effetto Marò sulla politica interna dell'India

Per molti Sonia Gandhi resterà sempre “l'italiana”. Tuttavia ieri la leader del partito del Congresso e prima donna dell'India ha rotto il silenzio sulla questione Marò, redarguendo l'Italia per l'annunciata decisione di non rimandarli in India allo scadere della licenza elettorale, venendo quindi meno agli impegni presi con i giudici supremi indiani. Per farlo ha atteso che si esprimesse la…

Il libro scritto da Papa Francesco: politica, religione e potere

"'L'umiltà è ciò che garantisce la presenza del Signore: quando qualcuno è autosufficiente, quando ha tutte le risposte per tutte le domande, questa è una prova che Dio non è con lui. La sufficienza si avverte in tutti i falsi profeti, nei leader religiosi in errore, che utilizzano la religione per il proprio ego". È una delle riflessioni di Papa…

Licenziate i membri della Troika

Il Parlamento cipriota è stato più ragionevole della Troika (Bce, Ue, Fmi) che aveva concordato un prelievo forzoso sui conti correnti fino a quasi il 10 per cento, come misura per consentire una ricapitalizzazione delle banche e una riduzione degli squilibri. Non ci vuole molta intelligenza economica per capire che un tale provvedimento sostenuto dalla Troika avrebbe gettato nel panico…

×

Iscriviti alla newsletter