Skip to main content

I prossimi 25 e 26 gennaio si svolgerà a Roma la Conferenza di programma della Cgil, l’evento in cui il maggior sindacato italiano presenterà le proprie idee per il rilancio dell’economia del nostro Paese. Superfluo dire che il documento della Cgil rappresenterà una sorta di “richiamo della foresta” per la sinistra italiana, anche se per qualcuno potrebbe trattarsi del canto delle sirene che invitano verso gli scogli. In attesa dei dettagli, si conoscono già le linee guida.

Il piano per il lavoro si richiama al documento presentato nel 1949 dal leggendario leader della Cgil, Giuseppe Di Vittorio, al congresso di Genova. Secondo quanto riferisce il Corriere, si tratterebbe di “un forte rilancio della riqualificazione e della crescita del sistema produttivo, centrato su un mix di politiche keynesiane e schumpeteriane”. Che, detto così, sembra l’ennesimo ossimoro, ma non sottilizziamo.

Diciamo subito che pare che anche la Cgil sia finita in un riflesso condizionato di tipo berlusconiano, visto che il documento conterrebbe la promessa del famoso milione di posti di lavoro, con Pil previsto in crescita dell’1,6 per cento quest’anno, dell’1,5 il prossimo e dell’1 nel 2015. Per ottenere questi risultati, la Cgil punta su “un piano straordinario per la creazione diretta di lavoro” (ohibò), e su un “Piano per un nuovo welfare”, centrato su quattro settori: infanzia, non autosufficienza, povertà e integrazione.

Questo “New Deal” all’italiana avverrebbe con una riforma del sistema fiscale in grado di portare nelle casse dello stato “almeno 40 miliardi di euro annui” più di ora, secondo quanto riferisce il Corriere. Un attimo. Che significa? Che la pressione fiscale su Pil aumenterebbe del 3 per cento? Perché, se così fosse, saremmo in guai serissimi. Pilastri della “riforma” fiscale sarebbero l’immancabile patrimoniale sulle “grandi ricchezze”, un aumento dell’imposizione sulle transazioni finanziarie, l’introduzione di tasse ambientali secondo la logica pigouviana di correzione di esternalità (“chi inquina, paghi”), e l’ancor più immancabile “piano strutturale di lotta all’evasione fiscale, contributiva e al sommerso”.

Inutile ribadirvi che l’aumento di imposizione sulle transazioni finanziarie finisce col provocare deflussi di capitale; che le tasse ambientali usate come mucca da mungere per mantenere copioso gettito da devolvere a programmi di spesa producono identico effetto delocalizzativo delle produzioni, oltre ad avere logica “tobiniana” nel senso di rendere improvvisamente più verde il giardino sloveno, austriaco, svizzero e via dicendo; che la “lotta all’evasione fiscale” dovrebbe servire non per alimentare la spesa bensì per ridurre le tasse, centesimo per centesimo. Invece, il documento della Cgil pare puntare decisamente all’aumento dell’intermediazione pubblica nell’economia, attuando solo un parziale taglio d’imposta (pur se robusto) alle prime due aliquote Irpef, la prima dal 23 al 20 per cento e la seconda dal 38 al 36 per cento, oltre ad aumento di detrazioni specifiche e dei sostegni per carichi familiari. Chi tra voi si fosse perso consideri che, dovendo finanziare programmi di welfare e investimento in ricerca ed infrastrutturale, la manovra non può, per definizione, che aumentare la pressione fiscale complessiva.

Quello che lascia alquanto perplessi, tuttavia, è il fatto che il piano preveda anche un taglio di 20 miliardi di euro annui di spesa pubblica, di cui la metà verrebbe dalla cancellazione dei sussidi alle imprese, quelli sui quali Francesco Giavazzi si è esercitato mesi addietro. E qui bisogna che ci chiariamo: come si può pensare di tagliare i sussidi alle imprese senza restituire loro quell’importo, ad esempio sotto forma di minore costo del lavoro? Alla Cgil dovrebbero sapere che in Italia esiste un problema chiamato cuneo fiscale, che ci sta ammazzando tutti. Forse l’obiettivo è quello di nazionalizzare l’intero sistema produttivo nazionale? Inquietante anche la previsione di destinazione di una somma tra i 15 ed i 20 miliardi annui per “creazione diretta di lavoro”. Cerchiamo di capirci: non è che possiamo fare dell’Italia un Paese di lavoratori socialmente utili, no? Quanto alla creazione di una banca pubblica per l’innovazione, anche qui siamo nel regno dell’ossimoro, che pare aver messo stabilmente le tende nel nostro paese. Più che un Gosplan, un ghost plan. Attendiamo il documento completo, se vi saranno elementi correttivi di questa iniziale impressione, ve ne daremo conto.

Il piano della Camusso per il lavoro: Gosplan o Ghost Plan?

I prossimi 25 e 26 gennaio si svolgerà a Roma la Conferenza di programma della Cgil, l’evento in cui il maggior sindacato italiano presenterà le proprie idee per il rilancio dell’economia del nostro Paese. Superfluo dire che il documento della Cgil rappresenterà una sorta di “richiamo della foresta” per la sinistra italiana, anche se per qualcuno potrebbe trattarsi del canto delle sirene che invitano…

Arrivano dalla Libia le armi a costo zero per i ribelli tuareg del Mali

È stata la crisi libica, culminata con il crollo del regime di Muammar Gheddafi, a mettere a disposizione dei ribelli tuareg maliani una grande quantità di armamenti (quasi) a costo zero. Per capire il perché è necessario però fare un passo indietro. Muammar Gheddafi era un politico di estrazione militare che guardava con estremo interesse al modello di difesa jugoslavo.…

Il sonno rovina il matrimonio. Parola di esperto

Il sonno può rovinare il matrimonio ammazzando la gratitudine e il grado di apprezzamento tra i partner; inoltre se si è troppo assonnati si finisce per diventare più egoisti, anteponendo i propri ai bisogni del partner. Lo rivela uno studio di Amie Gordon dell'università di Berkeley, il primo a riconoscere la stanchezza e la carenza di sonno dietro i problemi di…

Consigli non richiesti degli artigiani di Milano ai candidati premier

Qualunque sia il prossimo governo, dovrà mettere al centro della propria agenda la riduzione delle tasse sulle imprese. A chiederlo sono gli Aritigiani di Milano. Marco Accornero, segretario generale dell'Unione artigiani di Milano, in un’intervista a Formiche.net. “Abbiamo la necessità, sia come Paese, sia come categoria – dice a Formiche.net Marco Accornero, segretario generale dell'Unione artigiani di Milano – di tornare…

Emergenza caffè in America centrale

Secondo allarme in tre mesi per la miscela Arabica, tra le più apprezzate dagli amanti del caffè. La produzione centroamericana, e in particolare le coltivazioni di Honduras, Guatemala, Nicaragua, Salvador, Costa Rica e Panama, deve affrontare l'emergenza "fungo della ruggine", un parassita particolarmente vorace che ha già fatto danni a più di un terzo delle coltivazioni. Questo fungo, che deve…

La love story Pattinson-Stewart non spicca il volo

Robert Pattinson sarebbe stato paparazzato in aeroporto mentre partiva per Melbourne, in Australia, dove sarà impegnato per i prossimi 3 mesi nelle riprese del film "Rover". All'imbarco però non c'era traccia di Kristen Stewart. La notizia, riportata da "Ok! Magazine", confermerebbe i gossip degli scorsi giorni in base ai quali la love story tra i due attori della saga "Twilight"…

Nelle cucine di Rosendale, lo chef Usa che ambisce al Bocuse d'Or

E' inverno al lussurioso Greenbrier Resort, nel ristorante e nelle cucine regna calma piatta. Ma sotto i coperchi, qualcosa bolle in pentola. Richard Rosendale, executive chef, si prepara per la più grande competizione internazionale di alta cucina: il Bocuse d'Or. Insieme al commis Core Siegel rappresenterà gli Stati Uniti nella patria della nouvelle cusine: se dovesse vincere sarebbe il primo…

Fermiamo il contagio islamista tra Mali e Algeria

Le vicende del Mali – dove pochi giorni fa il fragile governo del presidente Traorè ha chiesto aiuto militare alla Francia contro le forze islamiste che minacciavano ormai la capitale – si sono trasformate a tutti gli effetti in una grave crisi internazionale, con molte ramificazioni. Ciò è vero anzitutto nel senso che la comunità internazionale è direttamente coinvolta, a…

Vi svelo i veri progetti del multiforme Marchionne

Grazie all'autorizzazione dell'editore e del direttore, pubblichiamo un'analisi del saggista ed ex manager del gruppo Fiat, Riccardo Ruggeri, uscita sul quotidiano Italia Oggi diretto da Pierluigi Magnaschi Sergio Marchionne è stato chiaro nella sua intervista di qualche tempo fa al WSJ e ancora l'altro giorno da Detroit: a) la fusione Fiat-Chrysler è inevitabile e avverrà nel 2014 (tecnicamente è fattibile…

Partiti, leader e slogan delle elezioni in Israele

Israele torna alle urne martedì prossimo per le elezioni politiche. Secondo gli ultimi sondaggi e il parere di analisti israeliani, americani e della riviera occidentale palestinese, Benjamín Netanyahu è il favorito a vincere in coalizione con l’ex ministro degli Esteri, Avigdor Lieberman, e l’alleanza Likud-Beitenu. Ma il successo elettorale sarebbe soltanto un primo step per la formazione del nuovo governo.…

×

Iscriviti alla newsletter