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Sebbene lo scenario politico italiano sia più che mai confuso, l’analisi della banca americana Morgan Stanley è precisa e tagliente. “Le misure di austerity iniziano a farsi sentire sul già debole sistema italiano e c’è il rischio che il discontento possa continuare a salire, influenzando la capacità e la volontà del prossimo governo di perseguire ampie riforme”, si legge in un report di Morgan Stanley. “La domanda per il prossimo governo è come rafforzare il tessuto economico e raggiungere una nuova normalità con una crescita sostenuta”. Comunque “progressi sono stati fatti ma resta ancora da fare per i problemi strutturali”.

Secondo la banca americana, l’economia italiana si contrarrà quest’anno di un ulteriore 1,2%, dopo una stimata contrazione del 2,1% nel 2012: una debole ripresa potrebbe iniziare dopo la prossima estate e rafforzarsi nel 2014, “quando stimiamo che l’attività economica si espanda dello 0,5%. Uno dei rischi è che i tassi di interesse, che si recente sono stati più bassi del previsto, inizino ad aumentare ancora, a causa dell’intensificarsi della crisi dell’area euro senza risposte politiche e risposte politiche non efficienti”.

Morgan Stanley ritiene che ci sia una possibilità del 20% che la contrazione del Pil sia superiore al 2% nel 2013: “questo scenario di recessione più profonda e più alte spese di interesse avrebbe effetti negativi sulla traiettoria del debito italiano e forse sul rating sovrano”.

“La domanda più pressante per il prossimo governo è come rafforzare il tessuto economico. E questo perché le ferite lasciate dalla recessione hanno probabilmente danneggiato il lato dell’offerta, riducendo ulteriormente il già debole potenziale di crescita. Anche se nella giusta direzione, le riforme strutturali attuate dal governo tecnico non sono stata abbastanza di ampia portata da materialmente alzare la futura crescita”.

L’Italia è alle prese con un “political cliff” e secondo i sondaggi c’è spazio per una relativamente stabile coalizione di centro-sinistra alle elezioni del 24-25 febbraio. Uno dei fattori più importanti da valutare sono i voti che la coalizione di centro-sinistra può raccogliere in Senato.

In questo quadro da tenere sott’occhio è la Lombardia, l’Ohio dell’Italia, che rappresenta il 20% del Pil italiano ed è la regione più grande per seggi assegnati in Senato.

Morgan Stanley scorge un Political Cliff per l'Italia a causa del Senato in bilico...

Sebbene lo scenario politico italiano sia più che mai confuso, l'analisi della banca americana Morgan Stanley è precisa e tagliente. "Le misure di austerity iniziano a farsi sentire sul già debole sistema italiano e c'è il rischio che il discontento possa continuare a salire, influenzando la capacità e la volontà del prossimo governo di perseguire ampie riforme", si legge in…

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