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Barack Obama si prepara al suo secondo giuramento da presidente, lunedì prossimo a Washington, ma anche un gruppo di milionari americani si prepara a possibili nuovi prestigiosi incarichi. Si tratta dei Big donors che hanno versato personalmente e, cosa ancora più importante, hanno lavorato per oltre un anno per raccogliere fondi per la rielezione di Obama che ora, come è tradizione, potrà ricompensarli con una prestigiosa sede diplomatica all’estero.

Nelle settimane successive alla vittoria di novembre sono circolate insistentemente le voci di una nomina ad ambasciatore a Londra per Anna Wintour, la famosa direttrice di Vogue che è stata l’animatrice di eventi mondani per la raccolta di fondi. Ma, secondo quanto riportava ieri il New York Times, l’incarico diplomatico più prestigioso potrebbe andare a Matthew Barzun, un geniale ex manager dell’industria tecnologica che è stato per 20 mesi il presidente delle operazioni di fundrasing di Obama.

Insomma, per Obama si prospettano settimane difficili visto che ci sarebbero circa 300 persone che si competono una trentina di incarichi dorati. Durante il primo mandato, Obama ha rispettato la tradizione che ormai risale ai tempi di Reagan, di nominare il 70% di ambasciatori di carriera e il 30% di nomina politica, solitamente nelle ambite sedi europee, tra le quali ovviamente anche Roma.

Secondo il Times, vi sarebbero ben tre fund raiser interessati alla nomina in Italia, Azita Rajai, una banchiera di San Francisco di origine indiana che ha raccolto 3 milioni per Obama, John Philipps, un avvocato di Washington sposato con l’ex consigliera di Obama Linda Douglas e Robert Mailer Anderson, uno scrittore di San Francisco.

Wintour & Co. La carica dei milionari che attendono da Obama un super incarico

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