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Scrittori e intellettuali, profeti moderni di Israele, ci declamano tutti i giorni il lamento e la colpa di appartenere a uno stato ebraico. Si dicono e si sentono oppressori di un popolo. Ma è da qui, dall’Europa sterminatrice, dalla cultura illuminista e liberale delle grandi nazioni che fecero la guerra e portarono a quasi completo compimento nei forni l’annichilimento dello Judentum, è da qui che possiamo e dobbiamo dire la verità.

Fredda, disincarnata, scheletrica e assoluta: Israele ha più diritti di quanti ne abbia rivendicati e custoditi nelle sue guerre vinte dal 1948, nella sua passione cosmopolita e patriottica, etnica e socialista e nazionale e religiosa. E se farebbe bene per se stesso a trovare una soluzione politica e diplomatica stabile, è per noi un dovere ripetere che senza la sua sicurezza contro un mondo immenso di nemici in armi nessuna soluzione sarà mai stabile. Senza la difesa del suo carattere democratico, ebraico, sionista, nessun accordo sarà mai possibile.

Lasciamo che gli israeliani celebrino la loro libertà con gli scrittori-profeti che sputano sulle loro colonizzazioni. Prendiamoci noi la libertà occidentale ch’è nostra: un pezzo della civiltà millenaria nata in quella terra è in pericolo, per la ennesima volta nei secoli, ed è un pericolo prenucleare alimentato da una spirale annientatrice e terroristica. Dunque, facciamo fronte.

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Perché siamo con Israele, senza ipocrisie

Scrittori e intellettuali, profeti moderni di Israele, ci declamano tutti i giorni il lamento e la colpa di appartenere a uno stato ebraico. Si dicono e si sentono oppressori di un popolo. Ma è da qui, dall'Europa sterminatrice, dalla cultura illuminista e liberale delle grandi nazioni che fecero la guerra e portarono a quasi completo compimento nei forni l'annichilimento dello…

Passera, l’Uomo Nuovo utile al Centro?

Berlusconi, Ilva, Fiat, legge elettorale, esodati e crisi. È un Corrado Passera a tutto tondo quello che è intervenuto questa mattina alla trasmissione Agorà su Rai Tre. Non ha paura di dire come la pensa il ministro dello Sviluppo economico che si presenta sempre meno tecnico e sempre più politico, apparendo quasi come l’Uomo Nuovo… proprio quello che sembra mancare…

Hu Jintao

Cina artica (con discrezione)

La nave cargo Ob River carica di gas naturale liquefatto è arrivata nelle acque territoriali giapponesi dopo essere partita dalla Norvegia e aver fatto rotta costeggiando la Russia nella nuova via aperta dallo scioglimento dei ghiacci del Nord. A settembre a fare notizia fu invece lo spacca-ghiacci cinese Xuelong, approdato a Shanghai di ritorno dal suo quinto viaggio di ricerca…

Ecco cosa scuote (di nuovo) piazza Tahrir

Sono bastati i sette articoli del decreto per fare insorgere un´opposizione che si è rivelata molto ampia, con una mobilitazione che ricorda quella contro Mubarak. Le richieste riguardano lo scioglimento del governo, la ristrutturazione delle forze armate e la condanna dei responsabili della morte dei "martiri della rivoluzione". A scendere in strada sono stati però anche i sostenitori di Morsi,…

Un’istruzione alla coreana per l’Italia

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L’altalena tra Germania e Francia in Eads

E’ arrivato il giorno del giudizio per il gruppo della difesa e dell’aerospazio franco-tedesco Eads. Dopo le richieste insistenti dell’ad Tom Enders, lo shake up societario deciso dal cda di ieri tenta di mettere un freno alle partecipazioni e alle ingerenze statali negli affari di Eads, rendendola dunque “una società normale”, come è stata ora definita da Enders. La presenza…

Il paradosso Psg: vincere o morir con il Fpf

Il periodico France Football di recente ha provato a fare una "simulazione" relativa alla presenza del PSG in Champions, partendo però da un postulato: la firma entro la fine della stagione di un contratto faraonico con una banca o compagnia di bandiera qatariota (la proprietà del club è di un fondo sovrano sempre  qatariota). Un'operazione da 100 milioni di euro…

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