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Gli aspiranti deputati e senatori del Movimento 5 Stelle non hanno vita facile. Con il  codice di comportamento degli eletti” pubblicato alcune settimane fa da Grillo, ora si scopre che dovranno sottoscrivere un “patto sulla comunicazione”. La lettera, stilata dall´ufficio legale di Beppe Grillo, è stata resa pubblica sul profilo Facebook del Movimento 5 Stelle di Salerno e ripresa dal ferrarese Valentino Tavolazzi, espulso da Grillo per aver organizzato in autonomia una due giorni che per il comico somigliava troppo alle convention dei partiti tradizionali. “L´impegno predisposto dai legali di Casaleggio – accusa Tavolazzi sul social network – prevede che sia Grillo a decidere regole e composizione di un fantomatico comitato che dovrà sovrintendere all´uso dei fondi per la comunicazione e decidere a quale struttura destinarli”. tradizionali.

Il patto sulla comunicazione

La lettera prevede “la costituzione di due ‘gruppi di comunicazione´, uno per la Camera e uno per il Senato”. A definire i due gruppi ci penserà Grillo in termini di “organizzazione, strumenti e scelta dei membri”. Il tutto per un duplice fine: “Garantire una gestione professionale e coordinata di detta attività di comunicazione, nonché di evitare la dispersione delle risorse per ciò disponibili”. Ogni gruppo avrà poi un coordinatore con il compito di “relazionarsi con il sito nazionale e con il blog di Beppe Grillo”.   Le risorse del gruppo parlamentare Il ruolo di Grillo si spinge oltre: sarà suo compito decidere la “concreta destinazione delle risorse del gruppo parlamentare ad una struttura di comunicazione a supporto delle attività di Camera e Senato”.

E Grillo si trasforma nel Comunicatore Unico

Gli aspiranti deputati e senatori del Movimento 5 Stelle non hanno vita facile. Con il  codice di comportamento degli eletti" pubblicato alcune settimane fa da Grillo, ora si scopre che dovranno sottoscrivere un "patto sulla comunicazione". La lettera, stilata dall´ufficio legale di Beppe Grillo, è stata resa pubblica sul profilo Facebook del Movimento 5 Stelle di Salerno e ripresa dal…

Pure in Rai il Pdl è sbrindellato

Mario Orfeo diventa quindi direttore del Tg1 come chiedeva il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi. Ha rischiato molto, però. La nomina è passata sul filo (5 a 4 nel cda). A favore hanno votato i due componenti indicati dal governo, il presidente Anna Maria Tarantola e il rappresentante del ministero dell’Economia e delle Finanze, Marco Pinto, il consigliere Udc,…

Ecco l´editto del Leviatano Grillo

Pubblichiamo la lettera stilata dall'ufficio legale di Beppe Grillo e spedita a tutti gli aspiranti candidati in Parlamento. Caro candidata/o, ad integrazione del documento da te approvato: "Codice di comportamento eletti MoVimento 5 Stelle in Parlamento", ti riporto questo testo ufficiale predisposto da uno studio legale che è necessario sottoscrivere. Beppe Grillo Costituzione di "gruppi di comunicazione" per i parlamentari…

Perché Colao di Vodafone si dimena per il ri-monopolio tlc

  Più che un’antifona, quella di Vodafone contro la Commissione europea sembra una vera suoneria di guerra. La società ha avvertito che i gruppi di telecomunicazioni stanno cercando di ristabilire i loro monopoli tradizionali in Europa due decenni dopo l’apertura del mercato alla concorrenza. Secondo quanto riportato dal Financial Times, Vittorio Colao, ad di Vodafone, andrà a Bruxelles in settimana…

I grattacapi cinesi di Apple e Samsung

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Guerra fredda, esercito Usa voleva colpire la Luna con atomica

Durante la Guerra Fredda, i vertici militari americani avrebbero pensato di colpire la luna con una bomba atomica. Il progetto chiamato 'A study of Lunar Research Flights', fu pensato pochi anni dopo il lancio del primo Sputnik come spiega l'ex dipendente della Nasa, Leonard Reiffel. "La gente era molto preoccupata dai successi di Gagarin, dello Sputnik e dell'Unione Sovietica, si…

Cattaneo e Meloni ruggiscono contro i dinosauri del Pdl

Alla fine vincono i dinosauri. O meglio “il dinosauro”: Silvio Berlusconi. Le primarie che tanto aveva avversato, alla fine probabilmente non si faranno. O meglio per ora è saltata la data prevista del 16 dicembre, come ha detto Maurizio Lupi a Porta a Porta ieri sera. Una data confermata appena una settimana fa, da un Angelino Alfano che aveva “fortissimamente”…

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