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I sindaci della Garfagnana “si sono comportati in maniera perfetta, ho trovato un sistema pronto. Non vorrei che passasse un messaggio di scarica barile”. Così Franco Gabrielli, capo della Protezione Civile, ai microfoni di Sky Tg24 commenta l’allerta dato ieri sera dai sindaci della Garfagnana che ha portato migliaia di persone a passare la notte fuori casa.

L’allerta

Dopo la scossa di magnitudo 4,8 del 25 gennaio che ha interessato la zona della provincia di Lucca, assieme alla parte del modenese più vicina all’Appenino la notte tra il 30 e il 31 gennaio si erano registrate altre scosse, con epicentro a Fosciandora in località Costia. La prima era di intensità 3,3. Ieri sera poi è scattato un allerta della Protezione Civile, sulla base di una proiezione dell’Ingv, l’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia. In una nota, si comunicava agli enti locali che nelle ore successive si sarebbero potuti verificare altre scosse nella zona. Il messaggio è stato ripreso per primo dall’account twitter del Comune di Castelnuovo (“domani 1 febbraio le scuole del territorio comunale saranno chiuse”) e da un comunicato della Provincia di Lucca. Centinaia di persone, alcune anche in preda al panico, sono scese in strada e hanno passato la notte all’aperto. Nella nota della Provincia di Lucca, del resto, si parla espressamente di Castelnuovo come possibile, nuovo epicentro.

Le stime

I posti letti organizzati la notte scorsa dal Comune di Castelnuovo hanno accolto circa 250 persone; altre 60 alla scuola materna di Cstelvecchio. Così, varie decine nei Comuni di Barga, Calavorno e Piano di Coreglia. E da una prima stima, sono tra le 1000 e le 1500 le persone che hanno passato la notte fuori, in vari comuni della Garfagnana.

La patata bollente

“Abbiamo avvertito un centinaio di scosse dal 25 gennaio”, ha spiegato a corriere.it il sindaco di Castelnuovo Gaddo Luci Gaddi. “Non c’è panico, ma cos’altro potevamo fare, dopo aver ricevuto un comunicato ufficiale della Protezione civile che parla di ‘faglia attivata’ sotto Castelnuovo?” 

“Gabrielli ce l’ha segnalato, poi la patata bollente è passata a noi sindaci – ha proseguito – Se ci fosse stato qualche morto, poi mettevano in croce noi. Ricordate L’Aquila, no? Ci scrivono che la faglia potrebbe dar vita a un nuovo terremoto”. Al momento comunque “non sono segnalate criticità”, fa sapere la Prefettura di Lucca .

“Non si tratta di un allarme fatto scattare da noi via twitter, né la popolazione locale si è fatta prendere dal panico”, precisa il sindaco di Castelnuovo Garfagnana, . “La notizia è stata data agli organi di stampa e tutti i sindaci, che l’hanno trasmesso a loro volta i media locali. Se c’è paura – conclude – è perché in una settimana abbiamo avvertito decine di scosse”.

E twitter? “Quello è scattato solo dopo, come gli altri social network”. Il primo ‘tweet’ non è stato del Comune, ma della Protezione Civile locale (protezionecivilecg) alle 22: “a seguito della comunicazione pervenuta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri si consiglia di uscire di casa e rimanere all’aperto”. Messaggio rilanciato venti minuti dal Comune, su Facebook.

Il commento di Gabrielli

“Su questa vicenda le idee sono chiare: abbiamo un territorio altamente sismico”, come la Commissione grandi rischi ha rilevato in due riunioni, a giugno e dicembre. “Quando è arrivato il warning da Ingv ieri, che non era una previsione di terremoto” ma solo un ulteriore allerta “lo abbiamo girato e abbiamo trovato un territorio che ha risposto”. Insomma, il sistema ha tenuto bene e “mi auguro di avere tanti sindaci come quelli della Garfagnana”, conclude Gabrielli.

Il terremoto in Garfagnana passa per Twitter

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