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I risultati delle ultime elezioni legislative in Ucraina hanno messo in evidenza le fratture che dividono il Paese. Differenze di carattere geografico che rivelano contrapposizioni politiche: con le regioni occidentali e centrali schierate a favore dell’opposizione. E quelle orientali e il sud per la vecchia (e nuova) maggioranza.
 
Il magazine Time ha riportato il messaggio ufficiale del Dipartimento di stato americano con il quale le elezioni in Ucraina rappresentano “un passo indietro rispetto ai progressi compiuti nel corso di precedenti elezioni parlamentari e presidenziali del 2010, elezioni che avevano segnato importanti passi in avanti per la democrazia in Ucraina”. Gli Stati Uniti, spiega il Time, sono preoccupati per l’uso delle risorse pubbliche che è stato fatto per favorire i candidati del partito al governo, l’attacco verso i candidati dell’opposizione e l’interferenza nel ruolo che devono svolgere i media.
 
“Queste elezioni sono turbate da accuse di frode e falsificazione nel processo di votazione e tabulazione. Dalla disparità tra i risultati preliminari della Commissione elettorale centrale e tabulati di voti paralleli, con la decisione della Commissione elettorale centrale di non comunicare i risultati di distretto”, ha scritto il Time in riferimento alle dichiarazioni del governo americano.
 
Dove ha trionfato il presidente Viktor Yanukovich
 
Ma anche se bisogna ancora aspettare per avere i computi finali dei voti, e queste accuse di brogli continuano a far discutere, il quadro complessivo sembra ormai chiaro. Il Partito delle regioni del presidente Viktor Yanukovich ha ottenuto la vittoria nella parte proporzionale in dieci regioni su 26: tutte a oriente e scendendo verso il Mar Nero, con l’eccezione della Transcarpazia, minuscolo territorio al confine occidentale dove vive la minoranza rutena. Nel feudo di Donetsk, dove è stato governatore e da dove arriva il maggiore supporto oligarchico per il blocco di potere, Yanukovich ha oltrepassato il 65%.
 
Le regioni dove ha vinto Opposizione unita
 
In 15 regioni il primo partito è stato invece Opposizione unita, l’alleanza di Yulia Tymoshenko e Arseni Yatseniuk, mentre in quella di Leopoli, al confine con la Polonia, il successo parziale è andato ai nazionalisti di Svoboda, che hanno sfiorato il 40%. A Kiev il successo è di Opposizione unita davanti a Udar, la formazione di Vitaly Klitschko, che ha raccolto consensi in tutta l’Ucraina con maggior riscontro all’ovest. A est i comunisti sono riusciti ad arrivare anche al 25% a Lugansk, al confine con la Russia, un trionfo per il leader Petro Symonenko che ha portato il partito al terzo posto a livello nazionale.
 
Le reazioni internazionali
 
In un lungo editoriale sull’esito delle elezioni in Ucraina, il sito Bloomberg ha sostenuto che queste votazioni sono sostanzialmente sbagliate. Non solo perché il principale leader dell´opposizione, Yulia Tymoshenko, è stata incarcerata, ma anche perché il partito Svoboda (definito neo-fascista da Bloomberg) che sembrava avere preso soltanto il 10% dei voti ha ottenuto in realtà più consensi alla fine dei conteggi. “Per un paese che otto anni fa ha organizzato una rivolta ispiratrice per ribaltare un’elezione rubata, è difficile immaginare un esito più deprimente”, ha scritto il sito economico-finanziario.

La nuova mappa elettorale dell'Ucraina (divisa)

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