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A cominciare dalla macchina amministrativa.
 
Nel Lazio la politica d’intervento regionale in tema d’impresa sociale ha spesso perseguito logiche estemporanee ed emergenziali. È necessario, invece, introdurre logiche di sistema per superare l’approccio puramente assistenzialista. Perché i bisogni crescono e si diversificano, si fanno sempre più articolati sul territorio. In questo scenario il terzo settore, più di altri, ha le potenzialità e le caratteristiche per reagire alla crisi. La nostra convinzione è che il sociale può essere un fattore di sviluppo e il terzo settore il motore della crescita economica e di valori. Per queste ragioni abbiamo predisposto un programma strutturato di interventi con cui valorizzare il terzo settore, puntando su innovazione, organizzazione e qualità. A cominciare dalla macchina amministrativa.
 
Da qui è nato Artes (Albi registri terzo settore), l’innovativa piattaforma web accessibile da www.socialelazio.it, rivolta alle associazioni di volontariato, di promozione sociale e alle cooperative sociali, che consente una vera e propria rivoluzione in termini di snellimento delle procedure burocratiche. Con Artes, infatti, tutte le imprese sociali che si vorranno iscrivere negli appositi albi e registri regionali possono farlo solo ed esclusivamente via Internet, creando un loro profilo web. Superiamo il “vecchio metodo”, che comportava un flusso complessivo di circa 4.500 documenti cartacei in entrata e in uscita ogni anno. Da un lato, quindi, velocizziamo i tempi, rendendo immediata la comunicazione con gli uffici regionali, anche grazie a un sistema di messaggistica interno ad Artes; dall’altro creiamo le condizioni per concentrare tempo e professionalità degli uffici regionali sulla programmazione. Questo, però, è solo il primo passo.
 
Per attuare il cambiamento necessario, stiamo realizzando altri due progetti: la creazione di un Polo del sociale e l’introduzione di un Marchio di qualità dell’impresa sociale (Isq Lazio). Il primo sarà un incubatore di imprese sociali, in grado di supportare sia lo start up di nuove iniziative imprenditoriali sia il consolidamento e lo sviluppo delle imprese esistenti. Offrirà spazi logistici, servizi di consulenza, attività formative, strumenti di conoscenza del territorio, ponendosi come interscambio di idee, conoscenze e opportunità tra le imprese no profit e tra queste e le imprese profit. Attraverso l’introduzione del Marchio di qualità, invece, la Regione Lazio intende perseguire due obiettivi: qualificare l’offerta di prodotti e servizi rafforzando le competenze del capitale umano che opera nel settore e accrescere ruolo e presenza delle imprese sociali sul territorio, favorendone i processi di collaborazione e di aggregazione.
 
L’obiettivo è creare una rete di soggetti con cui razionalizzare il sistema, ampliare l’offerta e accorciare la distanza tra persone e servizi.
Tutto questo perché per noi sostenere il terzo settore vuol dire tornare a crescere insieme, giovani e adulti, istituzioni e imprese, chi ha bisogno e chi può dare risposte. Vuol dire rispondere in maniera strutturata alle molteplici sfaccettature della crisi, creando ricchezza economica e sociale, occupazione e speranza per il futuro.

Quanto è profittevole il no profit

A cominciare dalla macchina amministrativa.   Nel Lazio la politica d’intervento regionale in tema d’impresa sociale ha spesso perseguito logiche estemporanee ed emergenziali. È necessario, invece, introdurre logiche di sistema per superare l’approccio puramente assistenzialista. Perché i bisogni crescono e si diversificano, si fanno sempre più articolati sul territorio. In questo scenario il terzo settore, più di altri, ha le…

I costi della specializzazione

Certamente non si può dire che la Smart defence sia un argomento nuovo. Da alcuni anni a questa parte questa definizione ha oscillato tra alti e bassi, tra sostanza e maniera, presentandosi a volte come il silver bullet per uccidere lo scarso coordinamento e la limitata sinergia delle nazioni europee nelle loro spese per la difesa, e a volte come…

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La linea rossa che separa la violenza dalla democrazia

Un tempo, fino a circa vent´anni fa, c´era la buona abitudine dei politici di scrivere libri che illustrassero la storia delle vicende italiane. E sebbene oggi non sia più di moda farlo, l´ultimo libro di Fabrizio Cicchitto titolato “La linea rossa” costituisce la classica eccezione che conferma la regola. É bene precisarlo subito, un´eccezione di qualità. Il volume, per altro…

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cyber

Eppur si muovono (i concetti nel cyberspazio)

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Auto, per crescere serve una politica industriale green

Cosa può fare l’Italia per salvare l’industria dell’automobile, nucleo storico del nostro manifatturiero? Dopo l’annuncio da parte della Francia di voler investire ben 1,8 miliardi per la filiera dell’auto ecologica, il tema è diventato certamente più scottante.   E a porsi la stessa domanda questa mattina è stato Carlo De Benedetti, che con una lettera al Foglio chiede pubblicamente: “Perché…

Siria, Aleppo si prepara alla "madre di tutte le battaglie"

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Il Consiglio dei ministri ha esaminato il caso Ilva, relativo alle misure urgenti per la bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione territoriale di Taranto. "Il ministro dell´ambiente e della tutela del territorio e del mare - si legge in una nota di Palazzo Chigi - ha illustrato i contenuti del protocollo d´intesa sottoscritto il 26 luglio tra il ministero dell´ambiente, il ministero…

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