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Il Venezuela del presidente Hugo Chávez sta rifornendo di petrolio il regime siriano di Bashar al Assad e fa affari con compagnie siriane messe al bando dagli Stati Uniti e dall´Unione Europee. Così ribatte il quotidiano americano “Wall Street Journal”.
 
Anche il Venezuela, affermano funzionari Usa e attivisti siriani, insieme alla Russia e all´Iran, fa parte di quel gruppo di nazioni che sta cercando di frenare gli sforzi dei paesi occidentali per rovesciare Assad e rompere la sua alleanza con l´Iran. In particolare, riferisce il “Wall Street Journal”, la compagnia petrolifera venezuelana, Pdvsa, sta preparando la sua quarta spedizione di carburante verso la Siria degli ultimi ottimi mesi. Caracas sta anche aiutando Damasco acquistando energia siriana e mantenendo rapporti commerciali con due compagnie, la Banca Commerciale di Siria e Sytrol, la compagnia petrolifera di Stato.
 
Nel mese di febbraio, un reportage pubblicato dalla Reuters sosteneva che il paese sudamericano stava inviando combustibile alla Siria. Un’azione che poteva fare fallire le sanzioni internazionali contro Damasco e lanciare benzina (letteralmente) al conflitto tra il governo siriano e i manifestanti civili. Si trattava di un caricamento di diesel di basso zolfo su una navigazione venezuelana chiamata “Negra Hipólita” della petrolifera statale Petróleos de Venezuela (Pdvsa). “Negra Hipólita” ha la capacità di trasportare 47.000 tonnellate, ovvero, circa 50 milioni di merce.
 
Dopo è arrivata la conferma dal ministro venezuelano del Petrolio, Rafael Ramírez: “Siria è un paese bloccato. Ha bisogno di diesel e noi possiamo darglielo, non c´è nessuna ragione per non farlo”, aveva riportato il quotidiano El Nacional nel mese di marzo.
 
Ramírez aveva informato che la petrolifera statale venezuelana Pdvsa aveva inviato due navi con 300.000 barili ogni uno. Paura per le sanzioni internazionali? Nessuna. Per il ministro del Petrolio, il Venezuela non può determinare la propria politica estera per il timore delle sanzioni nordamericane.
 
I rapporti di scambio tra Caracas e Damasco sono cominciati nel 2010 con la firma di diversi accordi, tra cui c´era l´invio di 20.000 barili di diesel al giorno dal Venezuela alla Siria. Questo invio potrebbe essere parte di quell´accordo.
 
La Siria è un paese esportatore di petrolio. Il consumo interno era pienamente coperto con la propria produzione. Ma in questo periodo ha dovuto importare circa 100.000 barili al giorno per coprire il deficit che, ufficialmente si attribuisce all´inverno, ma alcune fonti diplomatiche sostegno che sia dovuto alla domanda militare.
 
r.m

Siria, il Venezuela invia carburante al regime di Assad

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