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Si è concluso con alcuni momenti di tensione ma senza gravi incidenti, il corteo della Fiom oggi nella Capitale.
 
Concludendo la manifestazione dei metalmeccanici il leader della Cgil Maurizio Landini, ha affermato che la Fiom è un´organizzazione seria: “Non diamo numeri e se volete sapere quanti siamo, contateci”.
Dal palco, il segretario generale della Fiom ha ribadito la richiesta al governo di convocare la Fiat per aprire una “trattativa vera” sugli investimenti da fare in Italia. “Basta chiacchiere e promesse – ha affermato Landini – vogliamo che si investa in Italia. Il governo si faccia anche garante di un piano straordinario di investimenti pubblici e privatida partendo proprio Fiat, ma anche Finmeccanica ed Alcoa. C´è il rischio che scompaiano interi settori industriali”. Sulla Fiat Landini ha aggiunto: “Non siamo solo in presenza di un brutto accordo, ma anche di un tentativo di modificare radicalmente il sistema delle relazioni sindacali”.
 
Ma poco prima del discorso del leader del discorso finale di Landini, le contestazioni della piazza hanno fatto da colonna sonora all´intero intervento del segretario confederale Scudiere, che, appena presa la parola dal palco, è stato accolto con bordate di fischi dalle tute blu della Cgil. Scudiere rappresentava oggi in piazza la confederazione per il numero uno Susanna Camusso assente oggi per un impegno negli Stati Uniti.
 
Mentre sul palco della manifestazione della Fiom scorrevano gli interventi finali del corteo nazionale dei metalmeccanici, momenti di tensione si sono verificati tra un gruppo di studenti attivisti contro la precarietà e le forze dell´ordine proprio nei pressi di piazza San Giovanni, punto di arrivo della manifestazione. Nessun incidente, solo un po´ di fronteggiamento nei pressi della Coin, situata proprio vicino a piazza San Giovanni.
 
Gli attivisti sono riusciti a raggiungere l´obiettivo, che era una delle sedi romane dell´Inps in via dell´Amba Aradam. Qui hanno srotolato uno striscione che faceva il verso all´acronimo Inps: “Inventatevi ´na proposta seria”. Al termine dell´azione, durata pochissimo, i manifestanti sono rientrati in piazza San Giovanni.
 
Nel frattempo questa mattina due gruppi di studenti delle scuole superiori di opposte fazioni politiche sono venuti alle mani, dietro il Liceo classico Augusto Righi in Via Campania, tra Via XX settembre e Villa Borghese. Tre ragazzi, tutti di sinistra, sono finiti al Policlinico Umberto I: ricoverati con un codice verde e due gialli per traumi vari, uno ha il naso rotto.
 
La dinamica dei fatti è ancora poco chiara ed al vaglio degli inquirenti. Da una prima ricostruzione sembra che non ci sia stata un´aggressione pianificata di un gruppo nei confronti di un altro, ma che i due gruppi siano venuti in contatto in strada e che ne sia scaturita una rissa.
 
In particolare, secondo le forze dell´ordine il gruppo di studenti di destra stava facendo volantinaggio vicino al Righi (tradizionalmente ´di sinistra´), quando dalla scuola è uscito un altro gruppo di ragazzi per recarsi alla manifestazione della Fiom. A quel punto le due fazioni si sono fronteggiate, c´è stata una lite e poi la rissa che ha portato al ferimento dei tre.
 
E sulla violenza è intervenuto il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti: “No a violenza intollerante e vigliacca”, sottolineando che “L`aumento delle violenze politiche che si sta registrando nell`ultimo periodo a Roma va fermato”.

Tra fischi e tensione, il corteo della Fiom

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