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Obbligo di certificazione dei bilancio; creazione di una Commissione per la trasparenza e il controllo; tetto di 5mila euro per i finanziamenti anomini da parte di privati; investimenti solo in titoli pubblici italiani: sono queste le misure principali su cui Pdl, Pd e Terzo polo si sono accordati per cercare di stringere le maglie del finanziamento ai partiti. Un testo che, si legge nella nota congiunta diffusa dai partiti, verrà sottoposto anche alle altre forze politiche. Più controlli ma nessun taglio previsto quindi alla quantità dei rimborsi, mentre i cento milioni di euro che i partiti dovrebbero ricevere a luglio slittano a dopo l´approvazione della riforma.
 
Nella nota diffusa si legge che “i rappresentanti del Pdl, Pd e Terzo Polo hanno raggiunto un´intesa sulla riforma delle regole sulla trasparenza, i controlli e le sanzioni relativamente ai bilanci dei partiti politici”. L´organo che dovrà controllare la regolarità dei conti delle forze politiche sarà la “Commissione per la trasparenza e il controllo” che sarà “composta dal Presidente della Corte dei Conti (che la presiederà), dal Presidente del Consiglio di Stato e dal Primo Presidente della Corte di cassazione o loro delegati”.
 
La Commissione “effettuerà il controllo dei rendiconti, delle relazioni e delle note integrative dei bilanci che i singoli partiti saranno tenuti a depositare entro il 15 luglio di ogni anno. Entro il 30 settembre la Commissione trasmetterà ai Presidenti della Camera e del Senato una relazione contenente l´esito dei controlli. Qualora dai controlli effettuati dalla Commissione emergeranno irregolarità, i Presidenti della Camera e del Senato provvederanno ad applicare, su proposta della Commissione, sanzioni amministrative pecuniarie pari a tre volte la misura delle irregolarità stesse”. Viene precisato inoltre che “l´attività di controllo della Commissione verrà avviata sui rendiconti relativi all´esercizio 2011”. Inoltre, è previsto che “i bilanci dei partiti saranno obbligatoriamente soggetti al controllo ed alla certificazione di società di revisione iscritte nell´albo speciale Consob”.
 
Oggi il premier Monti vedrà Alfano, Bersani e Casini per valutare l´accordo destinato a diventare legge. L´intesa sarà presentata come emendamento al decreto fiscale semplificazioni fiscali in esame alla Camera, per velocizzare l´iter.
 
Il presidente della commissione Finanze, Gianfranco Conte (Pdl), che oggi in qualità di relatore del dl fiscale ha presentato la proposta di modifica sui partiti in parlamento ha però riferito: “Dal mio punto di vista” l´emendamento al decreto fiscale sulla trasparenza e il bilancio dei partiti “deve essere dichiarato inammissibile. Io l´ho presentato in qualità di relatore, mi riservo di sentire il presidente della Camera, ma, stante le posizioni dei vari partiti, non credo sia possibile passi il vaglio di ammissibilità”.
La materia trattata dall´emendamento infatti non è affine a quella del provvedimento e solo in caso di assenso di tutti i gruppi la proposta di modifica può essere considerata comunque ammissibile: “Sembrava nella prima riunione della Commissione oggi che il consenso ci fosse e invece no. Lega e Idv sono contrari. Secondo il regolamento e la prassi consolidata quindi non è ammissibile. Mi sono comunque riservato di parlare con Fini”.
 
 
L´editoriale di Michele Ainis sul Corriere della Sera

Rimborsi ai partiti, accordo al ribasso

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