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Giancarlo Elia Valori
Il Nuovo Mediterraneo
Excelsior 1881, pp. 229,
euro 24,50
L’heartland euroasiatico è “il prossimo campo di battaglia”: questa concezione classica della geopolitica inquadra la lettura del Mediterraneo non più come mare chiuso o di frontiera, ma attraversato da linee di forza globali, lago multipolare per eccellenza. Su questo sfondo Valori conduce una dettagliata analisi delle forze politico-sociali (borghesia modernista, giovani disoccupati, islamisti, forze armate), tenendo conto delle situazioni specifiche ad ogni Paese, e individua nel polo euro-americano (non privo di tensioni interne) e in quello emergente turco i due modelli e poli gravitazionali dello sviluppo politico regionale.
 
Domenico Nania
La corsa al colle
Rubbettino, pp. 186, euro 14
Non è certo un toto-presidenza anticipato quello proposto da Domenico Nania: poche le indiscrezioni e le concessioni ai retroscenisti e ai quirinalisti, se non per la denuncia del carattere puramente strumentale dello “spauracchio” Berlusconi sul colle più alto nel 2013. Piuttosto, è una riflessione che parte dall’interno del mondo ex-An e che si allarga a considerare riforme e idee per stabilizzare l’assetto bipolare della democrazia italiana.
 
Beppe Grillo
Tutto quello che non sapete è vero
Tea, pp. 302, euro 13
Scorre molta passione negli editoriali 2006-2011 della newsletter La Settimana, punto di ebollizione della polemica e della lotta politica di questa nuova specie politica, un po’ indignata, un po’ pirata e carbonara, ma sempre con un sottofondo goliardico: specchio della modalità di impegno e partecipazione democratica che contraddistingue i nostri tempi.
 
Carlo Secchi e Antonio Villafranca (a cura di)
Global governance and the rule of the Eu
Edward Elgar, pp. 190, £ 65
È fondamentale leggere questa raccolta di saggi per capire a che punto è l’Europa nel mondo, qual è il suo posizionamento e le sue prospettive dopo il cruciale triennio che ha visto il lancio del G20, la firma del Trattato di Lisbona e il fallimento del negoziato Onu sul clima. E anche per conoscere qualcosa di “Europa 20”, la cornice strategica europea che dovrebbe fornire un nuovo modello di governance, più orientato alla crescita e quindi all’esercizio di influenza globale.
 
Aa.vv.
Dizionario del liberalismo italiano (vol. I)
Rubbettino, pp. 1063, euro 45
Il primo tomo del dizionario risponde al desiderio di rappresentare e comunicare l’identità storica del liberalismo italiano attraverso una rassegna di voci economiche, politiche e giuridiche, curate da primari studiosi tra cui Dino Cofrancesco, Luigi Compagna, Francesco Forte e Dario Antiseri.

Inchiostri di gennaio 2012

Giancarlo Elia Valori Il Nuovo Mediterraneo Excelsior 1881, pp. 229, euro 24,50 L’heartland euroasiatico è “il prossimo campo di battaglia”: questa concezione classica della geopolitica inquadra la lettura del Mediterraneo non più come mare chiuso o di frontiera, ma attraversato da linee di forza globali, lago multipolare per eccellenza. Su questo sfondo Valori conduce una dettagliata analisi delle forze politico-sociali…

Fede, riforma e società

Fede. L’uso oggi di questa parola strana sembra richiamare all’istante tanti miraggi, invero un po’ fumosi, e mai niente che abbia a che vedere con la politica. La fede – si dice – è una questione religiosa, magica, di coscienza, interagisce con la credulità che è certamente un fenomeno di psicologia sociale, forse perfino di patologia collettiva, il quale perciò…

Presto, che è tardi

La diciassettesima Conference of parties, che si è conclusa due giorni dopo la scadenza prevista, ha lasciato una grande incertezza sul suo reale esito, alimentando diverse correnti di pensiero. La presidenza della Cop17, alle 5,28 dell’11 dicembre, riportava tramite la pagina ufficiale di facebook: “Breaking news: Durban produces very positive outcomes. Second commitment of Kyoto Protocol: done. Green climate fund:…

Ma tagliare le emissioni non basta

La tappa di Durban nell’infinita serie di summit climatici si è conclusa, come era prevedibile, con la riconferma della salda convinzione delle Nazioni Unite che la più importante risposta al riscaldamento globale può venire solo da un forte accordo per tagliare le emissioni. Quello che si dimentica quasi sempre, tuttavia, è che se vogliamo risolvere i problemi quali sono nella…

Le caste all'ombra dei grattacieli

La crisi economica mondiale porterà, secondo le ultime stime degli istituti internazionali, a un calo di circa il 2% della crescita dell’economia indiana. Dovrebbe trattarsi tuttavia di un semplice rallentamento, che non andrebbe a compromettere il processo costante di espansione economica che dura da oltre un decennio, permettendo ormai a molti settori dell’economia di operare con tecnologie non importate dall’estero.…

Strategie win win tra Roma e New Delhi

Per capire l’economia indiana occorre partire dalle cifre: l’India ha chiuso l’anno fiscale 2010-2011 con una crescita del Pil dell’8,5%, in un contesto di generale aumento dei redditi e dei consumi della popolazione. Cominciano tuttavia a manifestarsi i primi segnali di rallentamento della crescita, che si riflettono soprattutto nell’indice di produzione industriale, attestatosi a metà 2011 sul 5%, dall’8% dell’anno…

Cui prodest, Mr. Cameron?

Ancora una volta l’Inghilterra si è tirata indietro di fronte alla proposta franco-tedesca e italiana di giungere ad un accordo per la revisione dei Trattati europei, convenendo entro il prossimo marzo 2012 di modificare in senso più restrittivo le norme riguardanti la gestione del bilancio degli Stati membri dell’Unione. Se guardando alla storia anche più recente non stupisce la decisione…

Outlook 2012, rischi e speranze

Il tasso di crescita dell’economia mondiale rimane relativamente soddisfacente, grazie alla spinta dei mercati emergenti e alle sorprese positive del ciclo Usa. Ma questo non compensa la situazione di recessione nella quale è già entrata l’area euro, alla quale tutto il mondo sta guardando per comprendere se vi sarà una risoluzione delle grosse tensioni fiscali attraverso una maggiore integrazione fiscale…

Fine del globalismo europeo

La banca di investimenti Goldman Sachs prevede che entro il 2050 la Cina avrà la maggiore economia del mondo, seguita da Stati Uniti ed India. Il secondo livello potrà essere occupato da Russia, Brasile e Giappone, e un terzo girone includerà Germania, Gran Bretagna e le ex-potenze economiche europee. Proprio come le città-Stato del Rinascimento furono sopravanzate e marginalizzate dalle…

Il mercato, tra lupi e agnelli

“La libertà per i lupi è la morte per gli agnelli”. Probabilmente in questa icastica citazione del politologo liberale britannico Isaiah Berlin risiede, in sintesi, la ragione della parabola discendente che attraversa il liberismo da oltre un decennio. Come noto il progetto politico europeo nasce con una mission ben definita, ossia creare una zona di libero scambio tra i Paesi…

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