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L’Italia è un paese che “si presenta sempre più sfilacciato”, “frammentato”, al punto da apparire ridotto addirittura “a coriandoli”. Con queste parole infuocate Angelo Bagnasco, cardinale e presidente della Cei ha aperto a Roma la riunione del Consiglio episcopale permanente. Non bastavano i sondaggi a cui gli italiani devono far fronte ogni giorno, no. Ora anche la Chiesa si lancia in un accorato appello a questa Italia perennemente in declino. Bagnasco menziona la “sfiducia diffusa e pericolosa” dei cittadini del Bel Paese. Poi passa in rassegna i fatti della Sapienza di Roma definendo il tutto come un “grave episodio di intolleranza”. Fin qui nulla di nuovo. Il cardinale, tuttavia, è tornato ad una delle sue attività preferite: parlare della politica italiana, delle sue decisioni, di come deve comportarsi, offrendo giudizi morali. Dopo aver ribadito il secco “no” alle unioni di fatto e all’introduzione di registri “che surrogano lo stato civile”, ha riaffermato il concetto di “famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna”. È passato poi a ricordare i 7 lavoratori morti nel disastro della ThyssenKrupp di Torino e al grande tema delle morti bianche ricordando il ruolo della politica che non può più essere quello di “limitarsi alle parole o ai provvedimenti che nascono evasivi”. Desta, invece, preoccupazione negli ambienti laici il rimettere in discussione l’aborto, argomento che anche in questa giornata non è stato tralasciato. Bagnasco ha chiesto quantomeno “l’aggiornamento di qualche punto della legge”, visto che – riprendendo quanto detto precedentemente da Ruini – con “il portato delle nuove conoscenze e i progressi della scienza e della medicina” va considerato “che oltre le 22 settimane di gestazione c’é già qualche possibilità di sopravvivenza del feto”. Se rispetto a questo argomento ci si poteva aspettare un’uscita stile cociate alla Giuliano Ferrara, il cardinale Angelo Bagnasco ha sorpreso tutti: ha esortato non a eliminare la legge 194 che regola l’aborto, quanto ad applicarla in tutto e per tutto. Oggi, infatti, la Cei ha chiesto espressamente “che si verifichi ciò che la Legge – intitolata alla “tutela della maternita” – ha prodotto e ciò che invece non si è attivato di quanto prevede, soprattutto in termini di prevenzione e di aiuto alle donne, e dunque alle famiglie”. Bagnasco, dunque, lancia un suggerimento: che “i fondi previsti dalla legge 194, all’art. 3, magari accresciuti da apporti delle Regioni, siano dati in dotazione trasparente ai consultori e ai centri – comunque si chiamino – di aiuto alla vita”. Altro che eliminazione di vittorie del passato!

Chiesa e aborto: nessun passo indietro

L'Italia è un paese che "si presenta sempre più sfilacciato", "frammentato", al punto da apparire ridotto addirittura "a coriandoli". Con queste parole infuocate Angelo Bagnasco, cardinale e presidente della Cei ha aperto a Roma la riunione del Consiglio episcopale permanente. Non bastavano i sondaggi a cui gli italiani devono far fronte ogni giorno, no. Ora anche la Chiesa si lancia…

Politica: fidarsi o non fidarsi? Questo è il problema

Sfiducia degli italiani nelle istituzioni. Oggi è uscito l’ultimo rapporto Eurispes. La ricerca è stata condotta su 1.042 cittadini: una cifra a dire il vero non poi così estesa, ma verosimilmente rappresentativa del sentire comune italiano.  Ebbene tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008 ci sarebbe stato un calo vertiginoso di fiducia verso le istituzioni. Vediamo più da…

Tutta colpa delle bollette!

I budget delle famiglie europee continuano ad essere rosicchiati da aumenti di spesa progressivi e (ahinoi) costanti. I salari galleggiano sempre sugli stessi livelli, ma l’inflazione galoppa. L’allarme viene lanciato dal Wall Street Journal che raccoglie le preoccupazioni dei cittadini del Regno unito e delle banche, frustrate dall’impossibilità di frenare la corsa al rialzo dei prezzi. Così, il potere d’aquisto resta…

Libano: quando l’orrore non ha mai fine.

Ynet, edizione online del quotidiano libanese Yedioth Ahronoth, ha pubblicato la foto di una medaglietta di riconoscimento con i dati personali di un soldato israeliano ucciso nella seconda guerra in Libano. Lo ha fatto per dimostrare che le affermazioni di due giorni fa di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, sono vere. Nasrallah, infatti, ha dichiarato, in occasione della festa dell'Ashura,…

Cosa nostra con le cose nostre.

Cosa succede dopo che un mafioso viene arrestato? Oggi a Palermo la squadra mobile ha sequestrato beni per 7 milioni di euro nell’ambito dell’operazione “Torretta”, che l’11 settembre scorso portò all’arresto di Gaspare Caravello. Questo signore, con l’aiuto della sua famiglia, gestiva e curava il patrimonio di molte altre famiglie di mafiosi, tra cui l’ormai famosissimo Salvatore Lo Piccolo. Ebbene,…

Rifugiato politico perché omosessuale

"Un immigrato extracomunitario che riceve un ordine di espulsione puo' rimanere in Italia se e' omosessuale e nel suo Stato questa condizione è perseguita penalmente". Lo ha deciso la Corte di Cassazione con una sentenza di oggi. La Suprema Corte era stata chiamata a giudicare un giovane marocchino arrivato qui in modo clandestino, e che aveva disatteso l’ordine di lasciare…

Cuffaro colpevole, ma senza aggravante

Aveva dichiarato che qualora fosse stato condannato si sarebbe dimesso. Ora ci chiediamo: lo farà sul serio? Totò Cuffaro lascerà la poltrona di presidente della Regione Sicilia? Per la dignità delle istituzioni e dei siciliani ci auguriamo vivamente di sì.aggiornamento: non c'è bisogno delle dimissioni. La sentenza ha interdetto Cuffaro dai pubblici uffici per tutta la durata della pena.

Berlusconi e Mastella: che giustizia?

Rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi ed Agostino Saccà. È stata la Procura di Napoli ha richiederlo, facendo tornare a parlare del caso delle cinque attrici segnalate dal Cavaliere al presidente di Rai Fiction. La destra vicina a Berlusconi insorge con ironia nell’udire la notizia proprio all’indomani del caso “famiglia Mastella”. In realtà, il pm Vincenzo Piscitelli, che contesta il reato…

L'Italia malata che si vende pure la salute

Che così fan tutti – per citare l’ottimo Gian Antonio Stella sul Corsera di oggi – si sapeva da tempo immemorabile. Che qualcuno si scandalizzi per le raccomandazioni “sanitarie” dei Mastellas francamente fa sorridere. Chiunque abbia mai avuto l’occasione di recarsi in un pronto soccorso ne ha avuto certezza. Tutti schedati e irreggimentati, dal primario all’ultimo assistente assunto, dalla caposala…

L’Italia del 2005 era in ginocchio. Oggi si rialza.

Perché nel momento in cui l’Istat pubblica i risultati dell'indagine campionaria sulla distribuzione del reddito e delle condizioni di vita in Italia negli anni 2005-2006, tutti i principali quotidiani online sbattono la faccenda in prima pagina senza specificare che non si riferiscono all’anno corrente? È vero che l’Italia si è impoverita negli anni addietro, così come è vero che il…

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