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Le sanzioni imposte dall’Occidente alla Russia per l’invasione dell’Ucraina “stanno funzionando” e gli Stati Uniti “stanno sostenendo” l’Unione europea davanti ai tentativi di Mosca – che “stanno fallendo” – di usare l’energia come arma. Ne è convinto Jose Fernandez, sottosegretario la Crescita economica, l’energia e l’ambiente al dipartimento di Stato americano.

Formiche.net ha partecipato questa mattina a una tavola rotonda virtuale organizzata in occasione del suo viaggio in Moldavia e Francia, nel giorno in cui è entrato in vigore il regolamento sul meccanismo di correzione del mercato in caso di picchi di prezzo del gas, il cosiddetto price cap a lungo rimandato dall’Unione europea alla luce delle divisioni interne ai Paesi membri.

Davanti a quella che è una “sfida ai nostri valori” posta dalla Russia, il sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina è “incrollabile” e continuerà “fino a quando sarà necessario” per assicurare la sovranità ucraina e la ricostruzione del Paese, assicura Fernandez. Quando parla del sostegno a Kyiv specifica di voler essere “cristallino e categorico”. Il presidente russo Vladimir Putin aveva scommesso sulla divisione dell’Occidente e dell’Unione europea in particolare, ma ha perso, continua: “Ora siamo più uniti che mai” al fianco dell’Ucraina e per “il futuro dei nostri amici ucraini”.

Il costo della ricostruzione del Paese e della sua economia era stato stimato a settembre a 346 miliardi di euro da un rapporto redatto da Banca mondiale, Commissione europea e dal governo ucraino. Erano però cinque mesi fa, e la guerra non si è fermata né tantomeno la Russia sembra disposta a ritirare le sue truppe dal territorio ucraino. Gli Stati Uniti stanno giocando un ruolo cruciale per coinvolgere alleati e partner. Nelle ultime ore è emersa la possibilità che nel nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia la Commissione europea sarebbe decisa a costringere le banche a rivelare informazioni sulle attività della Banca centrale russa. Si tratterebbe di un primo passo per valutare le opzioni sul tavolo che potenzialmente permetterebbero di usare i fondi congelato nell’Unione europea degli istituti finanziari controllati dallo Stato russo per contribuire alla ricostruzione dell’Ucraina una volta terminato il conflitto.

Chiediamo a Fernandez quanto sia importante il sostegno di Stati Uniti e Unione europea alla lotta contro la corruzione condotta dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky che tre settimane fa ha fatto un pesante rimpasto di governo davanti per sostituire alcuni soggetti accusati di varie forme di corruzione. Nelle ultime ore la giudice Vira Mykhaylenko è stata nominata nuovo capo dell’Alta corte anticorruzione dell’Ucraina. “Abbiamo incoraggiato e sostenuto le rapide azioni” intraprese da Zelensky “davanti alle accuse”, risponde Fernandez. “Come avvocato” tiene a sottolineare che la possibilità di denunciare illeciti e contrastarli è un importante segnale. “Le azioni intraprese dimostrano che il governo Zelensky è impegnato nella lotta alla corruzione”, aggiunge.

Prima di giungere a Parigi, il sottosegretario è stato a Chișinău per discutere gli impatti della guerra e dell’integrazione europea della Moldavia. Inevitabile una domanda sul futuro del Paese davanti ai timori di un colpo di Stato russo, la cui sola minaccia potrebbe rappresentare uno modo per Mosca di aumentare le fonti di preoccupazione e impegno occidentale. La società civile moldava “è determinata” sul fatto che il suo futuro è con l’Occidente, assicura Fernandez commentando il suo viaggio.

(Foto: Twitter @State_E)

Sanzioni, anticorruzione e le mosse Usa secondo il sottosegretario Fernandez

Formiche.net ha partecipato questa mattina a una tavola rotonda virtuale con il sottosegretario per la Crescita economica al dipartimento di Stato americano. Davanti alla “sfida ai nostri valori” posta dalla Russia, il sostegno all’Ucraina è “incrollabile” e continuerà “fino a quando sarà necessario” per assicurare la sovranità e la ricostruzione del Paese

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