Skip to main content

Con le dimissioni di Nancy Pelosi, è cominciata la corsa all’interno del Partito Democratico per chi guiderà il gruppo alla Camera. Nel suo intervento, la speaker uscente ha detto “è giunta l’ora che una nuova generazione guidi il caucus democratico”.

A prendere il posto di Pelosi un nome risuona con più forza rispetto agli altri: Hakeem Jeffries, congressman dell’8° distretto di New York, a Capitol Hill dal 2013. Se riuscisse, entrerebbe nella storia come prima persona di colore a ricoprire questo incarico. Il voto è previsto il 28 novembre.

Nato e cresciuto a Brooklyn, nello specifico a Crown Heights, ha raccontato che il suo “spirito di servizio pubblico” proveniva dai suoi genitori, entrambi dipendenti pubblici. La mamma era un’assistente sociale mentre suo padre lavorava come consulente statale.

Jeffries ha 52 anni e vive, sempre a Brooklyn ma a Prospect Heights, con la moglie Kennisandra Arciniegas Jeffries, anche lei assistente sociale, e i loro due figli. Ha frequentato la Binghamton University e conseguito prima un master in Politiche pubbliche alla Georgetown University e poi la laurea in Giurisprudenza alla New York University.

Per anni lavorato avvocato d’affari con clienti come Viacom Inc. e CBS, si è poi impegnato in politica a livello locale. Il suo primo incarico è stato all’Assemblea dello Stato di New York nel 2006, e il salto a livello nazionale è arrivato nel 2012, riuscendo a spodestare un congressman in carica da 30 anni per vincere il suo seggio in rappresentanza dell’8° distretto.

Sul suo pensiero politico, Jeffries si definisce un “progressista pragmatico”. È membro dell’House Progressive Caucus, un collettivo di legislatori che lavora per portare avanti un’agenda più progressista, come la riforma della giustizia penale e alloggi a prezzi accessibili.

Crede molto nella linea progressista, ma ha dichiarato che non sacrificherebbe tutto per progetti irrealizzabili. Tra le priorità della sua campagna elettorale c’è l’abbassamento dei costi per l’assistenza all’infanzia e l’assistenza sanitaria, nonché il costo dell’istruzione e dei farmaci da prescrizione.

Jeffries è un grande sostenitore della riforma della giustizia penale, essendosi impegnato per anni a correggere le disparità di condanna tra chi è accusato di traffico di crack e chi di cocaina. Ha presentato riforme sull’uso eccessivo della forza da parte della polizia dopo le morti di Eric Garner e George Floyd. Vuole misure per il controllo delle armi e più libertà di scelta per le donne in campo riproduttivo.

In una lettera indirizzata ai colleghi democratici, Jeffries ha scritto che punta a recuperare la maggioranza della Camera nel 2024: “Spero di trovare sempre un terreno di comprensione con i nostri colleghi repubblicani per offrire risultati agli americani”.

Chi è Hakeem Jeffries, probabile successore di Nancy Pelosi alla Camera

Abbassamento dei costi per l’assistenza all’infanzia e l’assistenza sanitaria, dell’istruzione e dei farmaci da prescrizione, più diritti per le donne e misure per il controllo delle armi. Vita e pensiero dell’uomo che potrebbe guidare il caucus democratico

Torna Trump. Musk per ora ha comprato l'algoritmo ma non i follower

C’è un ripetuto uso “a fini privati” del social, una visione personalistica e ombelicale che trascura clamorosamente la natura di ogni piattaforma. Il cuore pulsante dell’algoritmo non è il codice sorgente, come si potrebbe esser portati a credere, ma è la comunità degli iscritti a pompare sangue nelle arterie. Il commento di Domenico Giordano (Arcadia)

Intelligenza artificiale e diplomazia. Verso la capacità di prevedere i conflitti

Di Paola Pisano

Dagli Stati Uniti agli Emirati Arabi Uniti (e l’Italia), molti corpi diplomatici indagano sull’uso di tecnologie per orientare prima e meglio le decisioni internazionali. L’intervento di Paola Pisano, professoressa associata di Business and Innovation Management del Dipartimento di Economia e Statistica dell’Università di Torino, già ministro dell’Innovazione e digitalizzazione

 

I partiti, i profughi e la lezione storica di Mattei

Riprendere come Europa le redini del rapporto con gli stati africani, sia su nuovi piani per la ricerca di materie prime, come di investimenti per produzioni, non può che diventare la prima operazione di forte soggettualità in questa fase delicata ed in forte trasformazione della storia europea e mondiale

L'autonomia di Salvini-Calderoli può distruggere l'Italia. Scrive Sisci

È un progetto politico legittimo quello della Lega di Calderoli e di Salvini, ma che ha un impatto globale, più del crollo della Russia, perché il Mediterraneo conta più della Siberia nel mondo. Oltre alle infrastrutture fisiche, mancano quelle politiche: l’Italia è nella Ue e quindi la Lombardia o il Veneto hanno rapporti sciolti con la Germania o la Francia, ma non c’è la stessa cornice politica con Tunisia, Algeria, Turchia o Israele

Musk e l'arte di bruciare 44 miliardi in 10 lezioni

Di Gregory Alegi e Livia Alegi

Alla velocità con la quale la piattaforma di microblogging corre verso il baratro, Twitter potrebbe essere crollato prima ancora che leggiate questo articolo. Dal primo burrascoso mese con Elon Musk alla guida è già possibile trarre alcune lezioni su come distruggere un’azienda acquistata a caro prezzo. L’analisi di Gregory Alegi, storico e giornalista, e Livia Alegi

I partiti trasversali che bloccano il merito e la concorrenza

La scena politica, economica e sociale italiana è dominata da una serie di partiti trasversali che ostacolano la progressiva affermazione di una seria meritocrazia. Ecco quali secondo Luigi Tivelli

In Ucraina c’è spazio per la diplomazia? L’analisi del gen. Cuzzelli

Quanto affermato dal generale Mark Milley non ha fatto altro che suggerire una proposta presente già da tempo, l’opzione negoziale. Ma se nella teoria l’arrivo dell’inverno potrebbe essere favorevole alla soluzione diplomatica, nella pratica gli ostacoli restano numerosi e difficilmente superabili. Ad Airpress l’analisi del generale Cuzzelli

Come ha fatto il Qatar a diventare una (vera) potenza del calcio

Di Gianluca Mazzini

Pubblichiamo un estratto del libro “Qatar 2022. Un mistero mondiale” (Lupetti editore) di Gianluca Mazzini, vicedirettore di NewsMediaset, per anni inviato in Medio Oriente. Per capire come mai la Cina, con investimenti strabilianti e 1,4 miliardi di abitanti, non è riuscita a costruire una nazionale credibile. Mentre il piccolo Qatar (300mila cittadini) ha vinto la coppa d’Asia e ora debutterà nel suo primo mondiale

La CIA vista da vicino, colloquio con Leon Panetta. Il video

La CIA vista da vicino. Colloquio con Leon Panetta [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=ufKe3SS9MXQ[/embedyt] La CIA ha compiuto 75 anni. Uno dei più clamorosi successi dell’agenzia statunitense d’Intelligence per l’estero nel nuovo millennio è stata l’eliminazione di Osama Bin Laden, leader di al Qaeda e responsabile degli attentati dell’11 settembre 2001. Era il 2011 e Leon Panetta era il direttore della Cia. L’intervista…

×

Iscriviti alla newsletter