Carlos Orense Azocar rischia 30 anni di carcere negli Stati Uniti. È sospettato di gestire dal 2003 la logistica del Cartello de Los Soles, la rete di narcotraffico globale guidata dal regime venezuelano
Carlos Edoardo Orense Azocar, cittadino venezuelano di 66 anni, trascorreva giorni tranquilli alloggiando in un bed and breakfast di Casalvieri (Frosinone), quando è stato fermato lo scorso maggio con l’accusa di narcotraffico. Ieri Orense Azocar è stato estradato negli Stati Uniti e rischia una pena di 30 anni di carcere.
A dare la notizia il quotidiano El Nuevo Herald, che sostiene l’uomo sia uno dei principali operatori logistici del Cartello de Los Soles, la rete di narcotraffico del regime di Nicolás Maduro in Venezuela.
Farebbero parte di questa organizzazione criminale internazionale alcuni dei più influenti uomini del governo venezuelano, tra cui il numero due del Partito Socialista Unito del Venezuela (Psuv), Diosdado Cabello, sanzionato dal Dipartimento di Stato americano.
Il mandato di arrestato contro Orense Azocar è stato emesso dalla Corte distrettuale di New York perché l’uomo sarebbe un importante imprenditore nel settore petrolifero e alimentare, ricercato per aver movimentato ingenti quantitativi di cocaina tra i Paesi latinoamericani, tra cui Colombia, Repubblica Dominicana e Messico, con l’aiuto di milizie armate, grandi navi commerciali e anche un sommergibile, come ha scritto il giornalista Cosmo de la Fuente.
Orense Azocar lavorava con Pedro Luis Martín Olivares e Hugo “El Pollo Carvajal”, che dice di essere in possesso di un’informazione segreta tra il Movimento Cinque Stelle e il regime venezuelano. Secondo il Nuevo Herald Orense Azocar “è l’uomo che gestisce la logistica del cartello, che muove la droga, per il settore che guida Cabello”. Partecipa nelle operazioni della rete di narcotraffico dal 2003 e amministra circa il 40% delle 40 tonnellate di droghe che spedisce il cartello ogni mese.
Orense Azocar ha lavorato alla dogana dell’Aeroporto Internazionale di Maiquetía, vicino a Caracas, ed è stato direttore dell’unità di contro intelligence del Servizio Bolivariano di Intelligence Nazionale, accusato di narcotraffico dalla Procura di Miami dal 2015. Secondo il Nuevo Herald, l’uomo era responsabile del coordinamento degli invii all’estero e i movimenti di denaro nelle transazioni internazionali.
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