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Roberto Viola, direttore generale della  Dg Connect della Commissione Europea sarà ospite di Task Force Italia giovedì 10 febbraio. Si confronteranno con lui il presidente Valerio de Luca, la vice-presidente Dina Ravera e gli autorevoli Membri Tfi: Elena Bottinelli Antonio De Palmas Gianmarco Montanari.  Coordina: Giorgio Rutelli, direttore Formiche.net. Si tratta di una iniziativa molto importante e attuale che consentirà di approfondire il ruolo della Commissione europea nell’attuale scenario di trasformazione digitale e transizione ecologica. Cercherò di toccare brevemente alcuni degli argomenti chiave che animeranno il dibattito.

La pandemia di Covid e la risposta dell’UE articolata attraverso l’iniziativa decennio digitale europeo offrono a tutti noi opportunità incredibilmente interessanti per diventare agenti di cambiamento. Il decennio digitale riguarda essenzialmente l’emancipazione di persone e aziende in un futuro digitale centrato sull’uomo e teso alla sostenibilità e prosperità.  Alla luce anche della nostra missione di consentire a ogni persona e a ogni organizzazione del pianeta di ottenere di più, Microsoft ha accolto con grande entusiasmo la visione dell’UE, consapevoli che in ogni tipo di cambiamento il passaggio dai proclami ai fatti ha bisogno di un dialogo aperto, della condivisione delle migliori pratiche e, soprattutto, di un approccio di partenship per l’innovazione.

Da europei, abbiamo beneficiato della leadership dell’Ue nel risolvere le sfide globali attraverso un approccio incentrato al miglioramento della vita dei cittadini europei. E come azienda, Microsoft ha interpretato la sua partnership e il suo profondo impegno con l’Europa, su questioni centrali come la privacy e la compliance in generale, ridefinendo il modo in cui pensiamo, progettiamo e forniamo il cloud e le tecnologie collegate. I nostri impegni a mantenere e processare i dati dei nostri clienti europei in Europa attraverso il EU Data Boundary e i nostri approcci alla conformità al Gdpr più in generale, sono solo due dei molti esempi di come l’Europa abbia contribuito a stabilire una direzione che le aziende globali hanno abbracciato.

IL DECENNIO DIGITALE DELL’UE

La Commissione propone un compass digitale che si sviluppa attorno a quattro punti cardinali:

1)  competenze digitali diffuse

2) digitalizzazione dei servizi pubblici

3) infrastrutture digitali sicure, efficienti e sostenibili, e

4) trasformazione digitale delle imprese. Le quattro direttrici sono realizzabili attraverso un sistema di obiettivi, governance e progetti che combinano investimenti dell’Ue, degli Stati membri e del settore privato.

Per supportare questo impegno, Microsoft si è attivata attraverso una serie di aree di interesse, in cui la nostra esperienza e le nostre capacità possono offrire opportunità uniche di collaborazione.  Attraverso la nostra iniziativa Tech fit for Europe, abbiamo ulteriormente allineato  la nostra attenzione sugli specifici assi del Digital Compass: technology for Skills and Jobs, Technology for Green Growth e Technology for Inclusion.

DISPOSITIVO DELL’UE PER LA RIPRESA E LA RESILIENZA (RRF) 

Il Rrf dell’Ue fornisce il “carburante” per alimentare il decennio digitale. Il Rrf  è progettato per mitigare l’impatto economico e sociale della pandemia e rendere le economie e le società europee più sostenibili, inclusive, resilienti e meglio preparate per le sfide e le opportunità delle transizioni verde e digitale, attraverso forme di collaborazione sempre maggiore e un utilizzo profondo dell’innovazione e della tecnologia digitale.

Negli ultimi due anni, Microsoft ha supportato i governi di tutta Europa per continuare a soddisfare le esigenze dei loro cittadini davanti a nuove sfide. La dedizione e l’impegno dei dipendenti pubblici hanno permesso ai governi di cambiare i modi di operare in modo rapido ed efficace, portando gli approcci digitali al centro del funzionamento dei vari dipartimenti e della erogazione dei servizi pubblici.  In un momento di accresciute necessità e centralità della funzione pubblica, è fondamentale che i governi mantengano lo slancio verso la trasformazione digitale, non solo per fornire servizi allineati alle nuove aspettative dei cittadini, ma anche per consentire di utilizzare le proprie risorse in modo più efficiente.

SALUTE DIGITALE

Di fronte al Covid, il settore sanitario ha dimostrato di essere uno dei pilastri più importanti del nostro ecosistema globale richiamando massicci livelli di investimenti e attenzione.  Seppure sia sempre stata chiara la centralità dei sistemi sanitari forse mai prima d’ora la sanità ha mostrato su scala globale di quanta agilità, scalabilità e innovazione ci sia bisogno per fornire un supporto sicuro, efficace e tempestivo alle persone, spesso più vulnerabili.

Abbiamo fatto grandi progressi scientifici, forse impensabili all’inizio della pandemia, ma il lavoro è in realtà solo all’inizio, e ora è il momento per il settore sanitario, i governi, il settore tecnologico, i medici, i ricercatori e i pazienti, di  capitalizzare le lezioni, l’energia e l’entusiasmo degli ultimi due anni e abbracciare pienamente la tecnologia. Tutto questo deve e può essere fatto senza compromettere la  privacy, la sicurezza e la fiducia.

Che si tratti di utilizzare applicazioni digitali per tracciare e gestire le catene di approvvigionamento, consentendo al personale clinico di dedicarsi ai pazienti, o di adottare la tecnologia per consentire agli specialisti di supportare il personale medico locale da remoto, il settore sanitario sta integrando stabilmente nuovi approcci digitali, inclusa l’intelligenza artificiale, nei propri modelli operativi.

IDENTITÀ DIGITALE

Tra le innovazioni che più profondamente ci hanno aiutato e si sono radicate nel nostro quotidiano durante la pandemia c’è senz’altro la diffusione su larga scala di applicazioni e certificati basate sull’Id digitale.

L’identità digitale è stata una traiettoria di sviluppo importante per molti anni, ma è diventata una vera priorità durante la pandemia. Ciò che abbiamo imparato in questo campo è che i governi più smart hanno messo al centro della tecnologia e del rapporto col cittadino il principio di fiducia. Senza questa fiducia, l’identità digitale non avrebbe potuto avere l’impatto e la diffusione che ci sta aiutando durante il Covid e continuerà a definirci come cittadini digitali.

In Microsoft, crediamo che ci siano cinque principi guida che dovrebbero essere applicati all’Id digitale:

1) la tecnologia deve essere sicura e affidabile

2) la privacy deve essere protetta e le persone devono mantenere il “controllo” sui loro dati

3) la tecnologia deve essere inclusiva, equa e facile da usare

4) la tecnologia deve essere “controllabile”

5) la tecnologia deve essere “responsabile dal punto di vista ambientale”

La trasformazione digitale del settore pubblico passa direttamente attraverso la diffusione e il successo dell’identità digitale; si tratta di un tema cruciale per la politica, i fornitori di tecnologia e i cittadini, e anche in quest’ambito il Digital Compass europeo deve rappresentare il principale strumento di accelerazione e integrazione.

CONCLUSIONE

Il nuovo decennio digitale disegnato dalla Commissione offre alla società e alle economie europee un’opportunità unica di trasformazione profonda, ma stabilmente radicata sulle basi e i valori che fondano l’Ue. Si tratterà in prima battuta di consolidare e accelerare gli enormi sviluppi che il Covid ha imposto alla trasformazione digitale della società europea. Come in tutti i grandi progetti di cambiamento il come si opera è altrettanto importante del cosa si vuole ottenere.

L’Europa si è costruita una meritata e solida reputazione di sistema economico aperto attraverso la garanzia di parità di condizioni di accesso in un sistema di regole certe finalizzate a ottenere i migliori risultati possibili per cittadini e imprese. In un mondo sempre più interconnesso e globale, il successo dell’Europa è il successo mondiale. Microsoft per decenni è stata profondamente radicata e impegnata a raggiungere questi obiettivi e continueremo a essere a fianco dell’Europa nello sfruttare le opportunità della trasformazione digitale ora e in futuro, sulla base dei veri e profondi valori europei.

Antonio De Palmas

Come diventare agenti di cambiamento nel decennio digitale dell'Ue. Scrive De Palmas (Microsoft)

Di Antonio De Palmas

L’intervento di Antonio De Palmas, vice president Global Market Development Public Sector di Microsoft che anticipa i temi dell’appuntamento di Task Force Italia di giovedì 10 febbraio con Roberto Viola, direttore generale della  Dg Connect della Commissione Europea

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