“Cina, cultura, clima e Covid”. Queste sono le “quatto C” identificate dal nuovo segretario della Marina degli Stati Uniti, Carlos Del Toro, come le sfide vitali che il servizio navale (che comprende la Us Navy e il corpo dei Marines) dovrà affrontare nel prossimo futuro. Ufficiale di marina in pensione, Del Toro ha trascorso 26 anni in uniforme, anche al timone di un cacciatorpediniere lanciamissili. Nel corso del messaggio inviato oggi alla forza navale a stelle e strisce, l’ex-ufficiale ha ribadito di essere un uomo d’azione: “Mi sforzerò di essere diretto e trasparente con voi su quanto dobbiamo realizzare insieme”

IL PERSONAGGIO

Nato all’Avana, Cuba, Carlos Del Toro ha prestato giuramento come 78° segretario della Marina il 9 agosto scorso. Laureato all’Accademia navale degli Stati Uniti nel 1983, tra i suoi incarichi ha anche servito come primo comandante della Uss Bulkeley, cacciatorpediniere lanciamissili-guidati della classe Arleigh Burke, supervisionandone la costruzione e l’introduzione in line con la flotta.Ha anche servito come program manager per lo Space and naval warfare command. Ritirato dalla Marina, Del Toro ha fondato SBG Technology Solutions, azienda coinvolta nei programmi di difesa relativi a costruzioni navali, intelligenza artificiale, cybersicurezza e sistemi spaziali.

CINA

Per Del Toro la priorità assoluta è una sola: la Cina. “Scoraggeremo con ogni mezzo l’aggressione della Cina, proteggeremo la nostra sicurezza nazionale e preserveremo la pace internazionale” ha scritto il nuovo sottosegretario nel suo documento programmatico. Del resto, è proprio nel dominio marittimo che la Cina ha sferrato la sua offensiva più netta alla supremazia degli Stati Uniti, addirittura superando per numero di unità la flotta Usa. Sebbene questa superiorità numerica sia stata acquisita tramite naviglio sottile, che impallidisce di fronte alla potenza delle unità a stelle e strisce, il messaggio di Pechino è stato recepito forte e chiaro da Washington. “Non permetteremo all’ascesa della Cina di sfidare la superiorità militare degli Stati Uniti”, ha ribadito Del Toro.

CULTURA

“Ogni marinaio e marine di ogni etnia, genere e religione deve essere trattato con dignità e rispetto reciproco; solo questo assicura alla forza navale la prontezza al combattimento “. Ha affermato Del Toro riferendosi al capitolo “cultura” delle sue “quattro C”. Quella dell’integrazione è una battaglia molto cara al nuovo sottosegretario, la cui famiglia si è rifugiata da Cuba negli Stati Uniti nel 1962. Lo stesso Del Toro è solo il secondo ispano-americano a servire come capo del dicastero navale degli Stati Uniti. Durante il suo periodo come comandante della Uss Bulkeley, Del Toro ha supervisionato l’integrazione delle donne nell’equipaggio su una delle prime navi da combattimento della Us Navy a prevedere un equipaggio di sesso misto.

CLIMA

Nel suo documento, Del Toro registra quanto, nel prossimo futuro, il cambiamento climatico diventerà un fattore che complicherà ulteriormente non solo lo scenario geostrategico, ma la stessa capacità operativa delle Forze armate, dalla manutenzione delle installazioni agli schieramenti fuori area. “Elaborare soluzioni che mitighino i danni climatici – ha scritto Del Toro – significa assicurare alle nostre forze militari il successo operativo, mantenendo intatto il nostro vantaggio competitivo sugli avversari”.

COVID

Sul fronte Covid-19, Del Toro è stato netto: “Se non siamo vaccinati, non siamo schierabili; e se non siamo schierabili, non siamo pronti al combattimento”. Per questo una delle prime decisioni del nuovo sottosegretario è stata quella di vaccinare con rapidità ogni marinaio e marine del servizio navale, allineandosi pienamente alle misure previste dal Pentagono per tutte le Forze armate degli Stati Uniti. “La sicurezza e il benessere del personale saranno sempre di primaria importanza – ha sottolineato Del Toro – e la Marina e il corpo dei Marines faranno ogni sforzo per sconfiggere il flagello del Covid”.