Skip to main content

“How Can We Govern Europe?”, che organizziamo per il settimo anno, è il più importante e strutturato degli appuntamenti con cui, nel corso dell’anno, accendiamo i riflettori sulle principali questioni europee. Questo non è infatti l’unico evento sul quale concentriamo gli sforzi per alimentare, con il contributo del mondo accademico e di prestigiosi think tank, il confronto tra i principali attori delle istituzioni, italiane ed europee, e gli stakeholders, come le aziende e i cittadini. Non ho remore a sostenere che, per quanto riguarda l’Unione europea, questo è certamente uno degli eventi più importanti che si svolgono in Italia.”
Racconta così di direttore di Eunews.it Lorenzo Robustelli “How Can We Govern Europe?” che si terrà il  3 dicembre on line su https://www.eunews.it/hge.
Organizzato da Eunews.it in collaborazione con l’Ufficio in Italia del Parlamento europeo e con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, il convegno è giunto alla sua VII edizione e per la prima volta si terrà interamente online.
Il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, il ministro per gli Affari europei Vincenzo Amendola, il titolare delle deleghe per il Sud Giuseppe Provenzano sono tra i principali relatori che alimenteranno il dibattito sulle più importanti questioni all’ordine del giorno nell’agenda dell’Unione Europea. Dibattito a cui parteciperanno anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e le ministre Lucia Azzolina, Teresa Bellanova e Paola Pisano e parlamentari europei, dirigenti della Commissione Ue, esponenti del governo nazionale, del mondo accademico e di quello produttivo.

“Il Recovery Fund, il Green Deal, la rivoluzione digitale- spiega Robustelli- che, causa Covid, ha subito un’accelerazione nell’ambito del lavoro, della formazione e dell’istruzione, e ancora il ruolo dell’agricoltura, la ricerca medica e farmaceutica: sono questi i temi sui cui si focalizzeranno i 6 panel in programma, con il comune leitmotif della necessità di trovare una via di uscita dalla pandemia da coronavirus e dai devastanti effetti sociali ed economici che ha generato.

Sull’Unione europea- conclude il  direttore di Eunews.it-   c’è poca informazione in Italia, e spesso quella poca è confusa. Noi lavoriamo con pazienza per spiegare quel che accade davvero, senza posizioni politiche preconcette se non quella che di Unione c’è forte bisogno. E’ un’avventura, nata otto anni fa, che si sta consolidando, è che è stata lungimirante, perché da decenni il dibattito sull’Unione e nell’Unione no era stato vivace e centrale come negli ultimi anni. In questo ambito noi ci siamo ritagliati uno spazio, oramai riconosciuto dai lettori ed apprezzato dalle azienda, alle quali forniamo servizi di informazione specializzata e occasioni di approfondimento e confronto.”

HGE7, torna il 3 dicembre il più importante evento italiano sugli affari europei

"How Can We Govern Europe?", che organizziamo per il settimo anno, è il più importante e strutturato degli appuntamenti con cui, nel corso dell’anno, accendiamo i riflettori sulle principali questioni europee. Questo non è infatti l’unico evento sul quale concentriamo gli sforzi per alimentare, con il contributo del mondo accademico e di prestigiosi think tank, il confronto tra i principali…

npl

Terremoto in Unicredit, passo indietro di Jean-Paul Mustier

Il manager francese alla guida dell’istituto dal 2016 ha annunciato di non volersi ricandidare e di lasciare la banca alla scadenza naturale del mandato, il prossimo aprile. Differenze di vedute con il board sul piano industriale dietro l’addio e forse lo zampino di Mps. Ma i numeri premiano comunque la sua gestione

L'altro virus. Se la politica dimentica la povertà

A nove mesi dall’inizio dell’emergenza, la vita istituzionale del Paese è in stallo, il Parlamento ridotto a seggio elettorale permanente. Fuori da quei palazzi, inascoltati, aumentano i poveri e gli emarginati. Il commento di Raffaele Reina

Descalzi incontra Serraj. L'Eni al fianco dei libici

Visita dell’amministrato delegato dell’azienda italiana in Libia: incontri che vanno oltre al piano del business, e confermano il ruolo centrale dell’Eni nel futuro del Paese

Droni, missili ed elicotteri. Tutte le armi sulla nave dell'Iran (costruita in Italia)

Ci sono i missili che abbatterono il Global Hawk americano sullo stresso di Hormuz, i droni che colpirono (forse) i siti petroliferi saudita e missili da crociera derivati da assetti cinesi. Ecco tutti gli armamenti a bordo della “Shahid Roudaki”, la nave-cargo costruita in Italia e ora in dotazione alle Guardie rivoluzionarie dell’Iran

Cipolletta

Next Generation Eu, attenzione ai conflitti di competenza. Il monito di Cipolletta

“I ministeri non devono essere bypassati”. Formiche.net ha intervistato l’economista e presidente di Assonime Innocenzo Cipolletta, che si è detto perplesso sulle ipotesi circolate in queste ore a proposito della governance per il Recovery Fund pur riconoscendo come il governo abbia fatto bene a porre il tema dell’organizzazione e del metodo

Se la finanza si fa big data. Le conferme di S&P, Euronext e Lvmh

Movimenti, m&a e passaggi di top manager verso realtà innovative e digitali confermano lo scenario delineato dal commissario Consob, Paolo Ciocca. I casi S&P, Borsa-Euronext e Lvmh

Il Capitano del centrodestra? Berlusconi. Parla Bernini (Fi)

Di Federico Di Bisceglie

La senatrice capogruppo di Forza Italia smentisce una frattura nel centrodestra e uno scostamento della maggioranza, il voto sul bilancio è “un assist al Paese”. Berlusconi però si è dimostrato il “capitano” della coalizione. Di Maio? Timeo danaos et dona ferentes

Perché Teheran accusa l’opposizione per la morte della scienziato

Di Gabriele Carrer ed Emanuele Rossi

Per l’assassinio mirato dello scienziato Fakhrizadeh, responsabile del programma nucleare iraniano, Teheran accusa Israele e il gruppo di opposizione Mek. Ma la tesi del regime è debole. Ecco perché

Etiopia, perché (per ora) l'Europa non toccherà palla. Parla Sanguini

“Il Mediterraneo purtroppo è un mare di scintille, ciò che è certo è che in Italia e in Europa abbiamo una presenza eritrea ed etiopica molto consistente, che per decenni è stata la testa pensante dell’Etiopia. Ripercussioni sotterranee, magari non evidenti, comunque potranno esserci”. Conversazione con Armando Sanguini, già ambasciatore italiano in Tunisia e Arabia Saudita

×

Iscriviti alla newsletter