Skip to main content

Molte attività produttive hanno già chiuso, si pensi alla filiera del turismo e della ristorazione, altre restano aperte riducendo drasticamente o azzerando il fatturato. Nel primo caso i costi fissi continuano a correre, nel secondo a quei costi si sommano anche quelli di gestione, ivi compreso il pagamento dei collaboratori. Senza un immediato intervento tutte queste attività finiranno con il non riaprire o per chiudere. Ciò provocherà il non pagamento dei fornitori, avviando così una catena di fallimenti. Quando questa emergenza finirà, pertanto, non solo non è scontato che tutti riaprano, ma è sicuro che molti produttori si troveranno già fuori dal mercato.

Rimedi possibili e convenienti:

1. Prevedere un ben più ampio ed esteso rinvio dei pagamenti all’erario e alla previdenza. Valga per tutti, come per tutti valgono le restrizioni.

2. Il rinvio non è una cancellazione, mentre la pretesa a fronte di una impossibilità farebbe divenire inesigibili le somme, cancellandole.

3. Ciò eliminerebbe un aggravio, ma non risolverebbe il problema: occorre intercettare l’enorme liquidità creata dalle decisioni della Banca centrale europea (a parte gli 870 miliardi per acquisto titoli ve ne sono 3mila messi a disposizione delle banche, a tasso negativo).

4. Il rischio che corriamo è che quella liquidità scorra potente nei tubi, ma non siano in funzione i rubinetti per portarla ai soggetti produttivi. Il che indebolirebbe l’intero sistema Paese.

5. Occorre che lo Stato offra direttamente garanzia per i prestiti bancari necessari a coprire i costi di gestione e le obbligazioni verso fornitori, così come esistenti già nei primi due mesi dell’anno, o maturati a fronte di contratti o costi successivi. Almeno fino a giugno. Meglio se per l’intero 2020.

6. Le garanzie dovrebbero consentire l’attivazione di finanziamenti a lunga scadenza. Toccherà a ciascun operatore economico onorare quei debiti. La garanzia non è un costo immediato e facilita l’apertura dei rubinetti. Anche per i casi che, nel tempo, evidenzieranno incapacità di onorare gli impegni presi il costo per la collettività sarebbe imparagonabilmente minore di quello che altrimenti nascerebbe dalle chiusure che certamente ci sarebbero, perché non solo farebbero venire meno la produzione di ricchezza, ma azzererebbero (non solo rinvierebbero) il gettito fiscale.

7. Questo approccio cancella l’ipotesi delle nazionalizzazioni, che oltre a lacerare l’intero tessuto connettivo della libera impresa porterebbe a sommare i costi di acquisizioni a quelli delle croniche perdite di gestione. Il caso Alitalia, purtroppo, ne è il fin troppo evidente esempio.

8. La ripartenza sarà una stagione di crescita, se si sarà capaci ora, subito, di non perdere il patrimonio di imprenditori e lavoratori, mai come oggi non solo sulla stessa barca, ma anche sulla sola che possa portare l’Italia a navigare con forza nel futuro.

Come ripartire evitando il virus delle nazionalizzazioni. Gli 8 punti della Fond. Einaudi

Di Giuseppe Benedetto

Molte attività produttive hanno già chiuso, si pensi alla filiera del turismo e della ristorazione, altre restano aperte riducendo drasticamente o azzerando il fatturato. Nel primo caso i costi fissi continuano a correre, nel secondo a quei costi si sommano anche quelli di gestione, ivi compreso il pagamento dei collaboratori. Senza un immediato intervento tutte queste attività finiranno con il…

(Com)prendere per la metamorfosi

Muoversi nel campo filosofico (Philos + Sophia) (1) di realtà, “filosofare” significa, nel nostro progetto di civiltà, contaminare per fecondare l’intelletto nel sentimento e il sentimento nell’intelletto. La filosofia non è semplicemente eros o agape o bhakti o prema. È il tipo di sophia (…) contenuto nell’amore originario … E la saggezza evolve quando si ha coalescenza fra l’amore per…

Covid-19, perché si è suicidato il capo delle finanze dell'Assia, in Germania

La crisi prodotta dall’epidemia del nuovo coronavirus SarsCoV2 crea nelle leadership chiamate a prendere decisioni pressioni pazzesche. Sulle spalle dei decisori politici ci sono il futuro dei cittadini — sia in termini medico-sanitari, sia sotto l’aspetto economico. E sono messi in ballo i sistemi multilaterali come l’Ue. Lo ha fatto notare sabato il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte: “L'Unione europea ha…

Covid-19, diritto alla sicurezza o diritto alla privacy? La guida di Barbara Carfagna

[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=PPvMAjiKCKU[/embedyt] Quanto la paura può farci accettare misure invasive della nostra privacy in casi di emergenza? Barbara Carfagna spiega perché è importante scegliere bene adesso quello che vogliamo essere...

Il Forlanini può essere riconvertito per la lotta al Covid-19. L'opinione di Panizza

Si susseguono eventi distruttivi ai quali la nostra società, moderna e tecnologica, non riesce ad anteporre previsioni concrete. I terremoti, le inondazioni, la più recente pandemia di coronavirus dimostrano che le condizioni di normalità possono “saltare” da un momento all’altro. Senza proiettare i nostri ragionamenti verso gli scenari catastrofici legati agli effetti del troppo repentino cambiamento climatico, non si possono…

Un appello per rimettere in moto l'Italia

La Corea del Sud ha contenuto il virus Covid-19 senza bloccare l’intero Paese. Da seconda Nazione al mondo con più contagi ha ora poco più di un decimo di quelli accertati in Italia. La diffusione del virus è tenuta sotto controllo con un grande numero di test mirati, isolamento dei soggetti positivi e loro tracciamento attraverso la geolocalizzazione. Il contenimento…

Perché New York rinvia le primarie e litiga con Trump

Il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo ha posticipato al 23 giugno le primarie, che erano previste il 28 aprile. "Non è sicuro far radunare tanta gente", spiega Cuomo, nell’annunciare la decisione. A questo punto, è chiaro che la corsa alla nomination democratica non si chiuderà prima di giugno. Quella repubblicana è matematicamente decisa: Donald Trump ha la…

Allarme Sud (e non solo). Perché gli 007 si occupano di disagio sociale

La pandemia può generare una crisi economica capace di determinare rivolte diffuse nel Sud ovvero favorire, come ha spiegato l’ex Procuratore Pignatone, un ruolo di crescente influenza per le mafie? Con l'epidemia del coronavirus il problema del disagio sociale potrebbe diventare drammatico. Per cercare di comprenderlo nella sua effettiva importanza, dovremmo cercare di essere lucidi, unendo i punti rilevanti per…

Conte, Gualtieri e l'Ue. Due parti in commedia? L'analisi di Pennisi

Le ore del negoziato europeo per risorse addizionali (si chiamino “Coronabond” o in altro modo) scoccano, e passano, dato che il Consiglio europeo del 26 marzo ha dato due settimane all’Eurogruppo (composto dai ministri dell’Economia e delle Finanze dei 19 Stati dell’unione monetaria) per giungere ad una soluzione. Nonostante le geremiadi di politici ed editorialisti italiani, ciò deve essere considerato…

In Europa cominciano a volare i piatti. Il commento di Ocone

Certo, fa un po’ effetto vedere Giuseppe Conte e Romano Prodi, forse perché “scavalcati” da Mario Draghi, dire, o accennare, più o meno le cose che fino a un mese fa venivano contestate ai “sovranisti”. Cioè che l’Unione europea, così come è, non solo è destinata a fallire ma è anche un progetto che, oltre ad aver fatto già tanti…

×

Iscriviti alla newsletter