Alla vigilia del 2 giugno, Festa della Repubblica, per le autorità e i vertici di tutti i settori pubblici e privati del Paese, intervenire al tradizionale ricevimento nei giardini del Quirinale non è soltanto una formalità del protocollo istituzionale, ma la conferma dell’ adesione ai principi costituzionali ed un reciproco riconoscimento di ruoli e responsabilità. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Archivi
Ucraina, Israele e Sud globale. A cosa punta il G7 italiano secondo l'amb. Checchia
Conversazione con l’ex ambasciatore italiano in Libano, presso la Nato e presso le Organizzazioni Internazionali Ocse, Esa, Aie: “Al G7 ci sarà uno storico accordo con la firma in Italia tra Joe Biden e Volodymyr Zelensky del patto di sicurezza tra Usa e Ucraina”. Il lavoro in sinergia tra i grandi della terra darà forza anche al Piano Mattei per l’Africa
2 giugno, le due sfide delle Forze Armate e il ritorno della conflittualità. Scrive l'amm. Sanfelice di Monteforte
Il 2 giugno le Forze Armate dovranno mostrare al nostro popolo e ai nostri alleati le loro capacità e la determinazione di tenerci al di fuori della tempesta perfetta che è sempre più vicina, anche se non tutte le nuove capacità potranno essere mostrate al pubblico. Il commento dell’ammiraglio Ferdinando Sanfelice di Monteforte
Perché Meloni non dovrebbe sottovalutare le parole di Zuppi. La versione di Sisci
La Chiesa ha contribuito a rinsaldare i governi della penisola nell’ultimo secolo. Mussolini si “comprò” la Chiesa con i Patti Lateranensi del 1929, la Chiesa fece poi il partito che resse l’Italia per mezzo secolo dopo la Seconda guerra mondiale, la Dc, e il cardinale Ruini sostenne Berlusconi per circa un ventennio. Forse oggi Meloni dovrebbe quindi essere prudente nel dialogo con Zuppi. Il commento di Francesco Sisci
Così anche in Europa la destra può farsi governo. Le parole di Meloni dal palco di Roma
Sullo sfondo di queste elezioni europee, la possibilità di un governo politico, dopo anni di larghe intese, così come è accaduto in Italia dopo le scorse elezioni politiche. Cosa ha detto la presidente del Consiglio nel suo discorso di chiusura della campagna elettorale da Piazza del Popolo
Può l'Ucraina vincere con la guerra difensiva? Risponde il generale Jean
Taluni affermano che l’Ucraina non può “vincere” con una guerra solo difensiva, a parer mio la sola compatibile con le sue risorse umane e materiali. Vietnam e Afghanistan sono esempi al riguardo. L’analisi della situazione sul campo del generale Carlo Jean
No Tarquinio, abbiamo bisogno di più Nato non di smantellarla. Il commento di Arditti
La guerra non è un rischio da scongiurare, poiché è già iniziata da tempo. L’illusione pacifista, improntata ad un buonismo diplomatico tanto genuino quanto ingenuo, non è materiale spendibile in un mondo globale nel quale l’assenza di equilibrio sarà regola per lungo periodo. Il dovere delle classi dirigenti è comprenderlo per tempo
La propaganda di Hamas indebolisce Israele. E sulle armi contro la Russia... La versione di Gruppioni
Di ritorno da una missione in Israele, la deputata di Italia Viva racconta a Formiche.net la sua esperienza facendo un punto della situazione sul conflitto e cercando di scardinare la retorica di Hamas. I terroristi vogliono isolare Israele facendolo apparire come carnefice agli occhi della comunità internazionale, sabotando gli Accordi di Abramo. Ma ci si dimentica del 7 ottobre. Usare le armi contro la Russia? Serve cautela: si rischia l’escalation
Sul Tevere galleggiano pesci morti. Il libro di Giuseppe Fiori
Siamo a Roma. Dentro un’intrigante storia di misteriosi furti e sparizioni, costellata da tipi apparentemente normali. Italiano standard e romanesco in continuo montaggio alternato. È il caleidoscopico mondo del commissario Omar Martini nell’ultimo romanzo dell’ex commissario (vero) e scrittore Giuseppe Fiori, “È scomparso mio nonno” (Robin Edizioni). Ecco una anticipazione per gentile concessione dell’editore (E.C.)
La guerra ibrida all'Europa non si ferma. Ma gli strumenti di difesa ci sono
Con l’avvicinarsi delle elezioni si moltiplicano le campagne di disinformazione da Russia, Cina, Iran. Sgominata anche una società con sede in Israele. L’obiettivo è influenzare l’opinione pubblica, ma il successo sembrerebbe limitato. Alle aziende viene tuttavia richiesto uno sforzo in più