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Giorgia Meloni in Tunisia ha ribadito che l’asse tra Roma e Tunisi è solido, e può avere ampi margini di miglioramento grazie al Piano Mattei e alla eccellente cooperazione bilaterale, con riferimento alla dichiarazione congiunta sulle attività di cooperazione allo sviluppo firmata a gennaio. All’aeroporto internazionale di Tunisi-Cartagine è stata accolta dal Primo Ministro tunisino, Sarra Zaafrani Zanzri, dal Governatore di Tunisi, Imed Boukhris, e dall’Ambasciatore d’Italia a Tunisi, Alessandro Prunas. Al Palazzo presidenziale di Cartagine è stata ricevuta dal Presidente della Repubblica di Tunisia, Kais Saied.

Qui Cartagine

Nel corso dei colloqui grande attenzione è stata dedicata al settore idrico e a quello agricolo, che si concretizzano nel progetto Tanit per l’impiego di acque reflue per il recupero di terreni agricoli e alla prossima creazione di un centro di formazione agricola a vocazione regionale. L’incontro, spiega una nota di Chigi, è stata l’occasione per fare il punto sull’eccellente cooperazione in materia migratoria e sull’impegno comune nel contrastare le reti criminali di trafficanti di esseri umani e allo stesso tempo promuovere vie legali di migrazione anche nel contesto del Processo di Roma.

Inoltre Meloni e Saied hanno discusso di energia, “condividendo come Italia e Tunisia siano snodi strategici per mettere in comunicazione il potenziale di produzione energetica dell’Africa e la domanda crescente dell’Europa”. L’elettrodotto Elmed, come è noto, rappresenta una infrastruttura strategica per Italia, Tunisia e Ue. Tra 24 ore altra tappa significativa in Turchia, dove verrà ricevuta da Recep Tayyip Erdogan.

Piano Mattei e Italia globale secondo Menia

L’incontro a Cartagine tra Meloni e Saied si inserisce nel solco del rafforzamento delle relazioni con i partners del Piano Mattei, commenta con Formiche.net il vicepresidente della commissione esteri/difesa del Senato Roberto Menia (FdI). “La fase due del piano, iniziata con l’intreccio con il Global Gateway dell’Ue e quindi con il processo di internazionalizzazione, si sta arricchendo di tutti i progressi nei progetti comuni con i paesi-obiettivo. In Tunisia va registrato il dialogo sul progetto idrico-agricolo Tanit, ovvero il Centro multifunzionale integrato presso la città di Mograne che produrrà benefici di lungo periodo, senza dimenticare la preziosa collaborazione tra Bonifiche Ferraresi International, Leonardo e Struttura di Missione del Piano Mattei. Ma la Tunisia presenta anche altri aspetti significativi – prosegue – come il Terna Innovation Zone, il primo hub di innovazione che persegue lo sviluppo delle competenze nel settore energetico tunisino, così rafforzando i legami tra i due Paesi e come la lotta all’immigrazione clandestina”.

Inoltre il tema energetico, secondo il senatore triestino, è strategico sull’asse Roma-Tunisi, dal momento che si tratta di un’iniziativa che rappresenta anche le fondamenta della stabilità regionale connessa alle evoluzioni del piano. “La collaborazione energetica tra Tunisia e Italia va oltre il binomio importazioni-esportazioni, ma abbraccia il tema degli investimenti congiunti, su cui il governo Meloni scommette molto. Per cui, rafforzare i singoli progetti e ampliare la sfera di relazioni bilaterali permette di realizzare un’azione costante e duratura nel tempo, che consente all’Italia di essere centrale nella dinamiche non solo africane ma anche europee e mediterranee, confermando il suo ruolo di attore globale”.

Da Tunisi ad Ankara. Così Meloni promuove la politica mediterranea di Roma

Tunisi e poi Ankara: prosegue il lavoro del presidente del consiglio sui fronti delicati della politica estera, sia per ribadire il peso specifico del Piano Mattei, sia per rafforzare alleanze e principi comuni. Saied ed Erdogan sono due soggetti che vantano una notevole interlocuzione con Roma. E il Piano Mattei rappresenta la chiave di volta. Menia: “Si rafforza il progetto di Italia globale”

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