Skip to main content

Circa una settimana fa, Il Corriere della Sera ha riportato la notizia secondo cui il ministero dell’Economia e delle Finanze starebbe studiando se e come privatizzare una quota della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). La notizia è rimbalzato su altre testate. Ma le istituzioni interessate sono rimaste mute. Una patina di credibilità veniva data dalla, vera od apparente, precisione di alcuni dettagli: la ‘apertura al mercato’ (termine più esatto di ‘privatizzazione’) avrebbe riguardato il 15% del capitale della Cdp ossia cinque miliardi di euro. Questo stesso dato, sempre che venga da fonte affidabile; pone interrogativi. Da un lato, è troppo modesto sia per portare un contributo effettivo al fondo di ammortamento del debito pubblico sia per mettere nei ranghi del Fiscal Compact il disavanzo di parte corrente previsto per l’anno in corso (un aggiustamento di 3,4 miliardi di euro) e per il prossimo (si parla di oltre 20 miliardi). Da un altro, è sufficientemente grande per incidere, ove non ben modulato, sulla governance ove non sulla natura stessa della Cdp in quanto banca di sviluppo.

Credo che prima di entrare nel mondo delle chiacchiere (o dei pettegolezzi) di Palazzo, sia bene chiedersi a chi gioverebbe, e quali obiettivi avrebbe, la eventuale ‘apertura al mercato’ del 15% del patrimonio Cdp. Potrebbe giovare alla Cdp medesima se fosse parte di una programma organico per rafforzare la Cassa e darle un ruolo, oltre che nelle infrastrutture, nelle piccole e medie imprese, e nell’innovazione, anche nella politica industriale. Ma di tale programma non c’è traccia e nessuno ne parla. Senza dubbio, ove fosse all’orizzonte, dato che siamo alla fine della legislatura e di fatto già entrati in una lunga campagna elettorale, un programma del genere dovrebbe essere ad uno stadio avanzato di preparazione anche perché necessiterebbe di un passaggio parlamentare (e forse comporterebbe una modifica/un aggiornamento della normativa relativa alla Cdp).

A mio avviso, per un programma di questo tipo e per un passaggio parlamentare siamo fuori tempo massimo. Anche perché il Parlamento non ha ancora iniziato a discutere la nuova legge elettorale (ed in materia i punti di vista sia tra i partiti sia all’interno di ciascun partito sono molto distanti).

Da liberale sono tendenzialmente favorevole alle privatizzazioni, anche solamente ad ‘aperture al mercato’ parziali e limitate. In questo caso, però, nutro seri dubbi proprio a ragione della scarsa chiarezza degli obiettivi. Tale scarsa chiarezza, a mio parere, è il nodo fondamentale, ancora più importante del metodo per ‘aprire al mercato il 15% del patrimonio della Cdp. Induce a pensare che si tratti di un modo per tamponare la possibile ‘manovrina’ di 3,4 miliardi di euro e di disporre di qualche spicciolo in più per mance e regalie elettorali a disposizione della prossima legge di bilancio (a ridosso delle prossime elezioni politiche), sempre nell’ipotesi che la riforma del Fiscal Compact risolva il più serio (l’enorme disavanzo già preconizzato per il bilancio 2018).

Se questo fosse l’obiettivo, si tratterebbe di un marchingegno di breve respiro di cui non hanno bisogno né la Cdp né l’Italia. È anche possibile che qualche whistleblower coinvolto nelle discussioni di Palazzo, non riuscendo a fare ascoltare la propria voce, la abbia soffiata alla stampa proprio per evitare che un progetto senza chiari obiettivi vada avanti.

germania, debito, Usa, voto, germanellum, stato, Cassa depositi e prestiti, Giuseppe Pennisi, Europa

Perché io, liberale, nutro dubbi sulla privatizzazione della Cassa depositi e prestiti

Circa una settimana fa, Il Corriere della Sera ha riportato la notizia secondo cui il ministero dell’Economia e delle Finanze starebbe studiando se e come privatizzare una quota della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). La notizia è rimbalzato su altre testate. Ma le istituzioni interessate sono rimaste mute. Una patina di credibilità veniva data dalla, vera od apparente, precisione di…

populisti, cremaschi, robot, bentivogli

Perché la tassa alla Bill Gates sui robot eccita l’intellighenzia radical chic

La proposta di Bill Gates, il fondatore della Microsoft, l’uomo più ricco al mondo, di tassare i robot, è una follia che, come al solito, ha trovato nel nostro Paese benevola accoglienza presso quella parte dell’intellighenzia radical chic nostrana, che vede in ogni innovazione una macchinazione contro il popolo. Fermare il progresso non è di sinistra, è velleitario, significa fermare…

ppe, LORENZO CESA UDC

Legge fine-vita, chi accelera e chi frena

La battaglia politica sulla legge che riguarda il  biotestamento si combatte su due fronti. Da un lato c’è chi spinge nella direzione di approvare “velocemente” il testo con la convinzione di sanare, al più presto, un presunto gap normativo. E dall’altro c’è chi guarda con profonda preoccupazione al documento in discussione in Parlamento perché convinto vada nella direzione contraria al…

Riparte dalla Puglia la terza edizione di Orti (I-Com)

L’economia della Puglia sembra uscire dal lungo tunnel della crisi, anche se l’attuale tasso di crescita non è certo entusiasmante (1,2% su base annuale, comunque migliore della media nazionale). E anche nel quasi decennio di buio alle spalle, la performance della regione è stata migliore rispetto al resto del Mezzogiorno. Continuano però a pesare come macigni tre evidenti limiti storici…

Annalisa Chirico interpreta Oriana Fallaci nei "Processi alla Storia" del Teatro Parioli

Mercoledì 15 marzo, al teatro Parioli-Peppino De Filippo, è andato in scena il secondo appuntamento romano dell'edizione 2016/2017 del format "Personaggi e protagonisti: incontro con la storia. Colpevole o innocente?", patrocinato dall'Associazione Nazionale Magistrati della sezione di Roma. La protagonista di questo nuovo incontro è stata la giornalista italiana, Oriana Fallaci, interpretata sul palco da Annalisa Chirico. Per la prima volta in…

centenario, europeista, Legge elettorale, Vitalizi, casaleggio, voucher san valentino, Cazzola, inps, pensioni

Vi spiego le poche ragioni e i molti torti del governo sui voucher

La maggioranza (ex premier in testa) che sostiene il Governo del conte Paolo Gentiloni Silverj, scottata dall’acqua bollente del 4 dicembre, non vuole correre rischi neppure con l’acqua fredda del 28 maggio. Così l’esecutivo ha deciso di scippare il referendum dalle mani della Cgil abrogando le norme sui voucher e modificando nel senso proposto dal quesito la disposizione riguardante la…

BEPPE GRILLO m5s

Ecco gli ultimi subbugli del M5S a Genova, Roma e Strasburgo

I sondaggi continuano a premiarlo: l'ultimo di Index Research lo attesta al 30,2% dei consensi, stabilmente in testa alla classifica dei partiti, al momento, preferiti dagli italiani. Eppure non c'è quasi giorno in cui il M5S non sia costretto - a qualunque latitudine - ad affrontare grane, subbugli e convulsioni. La pena di oggi arriva da Genova, la città natale…

schauble

Cosa si è detto in Germania del faccia a faccia tra Schäuble e Mnuchin

Steven Mnuchin, capo dell’economia dell’amministrazione Donald Trump ha voluto incontrare già ieri il suo omologo tedesco, Wolfgang Schäuble. Insomma prima del G-20 di cui la Germania ha la presidenza di turno, e che si è aperto oggi a Baden-Baden, assente peraltro la Kanzlerin Angela Merkel, a Washington per il primo incontro con il Presidente degli Stati Uniti. La stampa tedesca…

propaganda, diele, di maio, salò, morbillo, alatri, radio, insegnanti

Una patente per votare? Ecco cosa ha scatenato la mia provocazione su Facebook

Per votare devi saper valutare le conseguenze della tua scelta. E allora serve una patente da esibire al seggio insieme al certificato elettorale. La discussione ha monopolizzato la pagina Facebook di Ruggero Po. La cosa più sorprendente? 8 commenti su 10 sono stati a favore di quella che per Po era solo una provocazione. Tornare a votare per censo, quindi?…

educarsi alla bellezza avvenire

Ecco come la Cei di Galantino scruta i conti di diocesi e parrocchie

Una Chiesa italiana relativamente più povera. Che rilancia su trasparenza e maggiore coinvolgimento dei fedeli. E annuncia novità. È quanto emerge dal Convegno degli Istituti diocesani di sostentamento del clero (Idsc) che si è chiuso mercoledì a Roma e da quello di Vicenza per il centenario della Federazione tra le associazioni del clero in Italia (Faci). Le offerte dei fedeli destinate…

×

Iscriviti alla newsletter