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E’ tutto pronto, o quasi, un accordone a tre fra Pd, Forza Italia e Movimento 5 Stelle sulla legge elettorale. I punti dell’intesa – ancora in fieri e non ancora definita nei dettagli – al momento sono questi, secondo la ricostruzione di Formiche.net: soglia di sbarramento al 5%, legge similtedesca, spinta non per coalizioni bensì per partitoni (ossia listoni elettorali), accordo implicito per il voto anticipato e ciliegina sulla torta, auspicata dai grillini: approvazione anche in Senato della nuova legge sui vitalizi parlamentari.

Reggerà nelle prossime ore questo accordo di massima? Sta di fatto, come ha scritto oggi il Corriere della Sera, che “si susseguono i contatti al vertice tra i leader e incessante prosegue il lavoro degli sherpa che, come dice il renziano Dario Parrini, stanno «italianizzando il modello tedesco» gradito al Cavaliere e non indigesto per il segretario del Pd”.

Forza Italia oggi ha presentato solo 4 emendamenti al testo base della legge elettorale, di cui due tecnici e due che “tedeschizzano” il Rosatellum. Lo dice al telefono all’Ansa, Roberto Occhiuto, il deputato che ha messo a punto i testi assieme al capogruppo Renato Brunetta. Il primo dei due emendamenti simil-tedesco e’ quasi identico ad uno del Pd preparato Dario Parrini, che non verra’ presentato oggi, e che il relatore Emanuele Fiano tiene in serbo.

Agli incontri informali, comunque, partecipano a pieno titolo anche i pentastellati: “I Cinque Stelle, che si attesterebbero volentieri sul «tedesco» una volta coinvolti in un «accordone» a tre con Pd e FI, hanno accettato di incontrare (già lunedì mattina) il capogruppo dem Ettore Rosato per un approfondimento sui dettagli”. Non a caso il deputato M5S, Danilo Toninelli, ha detto: “Il modello tedesco è comunque meglio del Rosatellum (il modello semi-maggioritario proposto dal Pd, ndr ) che noi vogliamo abbattere perché incostituzionale”.

Detto, fatto. “Siete favorevoli all’approvazione di un sistema elettorale di impianto tedesco che sia rispettoso della Costituzione, eventualmente con l’introduzione di correttivi di governabilità costituzionalmente legittimi?”. Così il M5s sul blog di Beppe Grillo dove avvia una consultazione degli iscritti sulla legge elettorale che propone il Movimento: si voterà su Rousseau sabato e domenica dalle 11 alle 19. Grillo ha poi scritto:”Sulla legge elettorale il tempo è già abbondantemente scaduto e serve chiarezza. Il 4 dicembre il 60% dei cittadini che sono andati a votare hanno detto un chiaro No al Governo di Matteo Renzi: si sarebbe dovuti andare subito a votare e invece ci hanno rifilato un Governo fotocopia, uguale a quello di Renzi”.

I grillini auspicano pure una sorta di “ciliegina sulla torta”: l’approvazione anche in Senato della legge sui vitalizi dei parlamentari. Ieri, in commissione Affari costituzionali della Camera, c’è stato il via libera alla legge sui vitalizi proposta da Matteo Richetti del Pd che asseconda – o scavalca, dipende dai punti di vista – una campagna dei grillini sul tema: si passa dal retributivo al contributivo anche per i parlamentari in carica prima del 2012, ovvero con le stesse regole che valgono per tutti i cittadini.

Tutto pronto, dunque, fra i tre partiti? Così pare. C’è pure chi indica nella fine di settembre (il 24?) il periodo per le elezioni anticipate. Mentre c’è chi come la Lega teme che Silvio Berlusconi possa sfilarsi da una coalizione salvinizzata e ricompattare un centrodestra moderato per cavalcare lo spauracchio di una super patrimoniale sulle attività finanziarie evocata, anzi invocata, da economisti vicini al Movimento 5 Stelle (qui tutti i dettagli). Si vedrà.

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