Skip to main content

L’organo esecutivo dell’Unione europea ha proposto nei giorni scorsi la revisione delle direttive europee sul copyright e la comunicazione, che regolano ambiti quali la concessione di licenze per la musica e la concessione gratuita delle telefonate di emergenza, nel tentativo di ridistribuire parte del potere dai giganti della Silicon Valley ai media tradizionali e alle tlc.

Le proposte giungono dall’esecutivo europeo sotto forma di due grandi pacchetti normativi. Uno è volto a modificare le leggi sul copyright per facilitare l’accesso online a spettacoli televisivi e film e concedere una nuova forma di diritto ai titolari di contenuti online, come per esempio le etichette discografiche e i giornali. L’altro ha lo scopo di sostenere le imprese di telecomunicazioni, su cui l’Ue punta per la costruzione di una nuova generazione di reti ad alta velocità.

Il primo prevede la concessione di diritti agli editori di giornali in merito agli articoli online, agevolandoli nella trattativa con aggregatori come Google che pubblicano frammenti dei contenuti in rete. Altre disposizioni imporranno ai siti web di video di rastrellare i propri cataloghi alla ricerca di upload piratati e la trasparenza con autori e performer sul profitto, tratto dai loro lavori, per aiutarli a negoziare accordi di licenza migliori.

In ambito di telecomunicazioni, emerge l’estensione di alcune norme cui rispondono gli operatori telco alle applicazioni di chat e chiamata. Più precisamente, servizi sul genere di Skype che permettono la chiamata a numeri telefonici tradizionali dovranno offrire gratuitamente la chiamata ai servizi di emergenza. Lo scopo principale è stimolare gli investimenti privati in tutta Europa, soprattutto nelle zone rurali, aiutando le aziende di telecomunicazioni a trarre profitto dalle reti mobili e fisse costruite e concedendo licenze per le frequenze radio per periodi più lunghi.

Stando ai fautori, la riforma è necessaria per portare i quadri normativi europei al passo con l’era di internet. Secondo le aziende di telecomunicazioni, la rigorosa regolamentazione ha ridotto gli incentivi all’investimento, da unire alla concorrenza dei servizi internet. Le etichette discografiche rimarcano invece un profondo “gap di valore” tra la popolarità della musica online e i loro magri profitti. “Le nostre industrie creative potranno beneficiare di queste riforme che affrontano le sfide dell’era digitale”, ha dichiarato Günther Oettinger, commissario europeo per l’economia e le società digitali.

Nonostante alcuni gruppi di pressione tech abbiano applaudito lo sforzo volto ad ampliare l’accesso a internet in Europa, hanno anche lasciato intendere che daranno battaglia su alcuni passaggi specifici di entrambi i pacchetti legislativi. Ad ogni modo, le bozze saranno oggetto di mesi o anni di dibattimenti al Parlamento europeo e al Consiglio.

Alcuni avvertono che sottoporre le applicazioni di chat come WhatsApp a nuove norme, tra cui l’accessibilità agli utenti disabilitati, potrebbe aumentare i costi di conformità. “Alcuni player si troveranno di fronte a una scelta difficile sull’eventualità di offrire o meno i propri servizi in Europa”, ha anticipato James Waterworth, vice presidente per l’Europa della Computer & Communications Industry Association, che rappresenta anche Facebook e Google.

A inizio settimana 25 gruppi di pressione, sostenuti tra gli altri da Facebook, Google e Microsoft, hanno inviato una lettera ai vertici comunitari invitandoli a non far passare un regime che darebbe ai giornali il diritto di pretendere il pagamento per i frammenti dei propri articoli, o indebolirebbe le protezioni contro procedimenti per violazioni del diritto d’autore di cui godono attualmente piattaforme di hosting come YouTube. Tali modifiche “avrebbero effetti immediatamente e diffusamente agghiaccianti in materia di innovazione, diritti dei consumatori e libertà di espressione”, recita il documento.

La spinta ad aggiornare le norme sulle telecomunicazioni e il diritto d’autore andrà ad arricchire un autunno caldo per l’Unione europea sul piano della tecnologia. L’Antitrust Ue ha già imposto all’Irlanda il recupero di 13 miliardi di euro di imposte sul reddito non percepite da Apple. Allo stesso tempo, con la collaborazione delle autorità di regolamentazione nazionali, sono in corso altre indagini ai danni di aziende di tecnologia in ambiti che vanno dalla concorrenza alla privacy online.

Le proposte legate al copyright degli organi di stampa hanno creato divisione. Gli editori lamentano che una quota crescente dei loro lettori non passi attraverso i rispettivi siti web, ma da social media e aggregatori, portando alcuni a sostenere che questi dovrebbero ricompensare lo sfruttamento del loro lavoro.

“Giornalisti, editori e autori devono essere adeguatamente retribuiti per il loro lavoro”, ha dichiarato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker nel discorso sullo Stato dell’Unione di stamane.

Immediata la stizza di Google all’idea di uno sborso per link o frammenti di notizie, che in Spagna ha addirittura chiuso News piuttosto che assoggettarsi alla legge nazionale. Anche News Corp, editore del Wall Street Journal, all’inizio di quest’anno ha presentato un reclamo ufficiale alla Commissione europea in merito alle pratiche del servizio di ricerca delle notizie del colosso di Mountain View.

Le etichette discografiche hanno a lungo fatto pressioni perché piattaforme come YouTube scansionassero i propri upload di materiale protetto da copyright, a cui attualmente provvede su base volontaria. Ma esponenti di settore affermano che un’imposizione potrebbe tradursi in un danno per le imprese più piccole. Anche le associazioni dei consumatori avvertono che un giro di vite sul copyright peserebbe sui singoli utenti di internet. “Questa misura legittimerà la rimozione arbitraria delle opere creative di proprietà dei consumatori”, ha commentato l’Ufficio europeo delle unioni dei consumatori (Beuc). “Non è così che dovrebbe funzionare il web”.

(Pubblicato su Mf, quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi)

Ecco come si muove Bruxelles in materia di copyright

Di Sam Schechner e Stu Woo

L’organo esecutivo dell'Unione europea ha proposto nei giorni scorsi la revisione delle direttive europee sul copyright e la comunicazione, che regolano ambiti quali la concessione di licenze per la musica e la concessione gratuita delle telefonate di emergenza, nel tentativo di ridistribuire parte del potere dai giganti della Silicon Valley ai media tradizionali e alle tlc. Le proposte giungono dall’esecutivo…

Cosa succede tra Saipem e Gazprom

Nel braccio di ferro legale tra Saipem e Gazprom, iniziato nel 2015 con la cancellazione definitiva del gasdotto South Stream, la notizia di una possibile ripresa del progetto alternativo, il TurkStream, riaccende subito le speranze di un lieto fine. Nei giorni scorsi, infatti, Gazprom ha pubblicato sul suo sito poche righe per comunicare che "attraverso canali diplomatici, ha ricevuto il…

mosca trump

Perché è sacrosanto l'appoggio dell'Italia all'azione Usa in Libia

Molti hanno espresso dubbi sull'ingaggio italiano diretto in Libia, lato Tripolitania, perché comporta rischi senza benefici. In realtà dei benefici potenziali ci sono e il calcolo rischio-rendimento di tale investimento militare, coperto come intervento medico, dovrebbe includerli. I rischi sono: bare, diventare un bersaglio immobile; escalation, dover aumentare la violenza per autodifesa e rendere l'Italia bersaglio simbolico per tutto lo…

The week after: una settimana dopo l'11 settembre

Una settimana dopo l’11 settembre. Una settimana che, per chi è consapevole, non ha cambiato il mondo ma ha cambiato il nostro modo di guardare il mondo. Sono passati 15 anni e, dopo tanti anni, ecco che ci troviamo finalmente nel guado strategico di un’era nuova. Un era diversa, un mondo che non conoscevamo. Ora per allora. Intanto, in questi…

La SPD vince a Berlino

Ed eccoci qua. I risultati sono ormai quasi completi e, a parte qualche lieve oscillazione nell'ordine dello 0,...% si può affermare con certezza che la SPD resta il partito di maggioranza relativa, quindi, avrà il compito di costituire un nuovo governo per la città. Il Sindaco Michael Müller, accompagnato da una parte consistente del gruppo dirigente della SPD, ad indicare l'importanza…

Petrolio, come e perché la Cina tiene in ansia Arabia Saudita e Iran

L'Agenzia internazionale per l'energia (Aie) ha lanciato in questi giorni l'ennesimo allarme ribassista per il mercato del petrolio causato da un rallentamento della crescita della domanda di greggio per il 2016 e il 2017, a fronte di un'offerta che, invece, resta sempre troppo alta. Nel 2016, la domanda dovrebbe aumentare di 1,3 milioni di barili giornalieri, un dato di 100…

Contro il pessimismo culturale dell'Occidente

Non è certo un caso se al "pessimismo culturale" dell'Occidente, che in estrema sintesi si traduce nella condanna del progresso e della modernità rei non solo di non aver migliorato la società ma addirittura di averla peggiorata, sia speculare un revival di teorie economiche (e non solo) di stampo neo marxista il cui nemico numero uno è, oggi come ieri,…

Da Numa consigli per evitare l'ennesima riforma della giustizia

prima di mettere mano all'ennesima riforma della riforma, l'italico legislatore dovrebbe meditare la testimonianza di dionigi di alicarnasso: "per mezzo di tali leggi numa da un lato portò lo stato alla frugalità e alla moderazione, dall'altro condusse alla giustizia in materia di contratti trovando un sistema sconosciuto a tutti quelli che avevano stabilito le più celebri costituzioni. vedendo infatti che…

differenze retributive

Conciliazione vita/lavoro, cosa succede in Europa

Commissione e Parlamento il 9 settembre hanno deciso di agire per migliorare l’equilibrio vita/lavoro di tutti i cittadini, uomini e donne: una leva in grado di migliorare notevolmente l’attuale disuguaglianza di genere. Ecco alcuni dati di contesto che raccontano la situazione, oggi. In tutta Europa il tasso di natalità è sensibilmente diminuito negli ultimi decenni. Gli studi dell’ultimo decennio sollevano…

Cosa accadrebbe se Hillary si ritirasse

Il primo, almeno fra le persone conosciute, a esprimere a Hillary Clinton i suoi auguri di un rapido ristabilimento è stato Donald Trump, che ha aspettato solo un paio di minuti, prima cioè degli amici veri e dei compagni di partito della candidata democratica. Trump ha dovuto rapidamente accorgersi che, entro certi limiti, questa è, per lui, una preziosa occasione.…

×

Iscriviti alla newsletter